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Notiziario Marketpress di Martedì 01 Aprile 2014
 
   
  IL VICEPRESIDENTE TAJANI IN VISITA IN SICILIA PER SOSTENERE LE PMI LOCALI

 
   
 

Bruxelles, 1 aprile 2014 - Come in molte altre regioni dell’Unione europea, le imprese in Sicilia hanno risentito molto della crisi economica negli ultimi anni. Il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, responsabile per l’industria e l’imprenditoria, si è recato il 27 marzo a Palermo proprio per aiutare le piccole e medie imprese (Pmi) siciliane a uscire dalla recessione e facilitare la loro partecipazione al prossimo ciclo di crescita economica. Sarà accompagnato dai rappresentanti di circa 600 aziende europee, che parteciperanno in più di 1300 incontri bilaterali con le Pmi della Sicilia, al fine di costituire nuovi partenariati e discutere le possibilità di collaborazione nei settori chiave presenti nella regione, come l’agroalimentare, le biotecnologie, il turismo e l’industria della moda. Questa missione fa seguito a un viaggio analogo compiuto dal vicepresidente Tajani in Campania ai primi di marzo. Nuovi mercati implicano maggiori opportunità imprenditoriali. L’adozione di strategie di internazionalizzazione è un fattore fondamentale per le imprese che affrontano con successo la crisi in Sicilia. Le aziende che accedono a nuovi mercati, pur continuando a registrare notevoli riduzioni delle entrate e degli investimenti, hanno mostrato una performance più favorevole rispetto alle altre: mentre il 40 % delle aziende siciliane ha registrato un calo della produzione nei primi mesi del 2013, questa tendenza è risultata meno negativa per le imprese esportatrici. È importante che le Pmi ricevano indicazioni su come esportare, visto che non è raro che le prime esperienze in questo campo risultino infruttuose. Un elemento cardine di questa visita è dunque un evento di networking Business to Business che si terrà il 28 marzo. Saranno stabiliti partenariati sia fra le imprese in Sicilia e in altre regioni e Paesi dell’Ue, sia tra le imprese siciliane e quelle provenienti da Paesi extra europei. L’evento mira a promuovere i partenariati imprenditoriali in quei settori che possono dare un contributo fondamentale alla crescita nella regione, tra cui: Agroalimentare, Industria marittima e della pesca, Energia intelligente, Turismo e patrimonio culturale, Arti e ceramica, Tessile, abbigliamento, moda Tic, Biotecnologie, biomedicale, Costruzioni, bioedilizia, Settori creativi, Conferenza sulla strategia per la crescita- Una parte importante di questa visita sarà la conferenza sulla strategia Europa 2020 per la crescita, che il vicepresidente Tajani inaugurerà insieme al Presidente della regione Sicilia, Rosario Crocetta. I temi discussi comprenderanno i finanziamenti dell’Ue per le imprese e il sostegno alla competitività e all’innovazione delle Pmi. Fondi strutturali e rurali in Sicilia - Dal 2007-2013, tra i fondi Ue e i fondi nazionali, la Sicilia ha avuto accesso a 8.54 miliardi di euro. Tuttavia, l’ultima relazione disponibile (della metà del 2012) ha evidenziato un notevole ritardo in Sicilia nell’utilizzo dei fondi Ue in particolare. I pagamenti sono stati effettuati solo per poco più del 17 % dei fondi disponibili. Le carenze individuate nella gestione dei fondi comprendono: l’eccessiva frammentazione degli interventi, la dispersione delle risorse nei piccoli progetti e la mancanza di importanza strategica per lo sviluppo globale dell’isola, carenze nel sistema dei controlli e la frammentazione delle competenze. Tuttavia, nel 2011 sono state adottate delle misure a livello nazionale per accelerare l’attuazione dei programmi di finanziamento. Queste misure hanno avuto come risultato una concentrazione dell’assistenza nei seguenti settori: istruzione, agenda digitale, occupazione e trasporti. In Sicilia, 350 milioni di euro sono destinati a interventi per l’istruzione e a 65 milioni di euro per i crediti d’imposta per l’occupazione, importo che rappresenta più del 45% del bilancio totale disponibile nel Sud Italia per questo aspetto. Nel corso del prossimo ciclo di Fondi Strutturali