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Notiziario Marketpress di Mercoledì 09 Aprile 2014
 
   
  PMITALIA SU ABOLIZIONE CAMERE DI COMMERCIO

 
   
   Roma, 9 aprile 2014 “In questo furore ‘iconoclasta’ che sembra si sia impossessato del nuovo governo vi è un rischio grave che potrebbe passare inosservato: quello di ritenere che niente di quel che c’è stato fino a oggi meriti di essere salvato”. Così entra nel dibattito sull’abolizione delle Camere di Commercio Giovanni Quintieri, Segretario generale di Pmitalia (Associazione Pmi italiane). “E molto facile che l’opinione pubblica, e la politica quando sceglie di inseguirla acriticamente, metta nel grande calderone della condanna partiti, istituzioni, camere di commercio e quant’altro, quando sarebbe invece più opportuno tenere distinte le cose. E ricordare intanto che le Cciaa vivono dei contributi versati dalle imprese e non di finanziamenti dello Stato, e poi che esse, oltre alla tenuta dei registri delle imprese, svolgono importanti funzioni di promozione dello sviluppo per l’intero territorio in cui sono calate, con progetti che hanno dato lustro alle comunità cittadine”. “Però io credo – prosegue Quintieri – che le associazioni farebbero male a non raccogliere lo spirito con il quale il governo ha lanciato la sua proposta. Se lo spirito è quello di una riforma delle Cciaa, di una ridefinizione delle loro funzioni nell’ottica di uno snellimento, di una revisione della loro efficienza ed economicità, noi siamo assolutamente d’accordo. Anzi sarebbe bene che proprio dalle Cciaa e dalle associazioni che le governano venisse da subito l’impulso per un progetto serio di autoriforma da sottoporre al governo. Solo in questo modo potremo essere ritenuti credibili quando affermiamo – e continueremo ad affermarlo anche in futuro perché ne siamo fermamente convinti – che la soppressione della Cciaa sarebbe una iattura per il sistema delle imprese e delle Pmi in modo particolare, che non potrebbe minimamente compensare i risparmi eventualmente conseguenti. Risparmi, peraltro, che potrebbero a nostro avviso essere perseguiti ugualmente, mantenendo in vita un ente che ha dimostrato nella sua storia ultracentenaria di saper bene operare per lo sviluppo e il sostegno al sistema imprenditoriale locale, in particolar modo per quel che riguarda il sostegno al credito e ai processi di internazionalizzazione”.  
   
 

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