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Notiziario Marketpress di Martedì 08 Aprile 2014
 
   
  LAVORO: LA REGIONE FVG SOSTIENE LA POLITICA DI CONCILIAZIONE PIÙ EUROPEA

 
   
  Udine, 8 aprile 2014 - Oltre a sostenere l´imprenditorialità giovanile e quella femminile e altre iniziative per il rilancio dell´economia, nel nostro Paese, fanalino di coda in Europa per la disparità lavorativa tra i generi, è necessario un cambiamento culturale e una politica di conciliazione tra il lavoro e la famiglia di tipo più europeo. È quanto ha evidenziato l´assessore regionale a Lavoro e Pari Opportunità Loredana Panariti al seminario formativo "I nuovi percorsi del mercato del lavoro nella prospettiva della ripresa", che si è tenuto ieri nella sede della Provincia di Udine. All´incontro, promosso dalla consigliera regionale di Parità e al quale hanno partecipato professionisti, consulenti, rappresentanti di categoria, sindacali e degli Enti locali, sono state analizzate le recenti novità normative in materia di diritto e mercato del lavoro e sono stati valutati gli effetti delle stesse alla luce dei primi segnali di ripresa dell´economia. Nella sua analisi introduttiva, la consigliera regionale di Parità Raffaella Palmisciano ha ricordato che i giovani e le donne pagano per il perdurare della crisi il prezzo più alto. Sottolineando come la flessibilità lavorativa produca molto spesso proposte di stipendi più bassi e meno crescita professionale per le donne, l´assessore regionale Panariti ha richiamato l´attenzione sulle disparità esistenti nel campo lavorativo tra i generi. La politica di conciliazione lavoro-famiglia di respiro europeo, per l´attuazione della quale, come ha ricordato l´assessore regionale, ci sarà spazio nell´ambito della Programmazione comunitaria 2014-2020, dovrebbe spingere le ragazze a crescere professionalmente senza dover per questo rinunciare alla famiglia. Nel corso dei lavori sono emerse le caratteristiche del mercato del lavoro nel Friuli Venezia Giulia: la precarizzazione riguarda principalmente i giovani; la crisi ha colpito di più gli uomini che le donne (mentre i primi lavorano nell´industria, le seconde nei servizi). Nonostante il gender gap (differenti stipendi e non occupazione di posizioni apicali), l´aumento dell´occupazione femminile rappresenta a livello regionale un dato strutturale di lungo periodo: nel 1993 era del 40 per cento, oggi è del 60 per cento. Carlos Corvino (Osservatorio del Mercato del Lavoro Regione Fvg), Claudio Palmisciano (Fondazione "Massimo D´antona"), Michelino De Carlo (Inps) e Felice Carta (Regione Fvg), nell´incontro si sono soffermati sulle misure da intraprendere per contrastare la disoccupazione e migliorare la conciliazione lavoro-famiglia: potenziare i servizi per l´impiego e i tirocini formativi, incentivare l´imprenditorialità e le assunzioni, la formazione continuativa e permanente e i part-time di qualità. È stata richiesta anche una profonda modifica, da strumento emergenziale a quello di tipo attivo, del sistema degli ammortizzatori sociali: così come in altri Paesi europei anche in Italia, dove le risorse vanno in gran misura per il sostegno passivo, è necessario proporre ai disoccupati momenti di formazione e riqualificazione professionale personalizzati e tenerli agganciati al mondo del lavoro in prospettiva del reimpiego.  
   
 

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