Ue, le regioni dell’obiettivo “convergenza”, che comprendono la Sicilia, beneficeranno di un contributo europeo di 20.33 miliardi di euro. Il governo italiano sta al momento decidendo in merito alla ripartizione di tale importo tra le regioni. Il piano di sviluppo rurale della Regione Sicilia prevede un bilancio di circa 2 miliardi di euro, finalizzato principalmente a migliorare la competitività dei settori agricolo e forestale (42% del totale) e a migliorare lo sviluppo ambientale e rurale (42 % del totale). Utilizzo dei fondi Ue per le imprese in Italia - In Italia la Commissione, in collaborazione con il gruppo della Banca Europea per gli Investimenti, che sta già lavorando con più di 100 intermediari finanziari per aiutare le imprese ad avere accesso ai finanziamenti. Nel periodo 2007-2012, le risorse dell’Ue hanno contribuito a mobilitare oltre 3.5 miliardi di euro di garanzie e 1.4 miliardi di euro di capitale azionario per le imprese in Italia, incluse garanzie sui prestiti per circa 40 000 Pmi. Durante la conferenza sulla strategia Europa 2020 per la crescita di oggi, il vicepresidente metterà in evidenza il nuovo programma di finanziamento da 2.3 miliardi di euro creato specificamente per le Pmi. Cosme, in vigore dall’inizio del 2014, mira ad affrontare le principali sfide che le Pmi si trovano oggi a sostenere, come l’accesso ai finanziamenti, l’accesso ai mercati stranieri, il miglioramento del contesto imprenditoriale e la mancanza di sostegno agli imprenditori. Tra le altre cose, questo programma aiuterà le imprese dell’Ue, incluse quelle in Sicilia, ad affrontare in modo più efficace l’attuale crisi del credito migliorando l’accesso ai finanziamenti bancari e al capitale di rischio (Ip/13/1135). Innovazione in Sicilia - La Sicilia è — come la maggior parte delle regioni italiane — un innovatore moderato con una resa innovativa al di sotto della media dell’Ue. Anche se la sua capacità di innovazione è migliorata negli ultimi anni, la Sicilia è comunque collocata nella categoria degli innovatori moderati. Le carenze comprendono: un basso livello di spesa da parte delle imprese in attività di ricerca e sviluppo (R&s) — meno del 40 % di quello del Piemonte, una bassa percentuale di popolazione con un livello di istruzione superiore e un basso numero di domande di brevetto. I punti di forza relativi della Sicilia comprendono le innovazioni nelle Pmi nel campo del marketing e dell’organizzazione e le vendite di innovazioni. Per entrambe le categorie, la performance della Sicilia si colloca intorno alla media Ue. In questo contesto, il vicepresidente sfrutterà questa visita anche per sottolineare le opportunità di finanziamento che emergeranno dal nuovo programma di ricerca e innovazione Orizzonte 2020. Per esempio, un nuovo “strumento per le Pmi” (con l’aiuto dell’Enterprise Europe Network) sosterrà le Pmi innovative, nel corso di un intero ciclo di innovazione: dalla concezione dell’idea innovativa fino alla realizzazione finale del nuovo prodotto o servizio. Sarà poi responsabilità delle imprese commercializzare le loro innovazioni utilizzando i meccanismi esistenti di accesso ai finanziamenti. Il potenziale dei cluster in Sicilia - I cluster rappresentano i maggiori centri di specializzazione in Europa, e forniscono il 38 % dell’occupazione europea. Alcuni cluster sono attivi in Sicilia, in particolare nei settori delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ad esempio il distretto tecnologico dell’Etna Valley), della ceramica, dell’agroalimentare e dei prodotti della pesca. Tuttavia, la Sicilia può sfruttare meglio il potenziale dei cluster per sostenere la sua crescita economica e le sue esportazioni. I cluster hanno la capacità di creare ecosistemi favorevoli all’innovazione, facilitando una buona collaborazione tra centri di ricerca, grandi imprese e Pmi. È statisticamente dimostrato che la crescita delle imprese in un cluster è maggiore, in particolare quando è affiancata da una solida gestione. I cluster possono inoltre facilitare l’integrazione delle Pmi nelle catene di valore trans europee e intersettoriali, aiutandole a trovare partner non solo nella