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Notiziario Marketpress di Mercoledì 02 Aprile 2014
 
   
  BOLZANO: SGRAVI PER PRIMA CASA E IMPRESE: ILLUSTRATO IL DDL SULL’IMI

 
   
  Bolzano, 2 aprile 2014 - Consiglio dei Comuni, Consulta della famiglia, commercialisti, parti sociali: è ampio il coinvolgimento promosso dal presidente della Provincia Arno Kompatscher sul disegno di legge che istituisce l’imposta municipale sugli immobili Imi. Il 1° aprile si è tenuto a Bolzano l’incontro con le parti sociali. L´imi (Imposta municipale immobiliare), la nuova imposta sulla casa che in Alto Adige sostituirà Imu e Tasi, è stata varata dalla Giunta grazie alla nuova possibilità attribuita alla Provincia di intervenire in materia di tributi locali. Il relativo disegno di legge, alla cui stesura hanno peraltro già lavorato le parti interessate, è stato discusso con sindacati e mondo dell´economia dal presidente Arno Kompatscher, dall´assessore agli enti locali Arnold Schuler e dal presidente del Consorzio dei Comuni Andreas Schatzer. Il presidente Kompatscher ha sintetizzato gli obiettivi dell´Imi per famiglie e imprese: "Riduzione del peso tributario, stabilità e chiarezza della norma, maggiore equità, semplificazione burocratica." Nell´incontro a Palazzo Widmann sono stati ricordati i contenuti fondamentali del tributo: l´Imi per la prima casa prevede la detrazione di un importo pari all´imposta dovuta per le abitazioni definite standard (categoria catastale A/2, classe 1 e 7 vani catastali), che quindi di fatto sono esenti. "Questo sistema garantisce un trattamento equo su tutto il territorio: infatti la detrazione non viene calcolata su un importo fisso uguale per tutti, bensì modulata in base ai differenti valori catastali nei Comuni", ha ricordato Kompatscher. In tal modo è possibile esentare le stesse tipologie di abitazioni sull´intero territorio, a prescindere dai valori catastali che appunto variano da Comune a Comune. La detrazione è inoltre confermata per tutte le abitazioni principali, in quanto sulle case che superano le dimensioni standard si paga l´Imi (lo 0,4%, senza possibilità di intervento dei Comuni) solo per la parte eccedente. A seguito delle detrazioni su tutte le abitazioni principali è previsto un mancato gettito di 35 milioni di euro e si dovrà provvedere a un riequilibrio con i Comuni in sede di accordo di finanza locale. Le altre abitazioni sono invece soggette all´aliquota ordinaria dello 0,76% con un margine di manovrabilità attribuito ai Comuni dello 0,5% in più o in meno. L´aliquota Imi sugli immobili produttivi è fissata allo 0,56% e potrà essere diminuita dai Comuni fino ad arrivare al limite minimo dello 0,1%: tali immobili potranno quindi beneficiare di una tassazione ridotta di un quarto rispetto all´Imu, che si traduce per il mondo economico in uno sgravio fiscale di almeno 20 milioni di euro. Una specifica aliquota dello 0,3% è introdotta per gli immobili adibiti ad agriturismo e affittacamere, mentre varie tipologie di fabbricati - tra cui le case di cura e di riposo accreditate, le nuove forme di assistenza abitativa per anziani - sono esentate dall´Imi. "Inoltre - ha ricordato l´assessore Schuler - per il cittadino diventa più semplice calcolare l´importo dovuto, in quanto sugli estratti catastali sarà indicato, in aggiunta alla rendita catastale, anche il valore catastale. Si potrà quindi verificare subito se il modulo inviato dal Comune corrisponda." Le osservazioni delle parti sociali confluiranno nel verbale della seduta, che sarà trasmesso alla Commissione legislativa e al Consiglio provinciale. Entro aprile è prevista l´approvazione della legge, nel frattempo si consiglia ai Caf di non calcolare la prima rata dell´Imu (e di conseguenza di non pagarla in anticipo).  
   
 

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