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Notiziario Marketpress di
Martedì 08 Aprile 2014 |
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PARLAMENTO EUROPEO: VERSO UN CIELO EUROPEO SENZA FRONTIERE
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Bruxelles, 8 aprile 2014 - Solamente 5000 chilometri di Oceano Atlantico separano l´isola di Arran dagli Stati Uniti. E solo a pochi centinai di metri verso la Scozia, a Prestwick, il Centro di controllo dell´area oceanica (Oacc) vigila sullo spazio aereo nella parte orientale dell´Oceano Atlantico, dalla isole Azzorre all´Islanda. Assicurandosi la sicurezza dei passeggeri che volano in e dall´Europa. Seduti in silenziosi stanze, gli operatori controllano il traffico di un milioni di aerei all´anno. Nei periodi più intensi, in estate, gli aerei sono 3.500 al giorno e questo numero è destinato a crescere negli anni a venire. Per assicurare un utilizzo più efficace del cielo europeo l´Ue ha lanciato l´iniziativa del Cielo unico europeo. L´attuale frammentazione costa 4 miliardi di euro all´anno e 19,4 milioni di minuti di ritardo nel 2012. Inoltre i voli sono allungati in media di 49 chilometri. Utilizzare delle rotte più dirette farà risparmiare benzina e ridurrà il prezzo dei biglietti. Il progetto è sostenuto dalla Oacc. "Siamo a favore del Cielo unico europeo perché i clienti saranno i primi a beneficiarne, riducendo i costi, aumentando la sicurezza e l´efficenza" ha sottolineato Alastair Muir, direttore delle operazioni al Centro Prestwick. La liberalizzazione del mercato aereo significa prezzi più bassi, democratizzando la possibilità di accesso ai voli. Questo porta all´aumento di numero di voli e destinazioni, aumentando il turismo e il commercio all´interno dell´Ue. "Ci sentiamo molto connessi" ha spiegato Bill Mcintosh, direttore del consiglio del Sud Ayrshire. "Stiamo incoragigando le attività locali a esportare. Qui siamo fortunati perché abbiamo l´aeroporto di Prestwick a due passi". Per tutelare i cittadini e aumentare il mercato, l´Ue ha introdotto i diritti dei passeggeri. Quando le cose vanno male in viaggio, per esempio se un volo viene cancellato o se il bagaglio viene perso, i cittadini europei hanno il diritto di richiedere un rimbordo o una soluzione alternativa. Anche nel caso di motivi ambientali - come l´eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajökull nel 2010. L´autorità di controllo del traffico aereo, Eurocontrol, è presente per coordinare la sicurezza dei voli e informare meglio i passeggeri. |
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