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Notiziario Marketpress di Giovedì 22 Marzo 2007
 
   
  BPU BANCA RISULTATI CONSOLIDATI DELL’ESERCIZIO 2006 UTILE NETTO A 641 MILIONI DI EURO (681 MILIONI NEL 2005)

 
   
   Bergamo, 22 marzo 2007 – Il Consiglio di Amministrazione di Banche Popolari Unite Scpa (Bpu Banca) ha approvato il progetto di bilancio d’esercizio di Bpu Banca e il bilancio consolidato di Gruppo relativi all’esercizio chiusosi il 31 dicembre 2006, e deliberato di proporre all’Assemblea dei Soci, che si terrà indicativamente nella prima metà di maggio, la distribuzione di un dividendo unitario di 0,80 euro alle azioni con godimento 1°gennaio 2006. Il Gruppo Bpu Banca La gestione economica I dati economici commentati fanno riferimento ai prospetti consolidati riclassificati – conto economico, evoluzione trimestrale e conto economico al netto delle componenti non ricorrenti – riportati in allegato al presente comunicato. Al 31 dicembre 2006, il Gruppo Bpu Banca ha fatto registrare utile netto consolidato di circa 641 milioni di euro, inclusivo di poste non ricorrenti per 128 milioni, da raffrontarsi ad un utile netto per il 2005 pari a circa 681 milioni, che beneficiava di componenti non ricorrenti per 277 milioni. Al netto di tali elementi, prevalentemente costituiti da cessioni di partecipazioni e di attività finanziarie, il risultato del 2006 ha mostrato un progresso del 27% a 512,8 milioni (403,9 nel 2005) grazie soprattutto al forte sviluppo dei volumi intermediati con la clientela, sia impieghi che raccolta, alla prosecuzione della performance positiva del risparmio gestito e della raccolta assicurativa, alla crescita del margine d’interesse e delle commissioni nette nonché alle minori esigenze di rettifiche sui crediti. Rispetto alle aspettative di Piano Industriale, l’esercizio ha beneficiato di sinergie complessive superiori agli obiettivi, pari a 256,8 milioni di euro (+10% rispetto ai 233,9 attesi), grazie alla sovra-performance sia delle sinergie da costo pari a 170,5 milioni di euro (+13% rispetto ai 150,7 attesi, a valere su ambedue le voci spese amministrative e costo del personale) che delle sinergie di ricavo, pari a 86,3 milioni di euro (+4% rispetto agli 83,2 attesi, correlate alle vendite di prodotti esistenti e di nuovi prodotti). Complessivamente i proventi operativi sono incrementati del 4,7%, passando a 2. 765,4 milioni nel 2006 da 2. 642,4 milioni nel 2005. Il miglioramento è confermato del 5% circa anche al netto delle componenti non ricorrenti, che hanno influenzato in termini pressoché omogenei entrambi gli esercizi (103 milioni nel 2006 contro i precedenti 107 milioni). Il margine d’interesse è salito a 1. 614,6 milioni, con un incremento del 5,4% rispetto ai 1. 513,8 del 2005. L’evoluzione positiva del margine è principalmente da collegarsi alla vivacità dell’attività di intermediazione. Per l’aggregato Banche Rete, Centrobanca e Bpu Banca i volumi medi progressivi degli impieghi e della raccolta sono cresciuti rispettivamente del 10,3% e del 6,1%, a fronte di una sostanziale stabilità dello spread sui tassi (complessivamente -0,03 centesimi rispetto al 2005 mentre le sole Banche rete registrano +0,04 centesimi), con un contributo al margine d’interesse consolidato incrementatosi dell’8,5% a circa 1. 367 milioni di euro (1. 260 nel 2005). Tale importo rappresenta l’85% circa del margine d’interesse (83% nel 2005). Si riduce invece progressivamente, a seguito dell’incremento dei tassi di riferimento, l’apporto delle polizze di capitalizzazione, contrattosi da 91,8 milioni di euro nel 2005 a 51,3 nel 2006. E’ in corso di realizzazione la dismissione, deliberata ad inizio 2007 anche in relazione al rialzo dei tassi, di circa 1,5 miliardi di euro di polizze di capitalizzazione, che, grazie al buon andamento dell’economia, potranno essere progressivamente destinati agli impieghi con la clientela. I dividendi incassati sui titoli in portafoglio e gli utili