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Notiziario Marketpress di Lunedì 31 Marzo 2014
 
   
  AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE EUROPEA APPROVA LA PROMOZIONE DI IMPIANTI EOLICI ONSHORE IN FRANCIA ED ESAMINA CREDITI D´IMPOSTA PER I GRANDI CONSUMATORI DI ENERGIA

 
   
  Bruxelles, 31 Marzo 2013 - La Commissione europea è giunta dopo l´esame della transazione dimostrato che un regime di aiuti francese per promuovere la produzione di energia nelle turbine eoliche onshore è compatibile con le regole comunitarie sugli aiuti di Stato. Secondo il regime, i produttori di energia rinnovabile ricevono una compensazione per i costi di produzione, che è coerente con gli orientamenti dell´Ue in linea e non costituisce una sovracompensazione. In parallelo, la Commissione ha avviato una procedura per esaminare a fondo se i maggiori consumatori di energia in Francia hanno concesso tre tipi di sconti (chiamati Cspe) stare in piedi sulle maggiorazioni tariffarie per le fonti di energia rinnovabili con le norme sugli aiuti di Stato Ue in vigore. Con sarà data l´introduzione di un approfondito esame partecipanti la possibilità di commentare le misure. Il metodo è un risultato aperto. La Francia promuove impianti eolici onshore impostando superiori alle tariffe dei prezzi di mercato, devono pagare l´operatore di rete di distribuzione per le energie rinnovabili (tariffe feed-in). Il valore totale annuo di questa promozione è stimato a 500 milioni di euro. Con l´aiuto delle tariffe feed-in produttori di energia rinnovabile in grado di coprire i costi aggiuntivi sostenuti rispetto alla generazione di energia convenzionale. Lo studio condotto da indagine della Commissione ha rivelato che le tariffe feed-in come in disciplina ambientale del 2008 (cfr. Memo/08/31 ) è stato richiesto solo a compensare questi costi aggiuntivi e fare un ritorno ragionevole. Per finanziare l´energia eolica onshore tutti i clienti di energia elettrica in Francia ha una tassa uniforme per kWh da pagare (il cosiddetto "au service contributo pubblico de l´Electricité" - Cspe). Tuttavia, la legge francese prevede tre eccezioni: Il Cspe non è dovuta se il consumo annuale di energia in se stessi è meno di 240 Gwh. Il Cspe ha permesso per impianto non superiore a 550 000 Eur (indicizzato) per un importo dell´anno. Nelle imprese industriali con un consumo annuo minimo di 7 Gwh del Cspe non può superare lo 0,5% del loro valore annuale. Questi tre riduzioni sembrano conferire un vantaggio selettivo che potrebbe falsare la concorrenza nel mercato dei grandi consumatori di energia interna. La possibilità di tali riduzioni non è previsto nelle linee guida attuali per aiuti ambientali entro il 2008. Pertanto, la Commissione dubita che siano compatibili con le regole comunitarie sugli aiuti di Stato. In parallelo, le linee guida ambientali sono attualmente in corso di revisione e la Commissione sta valutando l´inserimento di disposizioni in considerazione, secondo la quale sarebbe stato consentito riduzioni per le imprese ad alta intensità energetica, dove certo relative alla protezione delle condizioni di concorrenza (cfr. Ip/13/1282 ). Se vengono adottate queste nuove linee guida, si applicherebbe al caso in esame, così come altre questioni di aiuti di Stato in corso. Durante l´esame particolareggiato parti interessate, la Commissione può presentare informazioni che fornite un quadro più preciso degli effetti della maggiorazione tariffaria sul rischio di trasferimento e l´impatto delle riduzioni sulla concorrenza nel mercato interno.  
   
 

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