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Notiziario Marketpress di Mercoledì 02 Aprile 2014
 
   
  COSTRUIRE INSIEME LA PUGLIA 2020

 
   
  Bari, 2 aprile 2014 - “Il dibattito di oggi, ricco e partecipato, ha dimostrato la capacità del territorio salentino di fare rete attorno alle priorità del proprio sviluppo puntando sulle specificità e le eccellenze ma senza nascondere le criticità da affrontare e risolvere”. Così l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia Loredana Capone in occasione della consultazione pubblica sulla “Smart Specialisation Strategy”, la strategia di specializzazione intelligente della Regione Puglia per il 2020, tenuta a Lecce, questa mattina, nella sede della Regione Puglia in viale Aldo Moro.(...) “La sfida – ha detto l’assessore - consiste nel garantire che le tecnologie siano realmente in grado di fornire una risposta efficace ai problemi di cittadini e imprese. E’ essenziale, dunque, la comprensione dei loro problemi e la definizione degli obiettivi da perseguire perché nessuna strategia regionale per la specializzazione intelligente potrà mai rivelarsi vincente se, prima, a condividerla, non sono proprio i cittadini, le imprese, le scuole, le associazioni, le Istituzioni. Se, insomma, la strategia non risponde ai loro bisogni reali”. È questo lo spirito con cui è stata posta in consultazione la cosiddetta S3, la Strategia di specializzazione intelligente, con un documento che disegna la visione per la Smart Puglia 2020 e integra le future politiche regionali per ricerca e innovazione con le politiche per la competitività e le Pmi, l’internazionalizzazione e lo sviluppo del capitale umano. Non si tratta soltanto di un documento formale richiesto dall’Unione Europa per consentire un utilizzo più efficiente dei Fondi Strutturali, ma una pietra miliare che traccia la strada della programmazione europea 2014-2020 in Puglia. Nel documento le sfide sociali da affrontare sono definite e raggruppate in 5 capisaldi: - Città e territori sostenibili; - Salute, benessere e dinamiche socio-culturali; - Energia sostenibile; - Industria creativa e sviluppo culturale; - Sicurezza alimentare e agricoltura sostenibile. L’obiettivo è incrementare le sinergie tra le differenti politiche comunitarie, nazionali e regionali, e tra investimenti pubblici e privati, per identificare i ritrovati tecnologici più appropriati per offrire soluzioni idonee a sostenere la competitività del sistema, creare posti di lavoro, promuovere un concetto più ampio di innovazione e sfruttare i punti di forza regionali. “In questo percorso – ha ribadito l’assessore – non partiamo da zero. Qui, oggi, sono presenti molti dei soggetti partner dei Living Labs sul territorio di Lecce, dove sono stati finanziati complessivamente 17 progetti per un importo di circa 4 milioni di euro e un valore di oltre 7 milioni e mezzo. E sono proprio loro la migliore dimostrazione del lavoro che la Regione porta avanti con impegno. Un lavoro che dobbiamo compiere partendo dal patrimonio disponibile, dal grande capitale umano di cui disponiamo e dalle imprese coraggiose che pensano che innovare sia la strada giusta da intraprendere per rispondere prontamente alla sfida del futuro. Le sfide sociali e ambientali richiedono politiche pubbliche più intelligenti. Noi ce la stiamo mettendo tutta”. “Il nostro ruolo è accompagnare la Regione nel connettere fabbisogni territoriali e nuovi prodotti e servizi, integrando le traiettorie tecnologiche con le infrastrutture esistenti e le competenze e necessarie - è intervenuto Francesco Surico, appena nominato direttore generale di Innovapuglia, la società in house che gestisce il progetto dei Living Labs e sta mettendo a punto nuove misure di innovazione e ricerca rivolte alle imprese - Le priorità sono la diffusione della digitalizzazione come acceleratore della “intelligenza” delle comunità locali e strumento per l’open government, la creazione di reti lunghe di connessione per facilitare la circolazione dei saperi anche oltre la dimensione territoriale”. In questa direzione l’esperienza dei Living Labs non finisce con il termine ufficiale dei progetti. La loro valorizzazione prevede, infatti, l’individuazione delle integrazioni possibili e, applicando la metodologia dei Living Labs, svilupperà a nuovi progetti, come ad esempio gli open lab, sulla base della S3 che, definite le direttrici della ricerca, orienta le politiche orizzontali su competitività, innovazione, ricerca, internazionalizzazione, formazione e lavoro individuando nella Manifattura sostenibile (fabbrica intelligente, aerospazio, meccatronica), la Salute dell’uomo e dell’ambiente (green e blu economy, agroalimentare, beni culturali e turismo) e le Comunità digitali, creative e inclusive (industria culturale e creativa, servizi, social innovation, design, innovazione non R&d), le priorità verso le quali la Puglia vuole andare. All’incontro hanno partecipato rappresentanti delle imprese dei Living Labs attivi su Lecce, dell’Università del Salento, Confindustria Lecce, Confcommercio Lecce e sindaci e assessori dei Comuni salentini. “La consultazione sul documento della Smart Strategy è proprio questo – ha concluso Loredana Capone - un’occasione per conoscersi, integrarsi e fare sistema. Uscirò cresciuta da questo incontro nella consapevolezza che anche il territorio è cresciuto con me e pian piano incomincia a superare la naturale diffidenza verso l’innovazione. Ombelico del mondo si può diventare ma per arrivarci occorre un grande sforzo di dialogo e innovazione”.  
   
 

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