percepiti dalle partecipazioni valutate al patrimonio netto hanno totalizzato 24 milioni (poco più di 15 milioni nel precedente esercizio). Le commissioni nette si sono attestate a circa 833 milioni, con una variazione del 6,8% rispetto ai 779,6 milioni del 2005. L’importo include la rettifica (-4,7 milioni di euro) di alcune scritture di elisione operate in sede di consolidamento al 31 dicembre 2005, imputate direttamente a conto economico nel terzo trimestre 2006. Al netto di tale effetto, le commissioni nette mostrano un aumento del 7,5%. Il progresso è in larga misura riconducibile ai “servizi di gestione, intermediazione e consulenza” dell’area titoli, la cui incidenza sul totale delle commissioni nette è ulteriormente salita dal 54% al 56,3%, con un contributo netto di circa 468,6 milioni, in miglioramento dell’11,2% rispetto ai 421,4 milioni del 2005. Da segnalare in particolare la crescita delle commissioni nette sul risparmio gestito riferibili all’aggregato Banche rete e Bpu Pramerica, che hanno registrato un incremento del 16,6% a circa 267 milioni di euro dai 229 del 2005. Al netto delle commissioni di performance di Bpu Pramerica (pari a 30,1 milioni nel 2006 e a 23,6 milioni nel 2005), l’incremento si conferma sostenuto e pari al 15,3%. Rimane peraltro contenuto l’importo delle commissioni “up front”, riferibili unicamente ai prodotti assicurativi, pari all’1,9% del totale commissioni nel 2006 rispetto al 2,3% nel 2005. Tra le “altre commissioni” e con riferimento alle sole Banche Rete, si segnala la positiva dinamica del comparto dei conti correnti (+8% a 181,6 milioni di euro da 167,9 nel 2005), conseguita grazie al continuo successo dei conti a pacchetto Duetto e Utilio, che hanno generato oltre 63 milioni di commissioni a fronte dei 36 milioni percepiti nel 2005. In termini di stock, i conti Duetto sono incrementati da 269. 693 a dicembre 2005 a 382. 882 a dicembre 2006 (+42%), mentre i conti Utilio sono cresciuti da 52. 232 a dicembre 2005 a 79. 786 a dicembre 2006 (+53%). Il risultato netto dell’attività di negoziazione, di copertura e di cessione/riacquisto si è attestata a 170 milioni (175,7 milioni nell’anno di raffronto). In entrambe i periodi la voce ha beneficiato del contributo di proventi non ricorrenti (108 milioni nel 2006 contro 85 nel 2005), generati da cessioni pro-soluto di crediti (30,6 milioni nel 2006 contro 58 nel 2005), cessioni di partecipazioni non strategiche (77,4 milioni nel 2006 contro 9,7 nel 2005) e, nel solo 2005, dalla vendita di titoli precedentemente immobilizzati (12,6 milioni di euro). Al netto delle componenti non ricorrenti, la voce risulta in contrazione di circa 30 milioni di euro, derivanti dall’assenza nel 2006 di poste rilevate solo nel 2005 (vendita di fondi di private equity e rivalutazioni di partecipazioni detenute da Centrobanca per un totale di circa 18 milioni) nonché dal risultato negativo della dismissione in Bpu di titoli di debito, penalizzati dalle progressive attese di rialzo dei tassi (-13 milioni). Il risultato della gestione assicurativa – che include gli interessi netti, i premi netti, il risultato dell’attività di negoziazione ed il saldo degli altri proventi/oneri della gestione assicurativa e diversi riferiti a Bpu Assicurazioni e Bpu Assicurazioni Vita - si è portato a 67,7 milioni, pressoché in linea con i precedenti 66,9 milioni. Gli altri proventi/oneri di gestione ammontano a 56,6 milioni, contro i 73 milioni del 2005. Quest’ultimo importo comprendeva tuttavia 22 milioni netti derivanti dalla transazione con Banca Intesa e dalla risoluzione del contenzioso con Ibm. Escludendo tali componenti la voce registra una crescita del 10,7%. Gli oneri operativi, che includono le spese per il personale, le altre spese amministrative e le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali, hanno registrato un incremento in linea con il tasso d’inflazione (+2%), attestandosi a 1. 572,8 milioni rispetto ai 1. 