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Notiziario Marketpress di Lunedì 31 Marzo 2014
 
   
  PROGETTO TELEPAT: IL PUNTO DOPO DUE ANNI DALL´AVVIO UNA TESI DI LAUREA HA STUDIATO QUESTA ESPERIENZA

 
   
  Trento, 31 marzo 2014 - Con oltre 200 postazioni di telelavoro attivate e con due nuove sedi di tele centro, a Grigno e Pergine Valsugana, prosegue il progetto Telepat che ha anche recentemente incassato la valutazione positiva dei lavoratori: il Dipartimento organizzazione, personale e affari generali della Provincia autonoma di Trento e il gruppo di lavoro che segue il progetto hanno recentemente fatto il punto informando anche i dipendenti provinciali. Il progetto Telepat si pone gli obiettivi di contenere e razionalizzare la spesa, mantenendo la qualità dei servizi erogati, valorizzare il capitale umano, favorendo la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, mantenere in periferia occasioni di lavoro pubblico valorizzando il territorio e infine sfruttare le infrastrutture tecnologiche del Trentino. La sperimentazione avviata a giugno 2012 terminerà a dicembre 2014 e seguirà la stabilizzazione a regime di questa nuova modalità di lavoro. Dal prossimo giugno saranno avviate nuove postazioni di lavoro. Questa esperienza lavorativa è oggetto anche di studio. Nei giorni scorsi, presso l’Università degli Studi di Trento – Corso di laurea magistrale in management, è stata discussa la tesi di Laurea magistrale “Il telelavoro nelle Amministrazioni pubbliche: Il Progetto Telepat”. Le postazioni di telelavoro attivate sono 202 e si distinguono in tre diverse modalità: 94 telelavoratori domiciliari, 87 in tele centro e 21 dirigenti/direttori in modalità "telelavoro mobile". Nel corso dell’estate del 2013 sono state aperte due nuove sedi di tele centro, Grigno e Pergine Valsugana, che si sono aggiunte alle già esistenti sedi di Rovereto (2 sedi), Cles, (2 sedi), Borgo Valsugana, Tione, Arco, Levico e Cembra. Le strutture provinciali coinvolte sono 48. In questa fase di sperimentazione, nell’ambito delle attività di monitoraggio, sono stati distribuiti dei questionari ai telelavoratori e alle telelavoratrici con almeno 8 mesi di attività in telelavoro, e ai relativi dirigenti e direttori per verificare lo stato di avanzamento e l’andamento della sperimentazione e per individuare i punti di forza del progetto e le aree di miglioramento, registrando il livello di soddisfazione I questionari compilati dai telelavoratori hanno fatto emergere una valutazione decisamente positiva: quasi il 90% dei dipendenti ha espresso apprezzamento per questa modalità lavorativa (valutazione tra 8 e 10 in una scala da 1 a 10) e quasi il 90% di chi ha risposto ha dichiarato di non aver dovuto modificare la propria attività, in seguito all’introduzione del telelavoro, quanto piuttosto il modo con cui svolgere questa attività. I principali benefici ottenuti dal fatto di poter telelavorare sono stati, a conferma delle aspettative precedenti all’esperienza, il risparmio di tempo negli spostamenti e pertanto una possibilità di conciliare meglio la sfera privata con quella lavorativa. Vi è la percezione da parte di una significativa maggioranza di telelavoratori e telelavoratrici (68%) di avere aumentato la propria produttività, nella maggior parte dei casi (69%) sia da un punto di vista quantitativo che da un punto di vista qualitativo. Quasi la metà dei telelavoratori ha percepito un miglioramento della propria sfera lavorativa, grazie anche allo sviluppo di procedure e di strumenti organizzativi innovativi che hanno favorito la riduzione dei tempi di risposta e di evasione delle pratiche. Anche dai vertici della macchina amministrativa sono giunti giudizi positivi. Dall’analisi dei questionari compilati dai responsabili emerge infatti che la valutazione in merito al telelavoro è complessivamente buona: il 68% ha espresso un valore positivo. La totalità dei responsabili ha dichiarato che la produttività dei telelavoratori non ha subito riduzioni: per l’82% è rimasta invariata mantenendosi su valori positivi, il 18% evidenzia un aumento di produttività. In particolare il 78% rileva un miglioramento sia quantitativo sia qualitativo. Il telelavoro per i responsabili delle strutture ha influito positivamente sulla pianificazione delle attività da parte dei telelavoratori, portando anche influenze positive nella collaborazione tra i colleghi. Alcuni aspetti organizzativi sono stati rivisti per poter gestire al meglio l’esperienza del telelavoro. Dirigenti e direttori hanno dichiarato che sono stati rivisti in parte i processi di lavoro ed è stata ridefinita la programmazione delle attività. Per i responsabili delle strutture provinciali i risultati raggiunti con questa nuova modalità di lavoro corrispondono agli obiettivi concordati.  
   
 

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