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Notiziario Marketpress di Giovedì 15 Maggio 2014
 
   
  CONTRASTO LAVORO NERO, CGIL BASILICATA SU DDL GIUNTA REGIONALE

 
   
  Potenza, 15 maggio 2014 - "Il lavoro irregolare è una grave piaga nel nostro sistema produttivo e sociale: umilia le persone, ne nega diritti fondamentali come la sicurezza, i contributi, un giusto salario e colpisce le tante imprese oneste che, soprattutto al Sud, vogliono competere rispettando leggi e contratti collettivi e scommettendo sulla qualità e l´innovazione. Ogni anno oltre cento miliardi di euro vengono cosi sottratti al sistema pubblico, alla società, cioè a tutti noi". E’ quanto sottolinea in una nota la segreteria della Cgil Basilicata. "Con la proposta di legge presentata dalla Giunta Regionale- continua - si va quindi nella direzione giusta, perché non si vuole solo dare un segnale sul tema, ma indicare che un altro modello di sviluppo è possibile in Basilicata e nel Mezzogiorno, come del resto abbiamo indicato nel Piano del Lavoro unitario, redatto da Cgil, Cisl e Uil Basilicata. A dimostrazione che - si chiami concertazione, si chiami confronto, si chiami come si vuole - quando ci si ascolta reciprocamente, si tiene conto delle competenze oltre che degli interessi che le organizzazioni sindacali rappresentano, si parte sempre con il piede giusto. Ora come Cgil- continua la nota - facciamo appello a tutti i consiglieri regionali affinché la legge venga approvata presto, recuperando i ritardi e le interruzioni accumulate nel passato per via della fine anticipata della legislatura e facciamo appello al Presidente del Consiglio, ai capigruppo perché si faccia di tutto per permettere alle forze sociali, alle istituzioni, alle imprese, di mettere concretamente in campo quei meccanismi di controllo, ma anche di premialita´ e di trasparenza (si pensi alle liste di prenotazione in agricoltura) per contrastare il lavoro nero che si annida in diversi ambiti e settori della nostra vita economica. Alla Giunta Regionale chiediamo infine di individuare una dote economica significativa, anche ricorrendo in tutto o in parte alle risorse del Fondo Sociale Europeo, della vecchia e nuova programmazione, per accelerare l´attuazione poi della norma e la sua "appetibilità", sapendo che - anche in coerenza con la legge finanziaria regionale appena approvata in relazione al contrasto al l´evasione fiscale - ogni euro in nero che emerge, vale circa mezzo euro in più in termini di maggiori entrate fiscali, previdenziali e per il welfare, con un´effetto moltiplicativo, secondo i dati Ocse del 2012, di uno a cinque (cioè per ogni euro speso per contrastare lavoro nero, 5 sono gli euro che si rimettono nel circuito legale). Come Cgil, insieme alle categorie, insieme alle altre forze sindacali confederali – conclude la nota - sosterremo anche con iniziative pubbliche la battaglia contro l´economia sommersa ed illegale, certo che rappresenti una battaglia di civiltà a cui in tanti si associeranno".  
   
 

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