541,6 del 2005. In dettaglio, le spese per il personale si sono mantenute stabili a 1. 021 milioni (+0,3% rispetto ai 1017,9 del 2005) ed includono componenti non ricorrenti per 15,2 milioni (30 milioni nel 2005). Al netto di tali componenti non ricorrenti, le spese per il personale risultano in crescita dell’1,8% essenzialmente a motivo dei maggiori accantonamenti effettuati in relazione ai rinnovi contrattuali e all’evoluzione delle retribuzioni. Le altre spese amministrative, che hanno registrato anno su anno una crescita a 429 milioni (410,1 milioni nel 2005), sono complessivamente risultate inferiori del 2,5% alle previsioni di Piano Industriale. L’andamento della voce è risultato pressoché costante nei primi tre trimestri dell’anno, mentre il quarto trimestre, oltre alla normale ciclicità delle spese in fine d’anno, ha assorbito alcuni incrementi per spese di comunicazione e marketing, spese postali, accresciuto utilizzo di servizi di terzi, e spese di assistenza legale anche collegate al recupero crediti. Le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali sono cresciute a circa 123 milioni dai 113,6 del 2005. Trattasi interamente di ammortamenti, la maggior parte dei quali connessi agli investimenti effettuati in impianti tecnologici (27 milioni) ed in procedure informatiche (30 milioni) da parte di Bpu Banca. Al 31 dicembre 2006, il cost/income si attesta al 56,9% (58,3% a fine 2005). Al netto degli elementi non ricorrenti il rapporto risulta pari al 58,5% (59,6% nel 2005). Grazie alla buona evoluzione dei ricavi, che ha più che bilanciato la contenuta crescita dei costi, il risultato della gestione operativa evidenzia un miglioramento dell’8,3% a circa 1. 193 milioni di euro rispetto ai 1. 101 milioni del 2005. Al netto delle componenti non ricorrenti di ricavo e di costo, la crescita si conferma prossima all’8%. L’elevata qualità del credito si è riflessa nella minor esigenza di rettifiche di valore nette per deterioramento crediti, scese a 151,7 milioni dai 221,9 del 2005, con una contrazione di 70,2 milioni collegata alla riduzione a livello di Gruppo dei tassi di decadimento (calcolati come passaggi di status da crediti in bonis, scaduti e/o sconfinanti in via continuativa da oltre 180 giorni e ristrutturati, verso incagli e/o sofferenze) all’1,42% nel 2006 dall’1,64% nel 2005. L’incidenza delle rettifiche nette sugli impieghi netti alla clientela si è attestata allo 0,29% (0,47% nel 2005). La gestione economica ha infine beneficiato dell’apporto di utili dalla cessione di investimenti e partecipazioni per circa 61 milioni, più che dimezzato rispetto ai 126 milioni del 2005. La voce include, nel 2006, la quota d’integrazione del prezzo (earn-out) riconosciuta da Prudential Usa sulla partecipazione in Bpu Pramerica Sgr mentre l’importo relativo al 2005 includeva le plusvalenze derivanti dalla cessione di una quota di minoranza di Bpci ad Aviva Spa (56,8 milioni), Immobiliare Serico (38,6 milioni) e altre quote di partecipazioni minori per complessivi 8,5 milioni, nonché l’earn-out riferito a Bpu Pramerica (22 milioni). Considerati il buon andamento del risultato della gestione operativa ed il minor costo del rischio creditizio, l’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte ha mostrato una crescita prossima al 10%, attestandosi a 1. 100,8 milioni rispetto ai 1. 002,4 del 2005. Al netto delle poste non ricorrenti, l’utile dell’operatività corrente mostra un progresso del 19%. Il conto economico evidenzia imposte per 421 milioni, che determinano un tax rate del 38,2%; nel 2005 il prelievo impositivo era stato pari a 393,5 milioni, con un tax rate del 39,3%. In entrambi i periodi l’indicatore ha beneficiato del particolare trattamento fiscale di alcune plusvalenze su cessioni di partecipazioni. Escludendo le componenti non ricorrenti il tax rate relativo al 2006 si attesta al 41,3% (44,7% nel 2005). Infine, in applicazione dell’Ifrs 5 e delle disposizioni della Circolare Banca d’Italia