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Notiziario Marketpress di Mercoledì 02 Aprile 2014
 
   
  AGRICOLTURA IN LOMBARDIA, L´ASSESSORE: LA FILIERA DEL BOSCO SIA REMUNERATIVA

 
   
  Milano - Gli interventi su bosco e foreste devono essere mirati, insieme alla conservazione, alla prevenzione del dissesto idrogeologico, introducendo modalità che rendano questi ambiti economicamente interessanti. Per evitare l´abbandono di progetti e attività dedicate una volta che le risorse pubbliche vengono a mancare". Lo ha detto l´assessore regionale all´Agricoltura, intervenendo, in videoconferenza, al convegno che si è svolto a Sondrio, sul tema ´Gestione delle foreste e difesa del suolo - Ruolo degli interventi forestali nella prevenzione del dissesto idrogeologico´, in collegamento con le sedi regionali di Pavia, Bergamo, Varese, Brescia. Convegno a cui ha partecipato il presidente della Provincia di Sondrio e che ha rappresentato un momento di confronto previsto alla conclusione di una serie di interventi finalizzati alla difesa del suolo in Alta Valtellina, iniziati nel 2006, eseguiti in massima parte dal Consorzio Forestale Alta Valtellina, sotto la supervisione della Provincia di Sondrio, e finanziati con economie (629.000 euro) in capo alla Direzione generale Territorio e Urbanistica. Stop A Visione Bucolica - "Il bosco deve essere un´identità più dinamica dal punto di vista economico - ha proseguito l´assessore - e quelli di Lombardia, di fatto, sono realtà storicamente antropizzate. Non possiamo più restare ancorati a una visione puramente bucolica nella gestione del bosco, che l´uomo ha tradizionalmente gestito, garantendo la tenuta del sistema territoriale dal punto di vista della regimentazione e della prevenzione del dissesto". In Alta Valtellina, per esempio, sono state compiute operazioni a carattere preventivo, con la manutenzione e l´utilizzo della risorsa forestale e il coinvolgimento del privato. Una serie di interventi per prevenire i rischi di dissesto dovuti all´appesantimento dei versanti, che hanno anche permesso di dare impulso alla filiera bosco-legno, garantendo lavoro alle imprese forestali locali e stimolandole a fare nuovi investimenti. Modelli Nuovi Di Gestione - "Ora - ha aggiunto l´assessore - pensiamo, sulla scorta di questa sperimentazione, a modelli nuovi per la gestione e il rilancio dell´utilizzo del bosco e della sua valorizzazione grazie anche al Psr". Modalità che porteranno, ad esempio, a semplificare alcune procedure per il taglio, con conseguenti sburocratizzazione e ritorno economico delle attività della filiera. Un percorso segnato "sia per una crescente mancanza di risorse - ha ricordato l´assessore regionale - sia perché, in fase di definizione dei bandi, dobbiamo saper cogliere quel che accade ai nostri confini, tra Svizzera e Austri. Modelli di utilizzo della ´risorsa bosco´, che hanno dimostrato di funzionare e da cui dobbiamo imparare, per garantire una remunerazione a una filiera che in Valtellina conserva sempre numeri importanti".  
   
 

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