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Notiziario Marketpress di Martedì 13 Maggio 2014
 
   
  CONCORDIA: TEMPI RIGALLEGGIAMENTO E TRATTAMENTO ACQUE ALL´ESAME DELL´OSSERVATORIO SUL RECUPERO

 
   
  Firenze, 13 maggio 2014 – L´incontro dell´Osservatorio per il recupero della Costa Concordia svoltosi ieri a Palazzo Cerretani ha fatto il punto su due aspetti importanti e attesi del piano di recupero del relitto, ha sottolineato la presidente Maria Sargentini; il cronoprogramma e il piano di trattamento e recupero delle acque contenute nelle scafo. Prima però è stato esaminato, per informazione di tutti i componenti dell´organismo, l´incidente dell´ormai famoso cassone orizzontale S13, in corso di trasferimento a Genova per le indispensabili misure di controllo e ripristino della totale funzionalità operativa in attesa della rimessa in opera. Un incidente inaspettato e certo da non ripetere, hanno affermato l´ingegner Franco Porcellacchia di Costa e Stefano Girotto del consorzio Titan-micoperi, ma che ha insegnato molto per il prosieguo in sicurezza del lavoro di aggancio degli altri cassoni. Il cronoprogramma proposto prevede per Costa il rigalleggiamento della Concordia tra il 18 e il 20 luglio prossimi, date di cui l´Osservatorio si è limitato a prendere atto. L´aggiornamento del piano delle acque interne, ha aggiunto la presidente Sargentini, era stato invece richiesto anche in vista della scadenza del 20 maggio, data indicata dall´Osservatorio per l´avvio delle operazioni del trattamento. Per quanto riguarda i serbatoi del carburante, secondo i dati illustrati da Costa e dal consorzio, l´integrità delle casse è tale da garantire da garantire la tenuta e l´assenza di sversamento degli idrocarburi residui durante il traino; quindi Costa non riscontra necessità di intervento. In ogni caso l´Osservatorio ha chiesto e ottenuto una ricognizione a mezzo di robot per un monitoraggio preciso della situazione, e per valutare con cognizione come proseguire l´intervento. Per quanto riguarda le acque presenti nei volumi liberi in galleggiamento, stimate tra i 140mila e i 159mila metri cubi, il piano prevede l´aspirazione di circa 4mila metri cubi in due aree specifiche a livello del ponte C, una a prora e una a poppa, che presentano le maggiori concentrazioni inquinanti. Lo scopo di questa operazione, sottolinea Sargentini, sarà di alleggerire tali concentrazioni (in particolare di ftalati e idrocarburi) in vista dell´inevitabile sommovimento e scambio con acque esterne al momento dell´azione di rigalleggiamento, mantenendo il peso necessario all´equilibrio dello scafo.  
   
 

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