n. 262/2005, gli effetti economici della cessione delle Società esattoriali (5,5 milioni nel 2006), e della cessione di Carifano (107 milioni nel 2005) sono stati riallocati alla voce “Utile/perdita delle attività non correnti in via di dismissione al netto delle imposte”. Il Roe (utile del periodo di pertinenza della Capogruppo/patrimonio netto escluso l’utile) si è attestato al 14,6%, a fronte del 16,9% del 2005. Al netto delle componenti non ricorrenti, il Roe risulta pari all’11,7% (10% nel 2005). Gli aggregati patrimoniali Al 31 dicembre 2006, la raccolta totale ha totalizzato 111,6 miliardi di euro, in aumento del 9,1% rispetto ai 102,3 miliardi del dicembre 2005. Nel dettaglio, la raccolta diretta ha fatto registrare una crescita dell’11,4% anno su anno a 55,3 miliardi di euro, che vanno a raffrontarsi ai 49,6 miliardi del dicembre 2005. La positiva evoluzione è riconducibile sia allo sviluppo dell’aggregato dei debiti verso clientela, cresciuto dell’8,3% a 31,1 miliardi di euro, trainato dallo sviluppo della forma tecnica dei conti correnti, attestatasi a 27,8 miliardi di euro, con una variazione positiva del 6,1% rispetto alle consistenze di fine 2005, che dell’aggregato dei titoli in circolazione, cresciuto del 15,6% a 24,2 miliardi, (al cui interno si segnala l’incremento di 2,7 miliardi relativo alle emissioni effettuate dalla Capogruppo sui mercati internazionali nell’ambito del programma Emtn-euro Medium Term Notes, passate da 3,7 a 6,4 miliardi di euro). La raccolta indiretta totale da clientela privata, salita del 7% a 56,4 miliardi di euro dai 52,7 del dicembre 2005, ha fatto rilevare un incremento dell’8,6% del risparmio gestito totale a 33,3 miliardi di euro, e del 4,7% della raccolta amministrata, attestatasi a 23,1 miliardi di euro. Il risparmio gestito rappresenta il 59,02% della raccolta indiretta (58,15% a dicembre 2005). Nel dettaglio della raccolta gestita, si evidenzia il sostenuto sviluppo, pari al 19% circa, della raccolta assicurativa a 5,6 miliardi di euro dai 4,7 del dicembre 2005, mentre il risparmio gestito in senso stretto (al netto della raccolta assicurativa) ha mostrato un incremento del 6,7% passando ai 27,7 miliardi di fine 2006 dai 26 miliardi circa di fine 2005, e ciò nonostante la congiuntura non favorevole del mercato. Al 31 dicembre 2006, i crediti verso clientela del Gruppo hanno totalizzato 52,7 miliardi di euro, segnando un aumento dell’11,4% rispetto ai 47,3 miliardi in essere a dicembre 2005. A livello di Banche Rete, prosegue l’evoluzione positiva nei settori strategici di operatività: in termini di saldi medi mensili, il segmento Retail ha mostrato una crescita del 12,3% a 21,9 miliardi di euro ed il segmento “core Corporate” del 9,3% a 9,7 miliardi di euro. Si conferma inoltre positiva la crescita degli impieghi nelle altre società del gruppo: Centrobanca (+6,6% e +8,7% al netto delle sofferenze), Bpu Esaleasing (+11,4%) e Banca 24/7 (+47,7%). Per quanto riguarda la qualità del portafoglio crediti, al 31 dicembre 2006 l’incidenza delle sofferenze nette sugli impieghi netti si attesta allo 0,66% (0,95% al 31 dicembre 2005), mentre il rapporto incagli netti su impieghi netti risulta pari allo 0,86% (1,08% al 31 dicembre 2005). Si segnala che anche nel 2006 sono intervenute cessioni pro-soluto di crediti per un totale di 195 milioni di euro, che hanno contribuito, assieme ad attente politiche di gestione delle nuove erogazioni, al miglioramento segnalato. Il patrimonio netto del Gruppo, escluso l’utile di esercizio, risulta pari a 4. 392 milioni di euro al 31 dicembre 2006 (4. 