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Notiziario Marketpress di Martedì 06 Maggio 2014
 
   
  AGRICOLTURA IN BASILICATA: RICERCA E INNOVAZIONE, PRESENTATI PROGETTI APPLICATIVI

 
   
  Investire nella ricerca scientifica e nell´innovazione tecnologica puntando sul trasferimento delle conoscenze e delle informazioni, sull´aggregazione dei produttori per un´agricoltura sempre più competitiva. Presentati il 2 maggio nell´ambito di Naturalmente Lucano, il Salone dell´offerta enogastronomica, culturale e turistica a Tito Scalo i primi risultati dei progetti di Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi, tecnologie nel settore agricolo, alimentare e forestale, finanziati con la Misura 124 del Programma di Sviluppo Rurale Basilicata 2007/2013. Il seminario divulgativo è stato organizzato dal Dipartimento Politiche Agricole e Forestali della Regione Basilicata con l´Autorità di Gestione del Psr Basilicata 2007/2013 Feasr. Le risorse pubbliche investite per la ricerca e l’innovazione nei vari comparti del settore primario ammontano a poco più di sei milioni di euro e mezzo. La Misura 124 con cui sono stati finanziati gli interventi, alcuni realizzati e altri ancora in corso, ha la finalità di promuovere la cooperazione tra i principali attori del settore agro-alimentare, soggetti operanti nel mondo della ricerca, al fine di favorire processi di innovazione e sviluppo tecnologico per la valorizzazione delle produzioni lucane, anche nell’ambito dei sistemi di qualità. Gli interventi sono stati proposti sia per cogliere le nuove sfide, così come definito nella riforma Health Check Pac, con azioni di accompagnamento per la ristrutturazione del settore lattiero caseario, la gestione delle risorse idriche, la biodiversità, sia nell’ambito della Progettazione integrata di filiera (Pif), finalizzata al coinvolgimento di una pluralità di soggetti, per la realizzazione di investimenti singoli, distinti, ma coordinati tra loro, in grado di produrre l’ammodernamento delle aziende agricole e forestali, la valorizzazione commerciale dei prodotti, il trasferimento delle conoscenze e l’introduzione delle innovazioni tecnologiche per il miglioramento della qualità. I diversi gruppi di ricerca hanno presentato i risultati conseguiti nei vari comparti interessati: vitivinicolo, zootecnico e cerealicolo. In particolare, nel settore vitivinicolo la spesa sostenuta è stata di 1.039.533,60 euro per favorire il miglioramento della qualità dei vini lucani, la salvaguardia della biodiversità e dei lieviti indigeni del territorio. Nel settore della zootecnia da latte sono stati investiti 1.706.397,12 euro in progetti di ricerca che puntano all’innovazione della filiera del formaggio Canestrato di Moliterno Igp o al miglioramento del benessere animale per la qualità organolettica del latte. In quello cerealicolo, con un investimento di 263.970,00 euro si è inteso salvaguardare la biodiversità di alcune cultivar, come il frumento duro Senatore Cappelli o ottimizzare alcune tecniche di produzione con la valutazione in remoto, nella gestione delle risorse Idriche, con 227.890,13 euro e nel comparto ortofrutticolo con 1.199.305,85 euro, per la tutela del fungo cardoncello lucano e di leguminose tradizionali e valorizzazione attraverso innovazioni agronomiche, nutraceutiche e di mercato. I seminari sono stati organizzati per mettere a confronto le esperienze di cooperazione, capitalizzare il patrimonio di conoscenze ottenute, condividere i processi e gli esiti conseguiti con i protagonisti del settore, supportandone la divulgazione. Dai diversi relatori è stata sottolineata l´importanza di fare squadra e collaborare per fare massa critica non solo per la commercializzazione, ma per tutte le fasi della filiera attivando la rete delle conoscenze tra mondo della ricerca e mondo delle imprese. L´obiettivo è quello di diffondere una cultura dell’innovazione, definita priorità trasversale per il futuro dello sviluppo rurale 2014-2020, per abilitare gli operatori ad essere portatori di innovazione, accrescendo conoscenze, interazioni, networking, sostenendo la disseminazione delle informazioni e dei risultati per migliorare la competitività delle imprese agricole in un’ ottica di sviluppo sostenibile.  
   
 

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