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Notiziario Marketpress di Lunedì 31 Marzo 2014
 
   
  ELEZIONI EUROPEE PIÙ DEMOCRATICHE E CON MAGGIORE PARTECIPAZIONE: SI STA PREPARANDO IL TERRENO, SECONDO DUE RELAZIONI DELLA COMMISSIONE

 
   
  Bruxelles, 31 marzo 2014 - A due mesi dalle elezioni del Parlamento europeo, la Commissione ha pubblicato due nuove relazioni che offrono una rassegna delle misure decisive adottate per rendere queste elezioni ancora più democratiche e ravvicinare la politica europea al cittadino. La prima relazione analizza le risposte di Stati membri e partiti politici alle raccomandazioni formulate dalla Commissione l´anno scorso (Ip/13/215) per aumentare la trasparenza e la legittimità democratica delle elezioni europee. Una raccomandazione fondamentale era rivolta ai partiti politici europei affinché designassero i rispettivi candidati alla presidenza della Commissione. Nella seconda relazione la Commissione esamina il nuovo strumento di comunicazione, ossia i "Dialoghi con i cittadini" che la Commissione ha sviluppato negli ultimi 18 mesi per informare, ripristinare la fiducia nelle istituzioni europee e nazionali e sensibilizzare i cittadini al peso della loro voce nell´Ue. La pubblicazione delle due relazioni coincide con il dialogo paneuropeo tra cittadini che si e tenuta il 27 marzo a Bruxelles, in cui si incontrano più di 150 cittadini provenienti da tutta Europa (Ip/14/295). "Queste elezioni devono essere autenticamente europee. I cittadini devono sapere che la loro scelta si inserisce nel grande scacchiere dell´Europa. Per la prima volta nella storia dell´integrazione europea, si è creato un dibattito intorno a candidati chiaramente designati alla presidenza della Commissione. Nasce una vera e propria democrazia europea." Così si è espressa la vicepresidente Viviane Reding, Commissaria per la Giustizia, i diritti fondamentali e la cittadinanza. "Ma la democrazia non si esercita solo nel giorno delle elezioni; vive nel dibattito con la gente a livello locale sul futuro dell´Europa, ogni giorno, tutto l´anno. Negli oltre 50 Dialoghi in ciascuno Stato membro dell´Ue abbiamo incontrato una profonda sete di discussione sui temi europei, faccia a faccia con i politici. In Europa abbiamo bisogno di parlare tra di noi, non su di noi." Preparare il terreno alle elezioni europee Sono stati più di 50 i Dialoghi in tutti gli Stati membri, cui hanno partecipato 22 Commissari europei, di solito insieme a deputati del Parlamento europeo, politici nazionali, regionali o locali. Più di 16 000 cittadini hanno partecipato ai Dialoghi, e si è arrivati a punte di 150 000 grazie alle dirette dei siti web e ai media sociali. Erano eventi a porte aperte, tutti gli interessati potevano entrare nel dibattito. Quello di oggi è il Dialogo paneuropeo finale con i cittadini, si tiene a Bruxelles con il presidente José Manuel Barroso e dieci Commissari europei, e raggruppa partecipanti dei Dialoghi precedenti provenienti da tutta l´Europa. Nella relazione pubblicata oggi sui Dialoghi risulta che proprio questi hanno contribuito in modo sostanziale a dare alla politica dell´Ue un volto umano. Il formato ha iniziato ad attecchire negli Stati membri: in paesi come la Germania, la Bulgaria e l´Irlanda i politici nazionali hanno avviato dialoghi in proprio. Questi Dialoghi aperti con politici europei, nazionali e locali si sono dimostrati uno strumento insostituibile per stabilire un contatto diretto con i cittadini e fanno parte dei preparativi della Commissione europea alle elezioni europee di maggio. Hanno avviato un dibattito in cui i cittadini possono rivolgere direttamente a politici europei e nazionali domande sul futuro dell´Unione e delle politiche unionali; sono quindi diventati via via vere e proprie manifestazioni europee, che hanno contribuito allo sviluppo di uno spazio pubblico europeo. La necessità dei dialoghi è confermata dai cittadini: oggi, due europei su tre ritengono di non riuscire a farsi sentire (cfr. Allegato 4) e nei Dialoghi con i cittadini quasi 9 su 10 partecipanti (l´88%) hanno espresso chiaramente il desiderio di partecipare ad altri dialoghi simili. Per completare le suddette iniziative, questa settimana esce un manuale sui principali diritti dei cittadini dell´Ue: "Did you know: 10 Eu rights at a glance" come annunciato nella relazione 2013 sulla cittadinanza dell´Unione (2013 Eu Citizenship Report). Il manuale comprende informazioni sul diritto di partecipare al processo decisionale dell´Ue, comprese le elezioni europee. Questa volta si cambia - Il 12 marzo 2013 la Commissione ha adottato una raccomandazione in cui invitava i partiti politici europei a designare il proprio candidato alla presidenza della Commissione e li esortava a mettere in evidenza le rispettive affiliazioni con i partiti politici europei. Ad un anno di distanza, sei partiti politici europei hanno reso noti i rispettivi candidati e prevedono di sensibilizzare i cittadini ai rispettivi programmi. Elevare il livello politico delle elezioni con candidati prestigiosi ha ricevuto ampio sostegno tra i cittadini - l´ultimo sondaggio Eurobarometro "Futuro dell´Europa", pubblicato questa settimana, indica che sette europei su dieci si spingono fino ad affermare che il presidente della Commissione dovrebbe essere eletto direttamente dai cittadini dell´Ue. Grazie all´azione della Commissione, gli Stati membri hanno recepito rapidamente le norme dell´Ue (direttiva (Ue) 2013/1) intese ad agevolare l´eleggibilità dei cittadini nei rispettivi Stati membri di residenza (Ip/14/87). Tutti gli Stati membri hanno adottato le misure di recepimento e tutti tranne uno (Repubblica ceca cfr. Memo/14/241) ne hanno già dato notifica alla Commissione. Restano alcune sfide: l´esortazione della Commissione a concordare un´unica data per le elezioni in tutta Europa e l´invito che ha rivolto ai partiti politici di indicare le rispettive affiliazioni ai partiti europei non hanno avuto molto seguito finora. Per quanto riguarda le affiliazioni, in diversi Stati membri la normativa elettorale non consente di indicare i nomi né i simboli dei partiti politici europei sulle schede elettorali. La Commissione redigerà una relazione completa sull´attuazione delle raccomandazioni dopo le elezioni europee.  
   
 

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