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Notiziario Marketpress di Martedì 15 Aprile 2014
 
   
  AGRICOLTURA. ASSESSORE VENETO SU DICHIARAZIONI PRESIDENTE CONSIGLIO E #CAMPOLIBERO: CHIUDERE MINISTERO PER RISPARMIARE RISORSE

 
   
  Venezia - “Di fronte agli obiettivi enunciati dal presidente del consiglio e all’iniziativa “#Campolibero” per un piano di 18 azioni per l’agroalimentare italiano, la mia proposta è quella più volte votata a larghissima maggioranza dagli Italiani: chiudere il ministero, anziché cambiargli nome. E fare in modo che le Regioni possano davvero esercitare quella competenza esclusiva in agricoltura che la Costituzione riconosce loro”. Così l’assessore veneto all’agricoltura del veneto, commentando a freddo le affermazioni fatte a chiusura del Vinitaly dal capo del Governo. “Chiudendo il ministero risparmiamo un sacco di soldi – aggiunge Manzato – e ancor più burocrazia, che non è solo un ostacolo ma un costo fisso elevato a carico dei cittadini. Per quanto ci riguarda, come Veneto spendiamo e bene tutte le risorse disponibili e, giusto per dirne una, per i giovani solo quest’anno mettiamo nel piatto 30 milioni. Sugli obiettivi enunciati a Vinitaly noi siamo già in perfetta linea: sono i nostri e li raggiungeremo. Per restare nel vino, ad esempio lo dimostra il trend di crescita del nostro export, quasi raddoppiato in valore dagli 836 milioni del 2004 al 1.587 milioni del 2013, con una percentuale sul totale nazionale cresciuta dal 28,7 al 31,5 per cento. Il punto è che non tutte le Regioni fanno altrettanto e alla fine lo Stato interviene per sostenerle limando le risorse a chi le usa bene per darle a chi le usa male” “Questo vale anche per molte entità centrali, più autoreferenziali che efficaci – afferma l’assessore del Veneto – e il presidente del consiglio non se la prenda con i costi degli organismi pagatori ma con quelli di Agea, più dannosa che utile, inchieste a parte: non sta pagando gli agricoltori e li mette in difficoltà. Noi abbiamo un’agenzia che paga in anticipo, ha dematerializzato gran parte della sua attività e, tanto per dirne una, ha eliminato il 37 per cento delle spese postali e tutti i fax, con relativa carta, toner, consumi elettrici e manutenzione, sta applicando la firma grafometrica, riesce ad avere soldi da Google per la georeferenziazione dei controlli, dialoga con gli imprenditori agricoli. Se vuole vedere un esempio di efficienza venga qui e sono certo capirà subito la differenza, che noi peraltro paghiamo due volte: per mantenere la nostra snella Avepa e per mantenere pure Agea. Di fatto, meno intervengono i baracconi nazionali e più l’agricoltura dei territori regionali può crescere e fare reddito”.  
   
 

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