loro regione di origine, ma in tutta Europa, al fine di sviluppare prodotti sofisticati con un elevato valore aggiunto e un elevato potenziale di esportazione. Lavorando insieme, i cluster possono inoltre moltiplicare le offerte delle singole imprese e quindi il potenziale delle loro missioni commerciali in paesi extra Ue. Utilizzando Cosme e Orizzonte 2020, la Commissione ha messo in essere diverse misure per incoraggiare lo sviluppo di potenziali cluster e facilitare l’incontro tra Pmi che desiderano integrarsi in cluster di livello mondiale. Per incoraggiare la collaborazione di esportazione, Cosme sarà utilizzato per incentivare i cluster a partecipare ai “partenariati strategici europei dei cluster” intersettoriali. A partire dal 2015, Orizzonte 2020 finanzierà anche “progetti di facilitazione dei cluster per nuove catene di valore industriali”. I cluster sono un elemento fondamentale dell’ecosistema economico delle regioni dell’Ue, ma non rappresentano l’intero ecosistema. Hanno bisogno di sostegno e integrazione nella politica e nello sviluppo strategico delle regioni, e in particolare nella cooperazione transregionale, per essere pienamente in grado di contribuire alla re-industrializzazione dell’Europa. Crescita e occupazione in Sicilia - Nel 2012 il Pil della regione siciliana è diminuito del 4.3 %, rispetto ad una media del 2.4 % per l’Italia nel suo insieme. Le stime per primi 9 mesi del 2013 evidenziano inoltre un quadro preoccupante per l’occupazione: -4.7 % di occupazione in tutti i settori, e una riduzione di 65 000 posti di lavoro. Il peggiore scenario è quello che interessa i giovani, visto che il 55.5 % dei giovani siciliani non ha lavoro. Il commercio è il più importante settore dell’economia, con il 33 % del totale delle aziende, seguito dall’agricoltura (23 %) e dall’edilizia (12 %). Il turismo rappresenta soltanto il 5 % delle aziende, ma si tratta di un settore in crescita. Nel 2012, il numero delle imprese registrate in Sicilia è rimasto sostanzialmente stabile intorno alle 464 000. I primi nove mesi del 2013 hanno registrato una diminuzione del fatturato delle imprese industriali: il 40 % circa delle aziende siciliane ha registrato una contrazione del fatturato nei primi tre trimestri del 2013, mentre meno del 20 % ha segnalato un aumento. Tuttavia le esportazioni sono aumentate del 14 %, una dinamica migliore rispetto alla media italiana (0.6 %) e, in particolare, rispetto al Mezzogiorno (-3.9%). Le attuali politiche per l’internazionalizzazione in Italia sono fortemente orientate all’esportazione, e comprendono un’ampia gamma di politiche tradizionali (ad esempio i crediti all’esportazione, le garanzie e le assicurazioni all’esportazione, sovvenzioni e prestiti agevolati per studi di fattibilità commerciali e attività promozionali, ecc.) e organizzazioni di supporto. Nel complesso, la tendenza economica negativa riscontrata in Sicilia nel 2012 è proseguita nel 2013. Tuttavia, alcuni segnali positivi sono apparsi negli ultimi mesi del 2013. È quindi possibile che la situazione migliori nel 2014. La Commissione si è impegnata attivamente, mediante le Missioni per la Crescita e altre iniziative, a incoraggiare questi deboli segnali positivi e aiutare le imprese della Sicilia a superare la crisi. Missioni per la Crescita - La presente missione si inserisce nella serie di “Missioni per la Crescita” volte ad aiutare le imprese europee, in particolare le piccole e medie imprese, a trarre maggiori vantaggi dai mercati internazionali in rapida crescita. L’obiettivo generale della Missione è migliorare la crescita e la competitività dell’industria europea, sfruttando meglio il potenziale di crescita dei Paesi terzi mediante il rafforzamento della cooperazione economica e le riforme, aiutando le imprese dell’Ue ad accedere al mercato cinese e ad approfondire la cooperazione sulle politiche bilaterali in vari settori strategici. Per ulteriori informazioni e per le iscrizioni: http://ec.Europa.eu/enterprise/initiatives/mission-growth/missions-for-growth/antonio-tajani/europe/italy-sicily/index_en.htm

 

 
   
 

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