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Notiziario Marketpress di Giovedì 10 Aprile 2014
 
   
  LEGALITÀ, PRESIDENTE: REGIONE LOMBARDIA È BARRIERA A INGRESSO MAFIE

 
   
  Roma, 10 aprile 2014 - "Tutte le istituzioni lombarde sono fortemente impegnate a contrastare con ogni mezzo le infiltrazioni mafiose in Lombardia, in particolare con riferimento alle opere e agli appalti connessi a Expo 2015". Così il presidente della Regione Lombardia, a Roma per l´audizione in Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie, dove interviene per la prima volta come governatore. Inizio Lontano - "La mafia iniziò a mettere radici al nord in anni lontani, quando per esempio ci si illuse di sradicare alcune cosche con i soggiorni obbligati proprio al nord. Da allora la mafia, la ´ndrangheta in particolare, ha provato a conquistare commesse, appalti, ha provato a infiltrarsi anche nel nord Italia", ha spiegato il Presidente lombardo citando i dieci arresti dei giorni scorsi a Lecco di presunti affiliati a una cosca ´ndranghetista, lo scioglimento del Comune di Sedriano (Milano) nell´ottobre scorso, primo caso in Lombardia, nove arresti a Brescia di persone legate alla ´ndrangheta, a metà marzo. Non Abbassare La Guardia - "Le mafie non hanno confini geografici, da tempo hanno interessi economici spaventosi, provano a infilarsi sotto molteplici spoglie, spesso le piu´ insospettabili, ma possono e debbono trovare barriere, nel privato e nel pubblico, specialmente nelle istituzioni. E devono trovare barriere nella società civile, nella vita quotidiana", ha spiegato il governatore. "Non bisogna abbassare la guardia. Le mafie non solo non le vogliamo, non solo le respingiamo, ma le combattiamo. Con ogni mezzo, a qualsiasi livello. La Regione Lombardia è, e intende essere, una barriera all´ingresso della mafia del nord". Expo, Interventi Per Contrastare Infiltrazioni Criminalita´ - Il presidente della Lombardia ha poi riassunto le principali iniziative riguardo l´Esposizione universale di Milano, a partire dal Piano di azione Expo Milano 2015 mafia free", firmato nel gennaio scorso in Prefettura a Milano insieme al Ministro dell´Interno, al Sindaco di Milano e al Commissario unico del Governo per Expo. "Il piano prevede una serie di interventi finalizzati a sviluppare un´azione coordinata sul territorio per contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata negli appalti legati ad Expo". Prefettura Ha Potuto Svolgere Controlli - Il governatore lombardo ha poi ricordato che per contrastare i tentativi della criminalità organizzata di infiltrarsi nelle opere connesse a Expo lo Stato si è dotato per tempo di una serie di strumenti di prevenzione e di contrasto, che si stanno rivelando efficaci. "Mi riferisco a iniziative che ho assunto da Ministro dell´Interno e che i miei successori hanno sostenuto", ossia l´istituzione nel 2009 della sezione specializzata del Comitato di coordinamento per l´alta sorveglianza delle Grandi opere e, sempre nel 2009, del Gruppo Interforze Centrale per Expo 2015 (Gicex). "Fino a oggi, anche grazie all´azione svolta da questi due organismi, la Prefettura di Milano ha potuto svolgere al meglio la propria attività: a fronte di circa 1300 certificati antimafia già rilasciati, sono stati adottati 31 provvedimento interdettivi e 10 atipici. L´attenzione dunque è alta: i controlli si fanno e si assumono tutte le iniziative necessarie". Comitato Trasperanza Per Appalti Expo - Fra le iniziative messe in campo dalla Regione Lombardia per contrastare la criminalità organizzata, il Presidente ha ricordato anche il Comitato regionale per la trasparenza degli appalti e la sicurezza nei cantieri. "Ho provveduto al rinnovo nel maggio scorso e ne ho affidato la guida all´ex generale della Guardia di Finanza Mario Forchetti". Fra le linee di azione individuate nel piano di lavoro 2014 del Comitato, c´e l´invio di un questionario ai soggetti attuatori degli interventi selezionati, inerenti gli appalti direttamente o indirettamente riconducibili ad Expo, al fine di acquisire informazioni sulle procedure di verifica e controllo su appaltatori, subappaltatori e subcontraenti". Citta´ Salute, Presto Un Protocollo Di Legalita´ - Intervenendo in Commissione antimafia a Roma, il Presidente della Lombardia ha spiegato che "Le Regioni hanno poteri limitati in termini di contrasto, ma molto possono in termini di prevenzione per evitare che la mafia si avvicini ai grandi appalti pubblici, sottoscrivendo ad esempio protocolli di legalità che consentono di allargare la lente di ingrandimento sulle ditte e sui cantieri". Tutti Impegnati Per La Firma - Il governatore lombardo ha annunciato, ad esempio, la sottoscrizione del Protocollo di legalità per la Città della salute e della Ricerca. "In Lombardia al di la´ di Expo, c´e´ una grande opera pubblica in programma: La costruzione della Città della Salute e della Ricerca nel Comune di Sesto San Giovanni, alla porte di Milano. Un investimento imponente, per buona parte pubblico, del valore di circa 440 milioni di euro. La Regione e ´ al lavoro con la Prefettura di Milano e il Comune di Sesto San Giovanni per la firma di un Protocollo di legalità finalizzato a rendere piu´ stringenti le verifiche antimafia, mediante forme di monitoraggio durante l´esecuzione dei lavori e a garantire una rapida d corretta esecuzione delle opere e degli interventi previsti nel relativo Accordo di Programma. Ci siamo tutti impegnati a sottoscrivere questo importante protocollo entro la fine del mese di aprile".  
   
 

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