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Notiziario Marketpress di Mercoledì 02 Aprile 2014
 
   
  LOMBARDIA, ASSESSORE A MINISTRO: CHIUDERE SUBITO PAC

 
   
  Milano - L´assessore regionale all´Agricoltura ha ricevuto a palazzo Lombardia la visita del ministro delle Politiche agricole per un incontro "tecnico molto utile, aperto e cordiale, efficace per dirimere alcune questioni irrisolte in ambito agricolo". In particolare, rivela l´assessore, "al ministro ho rinnovato la disponibilità a trovare in tempi rapidi un´intesa sul ´primo pilastro´ della Pac, in linea con le sue aspettative. Non sarà certo la Lombardia a rallentare l´iter verso un accordo e, se necessario, siamo pronti a chiudere anche in aprile, se però saranno date risposte efficaci alle richieste lombarde". Aiuti Accoppiati A Zootecnia E Riso - Per il sistema della prima regione agricola del Paese alcuni temi sono, infatti, irrinunciabili. "Innanzitutto - specifica l´assessore lombardo - ho ribadito la necessità di procedere speditamente nell´individuazione dei beneficiari degli aiuti accoppiati, che dovranno essere prevalentemente la filiera zootecnica. Nello specifico, nel comparto bovino, sarà necessario adottare una linea privilegiata verso i vitelli nati sul nostro territorio, in modo da garantire il ritorno alla genetica italiana non solo per le vacche da latte, ma anche per la filiera della carne. E fra le colture accoppiate, ho sottolineato la necessità che venga data precedenza al riso". Due condizioni - zootecnia e riso - per le quali "la Lombardia è pronta a chiudere immediatamente". Agricoltore Attivo - Fra i temi affrontati, anche quello dell´agricoltore attivo. L´assessore ha fatto presente al ministro delle Politiche agricole "il rischio che si correrebbe con un´applicazione troppo rigida del concetto di ´agricoltore attivo´, così come ho evidenziato il nostro favore rispetto all´ipotesi di una cosiddetta ´soglia minima´ da individuare per i soggetti beneficiari della Pac". Una cifra di 350 euro, per l´assessore, "è logica, dal momento in cui i costi burocratici per evadere una pratica si avvicinano a tale somma. Liquidare premi Pac al di sotto di quanto una pratica costa al sistema è assolutamente sconveniente. Ma sul tema ho specificato al ministro che riterrei in ogni caso utile tenere distinta l´agricoltura di montagna da quella di pianura, laddove in montagna può risultare logico sopportare costi di sistema che in pianura non hanno alcun senso di essere sostenuti". Innovazione E Meccanizzazione Agricola - Riflettori accesi anche sul tema della meccanizzazione agricola. L´assessore ha infatti ribadito la posizione della Commissione Agricoltura dell´Ue, per la quale anche l´innovazione nel settore della meccanizzazione agricola può rientrare nei capitoli della Pac, purché siano i singoli stati membri a definirne l´attivazione. "Finanziamenti adeguati potrebbero consentire il rinnovo di un parco macchine mediamente obsoleto, favorire la sostenibilità e la competitività della filiera - ha detto l´assessore - purché il beneficio possa essere esteso a tutti i soggetti che compongono la filiera". Un Piano Per La Suinicoltura - Un´altra materia oggetto di confronto è stata la suinicoltura. "Non potevo non esprimere al ministro le mie preoccupazioni per la forte crisi che si sta abbattendo sulla filiera e l´ho invitato a valutare l´ipotesi di varare un piano straordinario, sulla falsariga di quanto avvenuto in Francia verso gli operatori situati in Bretagna e Normandia - ha riferito l´assessore lombardo -. Non credo che vi sia altro tempo disponibile, siamo ormai arrivati al limite di collasso del sistema ed è un rischio che non possiamo permetterci di correre". Naturalmente, "la Regione Lombardia è disponibile a fare la propria parte, qualora ci fosse richiesto". Dop Ed Etichettatura - Sempre in materia di suinicoltura, l´assessore ha avanzato la propria preoccupazione sul tema dell´origine e del sistema di protezione delle Dop. "Ho evidenziato la necessità di giungere in tempi rapidi a una precisa e puntuale norma sull´etichettatura, citando l´esempio del culatello, il re dei salumi, che, come molti altri prodotti Dop di salumeria, necessita di misure specifiche, in grado di togliere incertezze sul percorso produttivo". Per l´assessore all´Agricoltura della Lombardia si è trattato di un incontro "positivo e aperto, con un confronto su posizioni, che, nella maggior parte, coincidono, aspetto che lascia ben sperare proprio sulle future fasi di definizione della Politica agricola comune".  
   
 

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