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Notiziario Marketpress di Lunedì 28 Aprile 2014
 
   
  SGL CARBON; REGIONE UMBRIA, PROVINCIA TERNI E COMUNE NARNI A MINISTRO SVILUPPO ECONOMICO: GARANTIRE CONTINUITÀ PRODUTTIVA STABILIMENTO NARNI

 
   
  Perugia, 28 aprile 2014 – "Regione ed istituzioni locali ritengono necessario assicurare ogni sforzo utile a garantire continuità produttiva allo stabilimento Sgl Carbon di Narni, che ha da sempre rappresentato un´eccellenza nel settore, fortemente integrato con la produzione di acciaio che rappresenta l´elemento caratteristico, l´identità ed il futuro produttivo del nostro territorio". È quanto scrivono i rappresentanti di Regione Umbria, Provincia di Terni e Comune di Narni, in una lettera inviata al Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, con la quale si chiede la convocazione urgente del già istituito Tavolo nazionale "per definire, nel rispetto delle prerogative e del ruolo di ognuno e unitamente alle organizzazioni dei lavoratori, una strategia comune in grado di dare evidenze in relazione al futuro produttivo ed occupazionale del sito narnese". Nella lettera, inoltre, i rappresentanti di Regione Umbria, Provincia di Terni e Comune di Narni richiamano "la grave situazione di preoccupazione che si è determinata fra le forze sociali e le Istituzioni tutte, in esito alla decisione assunta dalla multinazionale tedesca, di avviare la liquidazione della Sgl Carbon S.p.a., cessando la produzione di elettrodi in grafite nello stabilimento di Narni, con l´avvio delle procedure di mobilità per tutti i 110 dipendenti attualmente occupati. La vicenda ha prodotto nelle nostre Comunità – aggiungono - allarme ed apprensione, nella consapevolezza che la chiusura di quella realtà produttiva determinerebbe un ulteriore impoverimento di un territorio già duramente provato dalla crisi". "Mantenere in funzione lo stabilimento – prosegue la lettera al Ministro - è essenziale anche al fine di poter esplorare potenziali interessamenti finalizzati a rilevare lo stabilimento, tema sul quale la multinazionale ha manifestato una disponibilità, che riteniamo debba essere esperita con tutti gli strumenti disponibili, ivi compresa l´opportunità della istituzione di una cabina di regia che veda il coinvolgimento diretto del Ministero e delle istituzioni locali. In questo contesto non si può non sottolineare la delicatezza delle questioni ambientali connesse alla eventuale cessazione delle attività produttive, che ai sensi delle norme vigenti – conclude la lettera - richiederebbero l´avvio di procedure ed attività volte alla bonifica dell´area".  
   
 

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