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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 07 Maggio 2014 |
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TORINO: NEL QUINTO INCONTRO DELLA SCUOLA PER LA BUONA POLITICA IL COSTITUZIONALISTA GAETANO AZZARITI AFFRONTA IL TEMA DEL DIFFICILE RAPPORTO TRA VINCOLI DI BILANCIO E DIRITTI SOCIALI
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Torino, 7 maggio 2014 - Giovedì 8 maggio, alle 15 è in programma il quinto e penultimo incontro del semestre 2014 della Scuola per la Buona Politica di Torino, che la Provincia ospita nella Sala Consiglieri della sua sede storica di Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, in via Maria Vittoria 12. Protagonista dell’incontro sarà il professor Gaetano Azzariti, Ordinario di Diritto Costituzionale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell´Università di Roma “La Sapienza”, che tratterà il tema ”Vincoli di bilancio e diritti sociali: due visioni incompatibili?”. La lezione è aperta al pubblico fino ad esaurimento dei posti a sedere. La Scuola, giunta al settimo anno di attività didattiche, è diretta dal professor Michelangelo Bovero, docente di Filosofia Politica all’Università degli Studi di Torino. Nata nel 2008, la prestigiosa istituzione culturale torinese persegue l’obiettivo della rivitalizzazione di un’opinione pubblica critica, diffusa ed estesa: non si rivolge in modo privilegiato agli studiosi, ma a tutti i cittadini, offrendo spazi e strumenti per la formazione e l’autoformazione democratica. Il programma del semestre didattico 2014 è dedicato al tema della Riforma della Costituzione ed ai pericoli per la democrazia in caso di scelte avventate. Per conoscere nel dettaglio i programmi e le modalità per l’iscrizione gli incontri ed ai seminari: www.Sbptorino.org In merito al tema dell’incontro di giovedì 8 maggio, come spiega il professor Bovero, “nell’aprile del 2012, il Parlamento italiano ha modificato a larghissima maggioranza l’articolo 81 della Costituzione, introducendo l’obbligo del pareggio di bilancio e consentendo il ricorso all’indebitamento solo in casi eccezionali, da deliberare con procedure aggravate. Così facendo, l’Italia si è piegata ai diktat liberisti delle istituzioni europee, rendendo di fatto molto difficili – o, secondo alcuni, impossibili – politiche sociali di tipo keynesiano. Ma la Costituzione tuttora in vigore, nella sua prima parte, prevede un ricco catalogo di diritti sociali, che possono essere soddisfatti solo attraverso cospicui investimenti pubblici nei settori della salute, dell’istruzione, del lavoro. Come sono compatibili queste disposizioni costituzionali con la nuova formulazione dell’articolo 81? Come funzionerà concretamente la nuova disciplina, che dovrebbe entrare in vigore a partire dall’esercizio finanziario del 2014?” Il semestre 2014 della Scuola per la Buona Politica di Torino si concluderà giovedì 5 giugno alle 17: incontro con Gianni Ferrara sul tema “Addio al parlamentarismo?”. |
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