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Notiziario Marketpress di Martedì 15 Aprile 2014
 
   
  INCONTRO A ROMA SU RIFORME COSTITUZIONALI. GOVERNATORE VENETO DENUNCIA: “DISEGNO CENTRALISTA DEL GOVERNO PER FAR SPARIRE LE REGIONI”

 
   
  Venezia, 15 aprile 2014 - “Per quanto riguarda la riforma del Titolo Quinto, dal governo esce un progetto nel quale sostanzialmente si dice che le Regioni debbono sparire. Non c’è un solo accenno all’autonomia differenziata, un tema invece da affrontare. Nel Veneto ci sono stati dei rappresentanti del governo che addirittura ci hanno rimproverato di non aver mai fatto richieste in tal senso. La verità è che in questi ultimi dieci anni abbiamo chiesto lo Statuto speciale, l’applicazione degli articoli 116, 117 e 119 della Costituzione, chiederemo l’indipendenza… sino ad ora non è mai arrivato nulla”. Lo ha detto il Governatore veneto, intervenendo oggi a Roma, alla Camera dei Deputati, all’incontro nazionale “Le Regioni e le riforme costituzionali”, promosso dalla Conferenza delle Regioni insieme a quella dei Presidenti delle assemblee Legislative regionali. Ammonendo sull’importanza di non intraprendere “la via che hanno imboccato le Province” per far nascere un “sindacato delle Regioni”, il Governatore veneto si è detto “inquietato” dai contenuti del disegno di legge del governo, perché da esso “non emerge uno spirito federalista”. “Vi sono delle cose positive come il Senato delle Autonomie – sottolinea il Presidente –, una riforma sicuramente virtuosa perché dà visibilità alle Regioni e assicura loro operatività, anche se non sappiamo ancora quanta. Potremmo spingerci più in là e invocare il coraggio di mettere le mani sulla Camera e quindi fare le riforme fino in fondo”. “Il federalismo unisce i Paesi, il centralismo lo disgrega ed è esattamente quello che sta accadendo in questo momento – ha proseguito il Governatore –. Noi sappiamo che in tutte le realtà dove il federalismo ha avuto successo è stato riconosciuto un livello intermedio di governo identificabile nella Regione. Purtroppo, in quel disegno di legge non intravedo la volontà di dare fiato e ossigeno a questo livello intermedio, fondamentale per una organizzazione dello Stato in senso federalista”. Il Governatore veneto ha ribadito che “una delle battaglie da fare è proprio quella sulle competenze che, rispetto a quelle dello Stato, non devono essere concorrenti ma esclusive” e ha concluso sollecitando un “rapporto chiaro e solidale” con l’Anci, l’associazione dei Comuni, evitando la “guerra tra poveri” di cui godrebbe solo “chi ha un disegno centralista che non è certamente favorevole alle Regioni”.  
   
 

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