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Notiziario Marketpress di Mercoledì 21 Maggio 2014
 
   
  PARMA: L’INVECCHIAMENTO ATTIVO COME RISORSA PER LE IMPRESE DEL TERRITORIO

 
   
   Parma, 21 maggio 2014 – In Germania, in aziende come la Volkswagen, li stanno richiamando dalla pensione perché il loro know-how è prezioso. Sono i lavoratori “anziani” detentori di un saper fare che spesso i giovani non hanno, una fetta della forza lavoro particolarmente colpita dalla crisi, persone che hanno passato la cinquantina per le quali rientrare nel mercato del lavoro è più difficile. A loro e a una problematica sempre più attuale e centrale nel mercato del lavoro con l’innalzamento dell’età pensionabile, la Provincia ha dedicato una azione sperimentale contenuta nel Piano formativo: “Active Ageing Parma. L’invecchiamento attivo come risorsa per le imprese del territorio”. Attuato da Ecipar al progetto hanno partecipato sei aziende: Metalstampi, Glaxo Smith Kline Manufaturing, Len Service Scsarl onlus, Promoservice Parma, Zacmi Zanichelli Meccanica, Global Art Service; in affiancamento altrettanti consulenti che le hanno accompagnate in un percorso finalizzato alla corretta gestione del personale. “Abbiamo sperimentato con buoni risultati l’architettura progettuale utilizzata per altri ambiti su un tema così complesso quale è quello della gestione e valorizzazione delle risorse umane più mature – ha detto Manuela Amoretti, assessore provinciale alla Formazione professionale intervenendo all’incontro conclusivo oggi in Provincia - E’ una sfida che abbiamo vinto con un progetto che rompe anche uno stereotipo secondo il quale l’interesse dei giovani e dei lavoratori meno giovani è in contraddizione. Oggi il tema non è chi va al posto di chi ma la creazione di posti di lavoro”. Il percorso compiuto insieme ha avuto due momenti distinti, come ha spiegato Roberto Andaloro di Ecipar. “Abbiamo svolto quattro seminari per far capire alle imprese interessate la natura e gli obiettivi del progetto poi si è passati alla seconda fase con 40ore di consulenza individuale e alla fine c’è stato ancora un momento di confronto collettivo in cui si sono analizzati i risultati”. Una visione di come i paesi europei stanno affrontando questa problematica e di come potrebbe farlo l’Italia è venuta da Filippo Abramo, che ha anche commentato le testimonianze dei partecipanti al progetto. In particolare dal presidente dell’Associazione italiana per la direzione del personale è venuta l’esortazione a proseguire progetti come quello attivato dalla Provincia di Parma. “ Dobbiamo cominciare a vedere questa problematica, che nasce da una ragione negativa, il pensionamento a 67 anni, in positivo – ha sottolineato Abramo – traducendo questo tema in una logica di competitività, di miglioramento della nostra situazione assistendo le imprese, mettendole in condizione di considerarla un’opportunità nell’interesse dell’azienda, che spesso coincide con l’interesse della collettività. Se usiamo al meglio queste persone diventa occasione di miglioramento per tutti”.  
   
 

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