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Notiziario Marketpress di Martedì 13 Maggio 2014
 
   
  ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI, IL CONSIGLIO DI STATO SOSPENDE LE SENTENZE DEL TAR PIEMONTE

 
   
  Torino, 13 maggio 2014 - Il Consiglio di Stato, nell’udienza dell’8 maggio, ha sospeso le sentenze del Tar Piemonte del gennaio scorso che avevano annullato due delibere regionali: l’approvazione delle modalità di presa in carico degli anziani non autosufficienti per l´accesso alle Rsa e la delibera di approvazione del piano tariffario per le Rsa, che definiva la retta sia in quota sanitaria sia in quota socio assistenziale. L’udienza di trattazione nel merito è stata fissata per il 13 novembre prossimo. Inoltre, il Consiglio di Stato nell’ordinanza ha disposto che Ministero della Salute e Agenas presentino una relazione esplicativa sulle indicazioni nazionali in materia di liste d´attesa e di quote di compartecipazione alla spesa da parte dei cittadini, che la normativa nazionale in vigore, in particolare il Dpcm del 2001, non chiarisce in maniera esaustiva. In attesa del giudizio di merito, la sentenza del Consiglio di Stato definisce responsabile il comportamento della Regione che, con i propri provvedimenti di programmazione sanitaria, ha tentato di realizzare un difficile rapporto tra il diritto alle cure, previsto dai livelli essenziali di assistenza, e le esigenze di pareggio di bilancio, attraverso la fissazione di tetti annuali e pluriennali di attività e di spesa per le aziende sanitarie. Il Consiglio di Stato, infine, ha ritenuto non censurabile il comportamento della Regione nella definizione del budget per l´assistenza residenziale e delle tariffe a carico del servizio sanitario, ritenendo prassi della pubblica amministrazione la rimodulazione dei prezzi, anche al ribasso, per garantire- nell´attuale difficile contesto della finanza pubblica- i servizi ai cittadini. Per l’assessore alle Politiche sociali quanto avvenuto conferma che la via del contenzioso giurisdizionale-amministrativo non appare la più opportuna per integrare le delibere della Regione, che dovrebbero essere oggetto di confronto tra tutte le parti interessate, ferma restando la sintesi che compete all’ente pubblico territoriale. Anche in questa fase, la Regione, comunque, riconferma la propria disponibilità a confrontarsi con i soggetti interessati in previsione di ulteriori scadenze in sede di Consiglio di Stato.  
   
 

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