028 milioni di euro al 31 dicembre 2005). Gli indici patrimoniali al 31 dicembre 2006 indicano un Core Tier 1 del 5,87%, un Tier 1 del 6,58% e un Total Capital Ratio del 9,85%. Nei mesi di febbraio-marzo 2007 è stata deliberata la dismissione di circa 1,5 miliardi di certificati di capitalizzazione, che contribuirà progressivamente al riallineamento del Core tier 1 e del Total capital ratio al 6% e al 10%. Prevedibile evoluzione della gestione Le valutazioni circa la prevedibile evoluzione della gestione consolidata sono riferite al solo Gruppo Bpu Banca ed abbracciano l’arco temporale del primo trimestre 2007, in attesa della definizione del Piano Industriale di Ubi Banca, prevista per la fine del semestre in corso. Le evidenze disponibili indicano un rafforzamento della tendenza positiva del margine di interesse che continua a beneficiare, da un lato, dell’incremento dei volumi intermediati con la clientela, in particolare dal lato degli impieghi, e dall’altro, di un leggero miglioramento della forbice tassi rispetto al quarto trimestre 2006. Per le commissioni – considerate al netto di quelle di performance percepite da Bpu Pramerica, pari ad oltre 15 milioni nel primo trimestre 2006, e di cui non si prevede il conseguimento nel periodo in esame – prosegue l’andamento favorevole del passato esercizio mentre la contribuzione dell’Area Finanza, comunque positiva, sta risentendo del rialzo dei tassi di mercato a breve e dell’accresciuta volatilità del mercato azionario. Gli oneri operativi, in linea con il Piano Industriale, sono attesi in moderato aumento rispetto ai primi mesi del 2006. Per quanto riguarda infine la qualità del credito, non si riscontrano al momento particolari criticità e si conferma il trend positivo del 2006. Bpu Banca S. C. P. A. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato il bilancio individuale di Bpu Banca, che si è chiuso con un utile di 497 milioni di euro, in crescita del 27% rispetto ai 391,4 milioni di euro conseguiti nel 2005. Si rammenta che a seguito dell’approvazione del progetto di fusione per incorporazione di Banca Lombarda e Piemontese in Bpu Banca da parte delle Assemblee delle due banche, il numero di azioni di Bpu Banca, che assumerà la nuova denominazione di Unione di Banche Italiane Scpa, verrà incrementato alla data di efficacia della fusione, prevista per il 1 aprile 2007, di circa 295 milioni di azioni, che andranno ad aggiungersi ai 344 milioni di azioni in circolazione di Bpu Banca, per un totale di circa 639 milioni di azioni con godimento 1 gennaio 2006. Il dividendo, se deliberato dall’Assemblea dei Soci nella misura proposta di 0,80 euro per azione, sarà messo in pagamento a partire dal 21 maggio 2007 con valuta 24 maggio 2007. Il monte dividendi ammonterà a massimi 511,3 milioni di euro, a valere per 275,1 milioni sull’utile della Capogruppo una volta effettuate le attribuzioni di legge e di statuto, per circa 1 milione sulla voce “utili portati a nuovo” e per 235,4 milioni quale utilizzo della Riserva sovrapprezzi di emissione (che ammonta a 1,5 miliardi al 31 dicembre 2006). In proposito, si rammenta che l’utile dell’esercizio 2006 di Banca Lombarda (270,2 milioni di euro a livello individuale) confluirà, in sede di fusione, tra le voci di patrimonio di Ubi Banca. Ubi Banca I risultati consolidati riclassificati pro-forma. I primi dati pro-forma elaborati per il Gruppo Ubi Banca, che naturalmente non tengono conto dell’effetto dell’appostazione della differenza di fusione, mostrano un utile netto d’esercizio pari a 951 milioni di euro, in crescita del 3,4% rispetto ai 920 milioni di euro del 2005. Al netto delle componenti non ricorrenti (principalmente costituite da cessioni di partecipazioni e di attività finanziarie), l’utile mostra peraltro un incremento del 28% circa a 823 milioni di euro rispetto ai 643 del 2005, e sintetizza un andamento della gestione ordinaria in forte sviluppo. Il risultato della gestione operativa si è attestato a 1. 909 milioni di euro, in salita del 12,4% sul dato 2005, grazie al buon andamento dei proventi operativi, pari a 4. 363 milioni di euro ( +6,5% rispetto ai 4. 096 del 2005) e alla contenuta evoluzione degli oneri operativi, che ammontano a 2. 454 milioni di euro (+2,3% rispetto ai 2. 