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Notiziario Marketpress di Giovedì 27 Marzo 2014
 
   
  LIGURIA: PRESENTAZIONE RAPPORTO STATISTICO 2013, DIMINUISCE IL REDDITO E CALANO I CONSUMI

 
   
  Genova, 27 Marzo 2014 - Diminuisce nel 2012 il reddito disponibile e calano i consumi e nonostante le famiglie intacchino i propri risparmi, aumenta il numero dei nuclei in condizioni di deprivazione: sul totale dei residenti la percentuale passa infatti dal 7,3% del 2010 al 17,1% del 2012. E´ questo uno dei dati che emerge dal rapporto statistico della Liguria 2013, il documento frutto della collaborazione tra Istat, Regione Liguria e Unioncamere, presentato mercoledì 26 marzo mattina presso la Camera di Commercio di Genova alla presenza, tra gli altri, dell´assessore al bilancio e alla formazione della Regione Liguria, Pippo Rossetti e di Giorgio Marziano, segretario generale di Unioncamere. Dalla fotografia del rapporto emerge che le famiglie in Liguria relativamente povere sono 64mila143, pari all´8,1% delle famiglie residenti, un valore superiore alla media del Nord e del Centro. Dopo un periodo di sostanziale stabilità tra il 2005 e il 2011, l´incidenza della povertà relativa delle famiglie è aumentata, tra il 2011 e il 2012, dell´1,9%. A questo si deve aggiungere il calo occupazionale di circa 20.500 unità che si è determinato nel terzo trimestre 2013, facendo registrare tre punti percentuali in meno rispetto allo stesso periodo dell´anno precedente. Una perdita occupazionale che è risultata piu´ forte per l´occupazione indipendente e per quella maschile, rispetto a quella femminile. Oltre alla diminuzione del numero di imprese attive che a fine 2013 è risultata inferiore di quasi il 2% rispetto all´anno precedente e sotto la soglia delle 140mila unità. Diminuito anche l´accesso al credito delle imprese che a metà 2013 è risultato inferiore rispetto ai due anni precedenti. Tra i fronti positivi il turismo: nel 2012 infatti i flussi turistici in Liguria hanno determinato un incremento del prodotto interno lordo italiano di circa 7 miliardi di euro, di cui un terzo generato all´interno della regione stessa e i restanti due terzi nelle altre regioni, attraverso l´importazione di beni e servizi. "E´ evidente che dobbiamo difendere la nostra industria – ha detto Rossetti – dallo studio emerge infatti chiaramente un problema di credito alla imprese; a questo si deve aggiungere il capitolo dello sviluppo turistico che spesso non è adeguatamente valorizzato, come una delle azioni in grado di produrre crescita. Problematica è anche la diminuzione della popolazione connessa all´invecchiamento che può determinare pesanti ripercussioni ad esempio sul fondo sanitario nazionale, la cui ripartizione si base in buona parte sul numero di abitanti residenti"."Dobbiamo trovare il modo – ha detto Rossetti - di incentivare lo sviluppo e puntare su un diverso rapporto tra credito e banche e evitare che i giovani vadano via. Mi colpisce particolarmente il dato della diminuzione della scolarizzazione in Liguria dove si registra un calo degli iscritti all´Università e una contrazione dell´attrattività dell´Università genovese che dal -9,5% del 2008 sale al -11,4% del 2012. E´ chiaro che serve un migliore orientamento per rispondere alla vocazione della famiglia e del ragazzo e un sostegno piu´ forte per contrastare l´abbandono scolastico su cui stiamo lavorando, insieme all´Ufficio scolastico regionale".  
   
 

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