Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Aprile 2014
 
   
  OSSERVATORIO DISABILITÀ: PRESENTATA RICERCA "LA LESIONE MIDOLLARE IN UMBRIA"

 
   
  Perugia, 14 aprile 2014 - Sono almeno 50 le persone che in Umbria ogni anno diventano paraplegiche o tetraplegiche per effetto di traumi o malattie che colpiscono il midollo spinale, ma solo la metà di questi riesce, in tempi brevi, ad accedere ad un percorso riabilitativo nell´Unità Spinale Unipolare o in altre strutture adeguata per la riabilitazione: è quanto emerge dallo studio presentato a Perugia sull´incidenza in Umbria delle lesioni midollari traumatiche e non traumatiche. Alla presentazione della ricerca avviata dalla Regione Umbria e realizzato dalla Fondazione Serena-olivi con la collaborazione dell´Associazione Paraplegici Umbri e dell´Unità Spinale Unipolare Umbra, sono intervenuti il presidente della Fondazione Serena-olivi e dell´Associazione paraplegici umbri, Raffaele Goretti, il presidente della Federazione Associazioni Italiane Paratetraplegici Faip, Vincenzo Falabella, il presidente della Società Medica Italiana di Paraplegia So.m.i.par., Sauro Biscotto, il direttore generale dell´azienda ospedaliera di Perugia, Walter Orlandi, il direttore Unità Spinale Unipolare dell´Umbria, Reneè Maschke, il responsabile scientifico del progetto di ricerca, Maria Cristina Pagliacci, il coordinatore della rete regionale della riabilitazione, Mauro Zampolini. L´iniziativa di stamani, si colloca tra le attività promosse dalla Federazione Nazionale (Faip) per la Giornata delle persone con lesione al midollo spinale che ricorre il 4 aprile e che vede in diverse regioni italiane azioni informative e divulgative sui diritti delle persone con lesione al midollo spinale. "Lo studio, che ha preso in esame anche l´analisi sui percorsi per il recupero dell´autonomia delle persone con lesione al midollo spinale – ha spiegato il responsabile scientifico del progetto di ricerca, Maria Cristina Pagliacci - ha evidenziato un dato che sfuggiva fino ad oggi ad una puntuale documentazione anche in ambito scientifico, e cioè che delle persone con gravi malattie del midollo spinale (circa il 50 della casistica), solo la metà riesce ad accedere in tempi brevi ad un percorso riabilitativo nell´Unità Spinale Unipolare o in un´altra struttura adeguata per la riabilitazione. Di solito infatti, tra il ricovero al pronto soccorso e la riabilitazione ci sono almeno 4 passaggi con tempi che vanno anche oltre le tre settimane". Relativamente alle cause che hanno procurato le lesioni traumatiche la ricerca mette in luce nuovi aspetti: "Attualmente – ha riferito Maria Cristina Pagliacci - in Umbria l´incidente stradale non è più la prima causa di para-tetraplegia, in quanto crescono i casi dovuti alle cadute con circa un 50 per cento, di cui un 16 per cento deriva da infortuni in ambito lavorativo e il resto in ambito domestico. La buona notizia della diminuzione dei casi di lesioni traumatiche per incidenti, certamente va interpretata come un successo per i grandi sforzi fatti nella prevenzione nell´ambito della sicurezza stradale, ma la nuova sfida riguarda oggi la prevenzione degli infortuni". Si rileva inoltre, un aumento dell´età media delle persone colpite da questa drammatica condizione: dai 34 anni di vent´anni fa, si è arrivati ai 59 anni di oggi. Complessivamente in Umbria sono circa 450 le persone che vivono con lesione al midollo spinale. Per quanto riguarda i percorsi assistenziali e riabilitativi lo studio indica che l´intervento specialistico dell´Unità Spinale Unipolare potrebbe essere sfruttato meglio, se si ottimizzassero i percorsi di accesso in fase acuta con una centralizzazione delle persone traumatizzate all´Ospedale regionale di Perugia, evitando pericolose dispersioni e rallentamenti nel percorso di cura e riabilitazione delle persone con lesione traumatica e inoltre, se fossero inviati alla riabilitazione specialistica, anche i casi di lesione non traumatica potrebbero beneficiarne. In proposito il direttore generale dell´Azienda ospedaliera di Perugia, Walter Orlandi, ha evidenziato la necessità di sensibilizzare i servizi del territorio affinché prevedano tempestivamente l´invio dei pazienti al servizio del capoluogo umbro, nonché l´importanza di attivare e intensificare le sinergie con altre Regioni a partire dalla Regione Marche con la quale esiste già un accordo". "Migliorare la prevenzione, la riabilitazione e quindi evitare complicanze – ha concluso Orlandi – comporta un impiego iniziale di risorse che si traduce poi in un risparmio per l´azienda e in un´attenzione in più per i pazienti". La ricerca rileva che la Regione già vent´anni fa si è dotata di un´Unità Spinale Unipolare presso l´Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, un servizio considerato il "gold standard" per la lesione midollare. L´attivazione del servizio colloca la nostra regione tra le otto in Italia dotate di una Unità Spinale Unipolare. "Nel servizio, che svolge le sue attività all´interno dell´Ospedale Regionale Santa Maria della Misericordia, si dispone al momento di 12 posti letto in attesa di portarli a 15 nel medio periodo – ha detto il presidente dell´Associazione paraplegici umbri, Raffaele Goretti - mentre il modulo definitivo per cui è stata realizzata l´Usu Umbra, è per 20 posti letto, di cui 2 per il day hospital. L´obiettivo è quello di arrivare al più presto a questo traguardo e all´apertura del day hospital riabilitativo".  
   
 

<<BACK