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Notiziario Marketpress di Mercoledì 02 Aprile 2014
 
   
  TERRITORIO: MANEGGIARE CON CURA QUARTO APPUNTAMENTO PER FARE IL PUNTO SUL CONSUMO DI SUOLO IN PROVINCIA DI TORINO

 
   
  Torino, 2 aprile 2014 - Dal 1990 al 2006 la popolazione in provincia di Torino è rimasta praticamente immutata, ma il consumo di suolo ha avuto un’impennata. Negli ultimi anni, la cementificazione –complice la crisi economica e l’esaurirsi dell’effetto-Olimpiadi sul territorio- ha diminuito drasticamente la sua curva di crescita: un po’ meno di 53mila ettari contro i quasi 51mila del 2006. Un dato che deve anche il merito a una più diffusa cultura di attenzione al paesaggio e che ha trovato un punto di “stop” grazie all’approvazione della variante al Piano territoriale provinciale di coordinamento, lo strumento di pianificazione territoriale che si è dato come obiettivo l’uso più razionale delle risorse e il contenimento del consumo di suolo approvato nel 2010. Il punto della situazione, a pochi mesi dalla prossima trasformazione dell’ente provinciale in Città metropolitana, è stato fatto in occasione del quarto appuntamento di Territorio: maneggiare con cura, ciclo di incontri e iniziative che la Provincia di Torino ha organizzato per affrontare il problema del consumo di suolo e della cementificazione sul territorio. Nelle precedenti edizioni, gli incontri di Territorio: maneggiare con cura erano mirati a far conoscere il Piano territoriale di coordinamento a tutti coloro che avrebbero dovuto misurarsi con le sue direttive; primi fra tutti i sindaci che devono tenerne conto nei piani regolatori comunali, ma alcune inziative sono invece state rivolte ai giovani, coloro che riceveranno “in eredità” la gestione territoriale. In questo nuovo appuntamento, particolare attenzione è stata rivolta agli ordini professionali (architetti e ingegneri) che a loro volta devono far propria la filosofia del Ptc2, che è quella di non essere solo uno strumento di pianificazione urbanistica, ma un vero e proprio modello di sviluppo per il territorio. “Non possiamo che essere soddisfatti dei risultati ottenuti in questi anni” ha detto l’assessore alla pianificazione territoriale Alberto Avetta “è stato fatto un grande lavoro per contenere il consumo di suolo senza per questo penalizzare lo sviluppo futuro”. Infatti il piano territoriale di coordinamento provinciale è stato proposto come un vero e proprio modello di sviluppo: “Prima il 100% del territorio poteva essere considerato area trasformabile” ha spiegato Paolo Foietta, direttore dell’area territorio della Provincia Torino “oggi invece si parla di 2% contro il 98% di suolo libero. Ma non è poco: si tratta di 27mila ettari, che costituiscono le cosiddette “aree di transizione”, all’interno delle quali vi sono ancora 15mila ettari ancora utili per la nuova edificazione. Ora il punto è spostare gli obiettivi urbanistici, puntando l’attenzione sulla progettazione della riqualificazione più che sulla progettazione edilizia”. Per approfondimenti: http://www.Provincia.torino.gov.it/speciali/2014/maneggi  
   
 

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