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Notiziario Marketpress di Martedì 15 Aprile 2014
 
   
  NUOVO STUDIO DELLA COMMISSIONE CENSISCE I NODI NEVRALGICI DELLE TIC IN EUROPA

 
   
  Bruxelles, 15 aprile 2014 - Se vi chiedete che cosa renda un luogo uno dei nodi nevralgici delle tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic), pensate a Monaco di Baviera, a Londra, a Parigi o anche alle città più piccole, come Darmstadt, censite nel nuovo atlante dell´Ue dei poli europei di eccellenza nelle Tic. L´atlante mostra in quali zone prosperano le tecnologie digitali e analizza i fattori che contribuiscono al loro successo. In Europa la maggior parte dell´attività nelle Tic si concentra in 34 regioni sparse in 12 paesi (elencate nell´allegato). Tra gli ingredienti determinanti del successo rientrano l´accesso a università e centri di ricerca di punta e la possibilità di reperire finanziamenti quali capitali di rischio. La Vicepresidente della Commissione europea @Neeliekroeseu ha dichiarato: "Ecco la dimostrazione che, nel settore digitale, il successo passa per volontà di investire, apertura mentale verso l´innovazione e pianificazione. Per affermarsi come leader tecnologico nel mondo l´Europa deve ora sviluppare questi valori." Classifiche per categoria: Laureati in informatica: il Regno Unito conta 8 regioni tra le prime 10. Attività di ricerca e brevettazione: la Germania si colloca al primo posto. Crescita dell´occupazione: Lisbona (Portogallo) e Rzeszowski (Polonia) registrano la crescita più rapida. Capitali di rischio: Monaco di Baviera, Parigi e Londra attraggono la quota più ingente di capitali. Il successo non dipende dalle dimensioni Lo studio mette altresì in evidenza l´importanza di regioni di dimensioni più piccole. Darmstadt, ad esempio: città di 150 000 abitanti, occupa il settimo posto tra i primi 10 poli di eccellenza nelle Tic dell´Ue, perché è in grado di mettere a frutto i suoi risultati nella ricerca e nell´innovazione e può fare affidamento su una comunità imprenditoriale attiva. Tra le altre regioni di dimensioni contenute che palesano risultati notevoli si possono citare Lovanio, Karlsruhe e Cambridge. Ingredienti del successo digitale Una regione riesce a conseguire l´eccellenza nelle Tic grazie alle attività di ricerca e sviluppo che ospita sul territorio, alla capacità di trasporre sul mercato la conoscenza (ossia all´innovazione) e alla capacità di costruire su quest´innovazione un´attività imprenditoriale intensa. Le regioni di punta nelle Tic paiono accomunate dalle caratteristiche seguenti: sono perlopiù zone industriali di vecchia data; ospitano istituti d´istruzione prestigiosi e altri attori fondamentali dell´innovazione; conducono politiche a lungo termine in tema di ricerca e innovazione; godono di vantaggi storici (sono ad esempio la capitale politica nazionale); tendono a raggrupparsi (dei 34 poli di eccellenza, la metà è costituita da regioni limitrofe). Le stesse caratteristiche sono state osservate in posti come la Silicon Valley (Usa), Bangalore (India) o Changzhou (Cina). Contesto - Lo studio, che s´iscrive nella strategia dell´Ue volta a consolidare la leadership industriale e tecnologica dell´Europa nelle Tic, formula conclusioni che, insieme all´atlante, contribuiranno in futuro a definire la linea politica dell´Ue sulla promozione dell´innovazione al suo interno e che confluiranno altresì nel progetto Euripidis, imperniato sulla politica dell´innovazione nelle Tic e sulla trasposizione sul mercato delle migliori idee di ricerca. Inoltre, il Centro comune di ricerca (Ccr) ha in programma un´analisi della diversità tecnologica che caratterizza l´attività nelle Tic e della relativa evoluzione, analisi che concorrerà a individuare le complementarità tra le località in cui operano i vari attori. Costituiscono poli europei di eccellenza nelle Tic le zone geografiche dell´Ue che vantano i migliori risultati nelle attività di produzione, ricerca e sviluppo e innovazione nel settore delle Tic, attività essenziali in un contesto di reti internazionali a dimensione globale. Lo studio ha analizzato tutte le regioni dell´Ue (ossia le 1 303 regioni Nuts3) sotto il profilo dell´attività nelle Tic, assegnando a ciascuna un punteggio basato sul suo peso relativo: il 14% delle regioni ha totalizzato oltre 20 punti, le 34 migliori tra 41 e 100 punti. Lo studio ha analizzato tre fattori nel settore delle Tic (attività imprenditoriale, ricerca e sviluppo, innovazione) in base alla relativa intensità (ad es., fatturato, crescita del fatturato, numero di dipendenti), internazionalizzazione (ad es., numero di partner internazionali dell´impresa/centro di ricerca/università) e presenza nelle reti (ruolo di ciascuna regione nelle reti: quali regioni costituiscono nodi nevralgici in collegamento diretto con molti partner, quali invece hanno collegamenti che consentono solo scambi limitati). Le conclusioni dello studio si basano su un indicatore composito che sintetizza 42 indicatori specifici di valutazione delle attività nelle Tic. Per elaborare gli indicatori e misurarli si è fatto ricorso a numerose fonti di dati e banche dati: graduatorie delle università, indici di citazioni, informazioni sulle collaborazioni nei progetti di ricerca europei, numero di grandi imprese globali d´investimento nella ricerca e sviluppo nelle Tic presenti in ciascuna regione, dati sui finanziamenti con capitali di rischio o sull´occupazione, dati sul fatturato delle imprese. Il progetto sui poli europei di eccellenza nelle Tic (Eipe) è sviluppato dal Centro europeo di ricerca insieme alla Dg Connect.  
   
 

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