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Notiziario Marketpress di
Lunedì 14 Aprile 2014 |
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UE: L’ASSISTENZA SANITARIA A PORTATA DI TELEFONINO: IL POTENZIALE DELLA MHEALTH, LA SANITÀ MOBILE
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Bruxelles, 14 aprile 2014 - La Commissione europea ha avviato il 10 aprile una consultazione sulla #mHealth, o sanità mobile, con cui sollecita proposte su come migliorare la salute e il benessere degli europei grazie all’uso di applicazioni installate su telefoni cellulari, tablet, dispositivi per il monitoraggio dei pazienti e altri apparecchi wireless. Neelie Kroes (@Neeliekroeseu), Vicepresidente e Commissaria responsabile per l’Agenda digitale, ha dichiarato: “La sanità mobile permetterà di ridurre il numero di visite costose in ospedale, di coinvolgere i cittadini nella gestione della propria salute e del proprio benessere e di promuovere la prevenzione. Inoltre, presenta opportunità da sogno per il fiorente comparto economico delle app e per gli imprenditori in questo campo. Personalmente porto già un braccialetto al polso che misura quanto movimento faccio ogni giorno: come vedete, sono già una fan della sanità mobile. Vi invito a rispondere alla consultazione mandandoci idee e proposte che aiutino l’Ue a diventare un leader mondiale in questo settore affascinante.” Tonio Borg (@borgton), Commissario europeo per la Salute, ha dichiarato: “La mHealth presenta forti potenzialità, perché permette ai cittadini di occuparsi in prima persona della propria salute e di restare in forma più a lungo e ai pazienti di beneficiare di cure di qualità in condizioni più confortevoli; inoltre, snellisce il lavoro degli operatori sanitari. Per questo esplorare le soluzioni offerte dalla sanità mobile può essere la strada da percorrere per arrivare a sistemi sanitari più moderni, più efficienti e più sostenibili.” Quali vantaggi offre la mHealth? La mHealth offre tre ordini di vantaggi: monitoraggio da parte del paziente e quindi maggiore autonomia e migliore prevenzione dei problemi di salute; maggiore efficienza del sistema sanitario con risparmi potenzialmente considerevoli; enormi opportunità per i servizi innovativi, le start-up e il promettente comparto delle app. Alcuni esempi di mHealth: app che misurano parametri vitali come la pressione del sangue; app che aiutano a somministrare la giusta dose di insulina a un diabetico attraverso la trasmissione di segnali di controllo alla pompa a partire da una piattaforma mobile; app che ricordano ai pazienti di assumere un farmaco; app che danno consigli dietetici e per restare in forma e in buona salute. Le buone notizie - Oggi sono disponibili quasi 100 000 #app di mHealth sulle diverse piattaforme quali iTunes, Google Play, Windows Marketplace e Blackberry World. Le 20 app gratuite più diffuse per lo sport, la forma e la salute sono già installate su 231 milioni di dispositivi in tutto il mondo. Entro il 2017 saranno 3,4 miliardi le persone in possesso di uno smartphone e la metà di loro utilizzerà app di sanità mobile. Nello stesso anno, sfruttando tutte le potenzialità offerte da questa tecnologia, si potrebbero risparmiare ben 99 miliardi di euro di spese del sistema sanitario. E col voto favorevole del Parlamento europeo sul pacchetto “Un continente connesso” della settimana scorsa è stato fatto un passo avanti sul piano della salvaguardia dei servizi innovativi nell’Ue. Questioni da affrontare - Restano da affrontare questioni quali la sicurezza delle app, l’uso dei loro dati, l’assenza di interoperabilità tra le soluzioni disponibili, la scarsa conoscenza della normativa applicabile in questo campo nuovo delle app per il benessere e lo stile di vita, ad esempio le norme in materia di protezione dei dati, e infine il fatto che i soggetti interessati non sanno se le app siano dispositivi medici e debbano ottenere il marchio Ce. Per questo è importante creare un clima di fiducia tra i professionisti della salute e il cittadino e aiutare le persone a fare un uso efficace dei servizi della sanità mobile. Domande poste dalla consultazione - Sono invitati a rispondere alla consultazione, entro il 3 luglio 2014, le associazioni di consumatori e di pazienti, gli operatori sanitari, gli ospedali e altre strutture sanitarie, le autorità pubbliche, gli sviluppatori di app, i fornitori di servizi di telecomunicazione, i produttori di dispositivi mobili, singoli individui e tutte le parti interessate. Ecco alcune delle domande poste: A quali requisiti di sicurezza e prestazione devono conformarsi le app per il benessere e lo stile di vita? Quali garanzie di sicurezza possono proteggere i dati sanitari scambiati nel contesto della sanità mobile? Qual è il modo migliore per promuovere lo spirito imprenditoriale in Europa nel settore della sanità mobile? L’unione finanzia anche la ricerca nella sanità mobile. Ad esempio, i pazienti affetti da insufficienza renale potranno presto monitorare il proprio trattamento di dialisi dallo smartphone e già esistono app in grado di gestire lo stress; inoltre, un nuovo sistema mobile ha consentito al personale medico di Graz (Austria) di migliorare notevolmente il flusso di lavoro interno. Per saperne di più, consultare il Memo/14/266. Contesto - La mHealth è un settore emergente e molto promettente della #eHealth (@Eu_ehealth), che consente di migliorare prodotti, servizi e processi sanitari attraverso l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. La sanità mobile è destinata a integrare i metodi tradizionali di erogazione delle cure sanitarie, affiancandoli senza sostituirvisi. Il piano di azione della Commissione sulla sanità elettronica 2012-2020, pubblicato nel 2012, riconosce i vantaggi attuali e potenziali delle app mobili per il settore sanitario, ma anche i rischi che ne possono derivare, e annuncia il Libro verde sulla mHealth. Il Libro verde è accompagnato da un documento di lavoro dei servizi della Commissione, volto a far conoscere ai soggetti interessati le norme unionali in materia di protezione dei dati e di dispositivi medici (aiutandoli a capire se determinate norme sono o meno applicabili alle loro app) e le direttive sulla protezione dei consumatori. Le risposte devono pervenire entro il 3 luglio 2014 qui, via e-mail o per posta al seguente indirizzo: Commissione europea, Dg Reti di comunicazione, contenuti e tecnologie Unità H1, Salute e benessere Avenue de Beaulieu/beaulieulaan 31, Bruxelles/brussel 1049 - Belgio. La Commissione pubblicherà una sintesi delle risposte nel quarto trimestre del 2014 e prevede di intraprendere eventuali azioni politiche nel 2015. |
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