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Notiziario Marketpress di Martedì 01 Aprile 2014
 
   
  CONTRO ECONOMIA ILLEGALE ED EVASIONE IN CAMPO ANCHE L´ARPAT TOSCANA

 
   
  Firenze, 1 aprile 2014 – Per contrastare sommerso ed economia illegale scende in campo anche l´Arpat, l´agenzia regionale di protezione ambientale della Toscana, che potenzierà e riorienterà i proprio controlli. L´idea era stata lanciata dal presidente della Toscana alcune settimane fa: utilizzare gli ispettori dell´Arpat (come già i tecnici della prevenzione delle Asl in tema di sicurezza sul lavoro) per combattere lavoro nero e irregolarità. La giunta ha approvato il progetto ad hoc inserendolo nel piano annuale di attività dell´agenzia: un progetto speciale da 211 mila euro che prevede controlli ambientali mirati su quattro settori delle filiera rifiuti, ovvero industrie tessili, rottami, vivaismo e trasporto di rifiuti liquidi su gomma. Controlli ambientali con un occhio a nero e sommerso e capaci dunque di bloccare l´insorgere o di rivelare l´esistenza di una attività illegale. La Regione, ha detto tra l´altro il presidente commentando la delibera, si muove in favore dell´economia sana e di chi rispetta le leggi, e ha il dovere di ascoltare la rabbia fortissima che c´è nel mondo dell´impresa per una situazione che la penalizza fortemente. Per questo, ha concluso il presidente, la giunta darà un indirizzo specifico ad Asl e Arpat affinché i controlli si orientino contro l´economia illegale. Si parte con il personale già in forza all´agenzia, riorientandone l´attività e giocando di squadra con le Asl: poco meno di 90 sono i controlli sulle industrie dei quattro settori che l´Arpat ha messo nel conto di dispiegare da qui alla fine dell´anno. Ma il progetto prevede in un secondo tempo anche l´assunzione, con un contratto per tre anni, di altri cinque tecnici. In questo modo l´attività di controllo crescerà ulteriormente. Nel pacchetto di maggiori controlli per il 2014 ne sono stati previsti 30 a Prato su ditte tessili, in collaborazione con il gruppo interforze coordinato dalla prefettura della città, una trentina su industrie del settore rottami e dieci tra i vivai, incrociando in questo caso i controlli con i dati a disposizione di Asl e servizio fitosanitario. Per il trasporto su gomma di rifiuti liquidi Regione e Arpat hanno deciso di controllare nel 2014 almeno una quindicina di impianti.  
   
 

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