398 del 2005). Le rettifiche di valore nette per deterioramento crediti risultano in significativa riduzione da 297 a 245 milioni di euro (-17,6%) e pari a 29 punti base nel 2006 rispetto ai 39 registrati nel 2005. L’utile dell’attività corrente al lordo delle imposte, che include l’utile della cessione di investimenti e partecipazioni per 63 milioni di euro, significativamente inferiore ai 127 del 2005, ha totalizzato 1. 698 milioni di euro, con un incremento del 14,6% rispetto al 2005. L’esercizio ha infine beneficiato in maniera inferiore al 2005 dell’”utile netto delle attività non correnti in via di dismissione” pari a 12 milioni di euro (123 nel 2005). Gli aggregati patrimoniali mostrano tutti un trend positivo: i crediti alla clientela sono cresciuti del 10,2% a 83,1 miliardi di euro rispetto ai 75,4 del 2005; la raccolta diretta è incrementata del 9,3% a 85,9 miliardi di euro rispetto ai 78,6 del 2005; la raccolta indiretta totale da clientela ordinaria è salita del 4,8% a 94,6 miliardi di euro rispetto ai 90,3 del 2005. All’interno dell’aggregato, il risparmio gestito segna un +6,1% a 55,4 miliardi di euro rispetto ai 52,2 del 2005 e include la raccolta assicurativa, in positiva evoluzione del 10,3% a 12,2 miliardi dagli 11,1 del 2005. Gli indici patrimoniali pro-forma, stimati senza considerare l’allocazione sugli asset di parte della differenza di fusione, evidenziano, al 31 dicembre 2006, un Core Tier 1del 6,4% circa, un Tier 1 >7% e un Total Capital Ratio >10%. Impegni nei confronti dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato In data 22 gennaio 2007, Bpu Banca ha presentato all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm) la prescritta istanza ai sensi degli artt. 16 e seguenti della L. 287/1990, in relazione all’operazione di fusione con Banca Lombarda e Piemontese. In data 6 febbraio 2007 tale Autorità deliberava l’avvio di un’istruttoria. Nel corso di tale procedimento sia Bpu Banca che Banca Lombarda e Piemontese in data 16 marzo 2007 si sono impegnate nei confronti dell’ Agcm a che Ubi Banca assuma, in sintesi, le seguenti misure correttive, che si confida siano idonee a consentire il rilascio della prescritta autorizzazione: 1) impegno di Ubi Banca a cedere, ad uno o più soggetti terzi indipendenti e non azionisti della nuova banca, un numero di sportelli compreso tra 11 e 22 unità nella provincia di Brescia e un numero di sportelli compreso tra 6 e 12 unità nella provincia di Bergamo. Il numero effettivo degli sportelli oggetto di cessione sarà in concreto determinato in maniera tale da garantire la riconduzione della quota di mercato aggregata di Ubi Banca entro la soglia del 35% nei mercati della raccolta di Bergamo e Brescia. La stipula dei contratti di cessione dei relativi rami d’azienda dovrà avvenire entro 7 mesi della data di notifica del provvedimento d’autorizzazione dell’operazione, mentre l’esecuzione dovrà avvenire entro 10 mesi dalla stessa data di notifica; 2) impegno di Ubi Banca a non sottoscrivere patti di sindacato di voto o di consultazione che dovessero essere conclusi su Intesa Sanpaolo S. P. A. ; 3) impegno di Ubi Banca a non ricostituire “Gruppo Lombardo” o non entrare a farne parte, laddove venisse ricostituito dagli altri ex partecipanti allo stesso, e in ogni caso a non stipulare un eventuale patto di sub-sindacato che dovesse essere concluso relativamente a Intesa Sanpaolo S. P. A. , avente partecipanti e/o finalità e/o contenuti analoghi a quelli dell’accordo che legava i soci riuniti in Gruppo Lombardo; 4) impegno di Ubi Banca a far sì che, laddove Carlo Tassara S. P. A. E/o Mittel Partecipazioni Stabili s. R. L. Dovessero sottoscrivere un patto di sindacato di voto o di consultazione su Intesa Sanpaolo S. P. A. , non vengano nominate nei (e, ove già presenti, vengano revocate dai) suoi organi di governance persone fisiche che, direttamente o indirettamente, controllino le predette società e/o rivestano cariche negli organi direttivi delle stesse. .  
   
 

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