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Notiziario Marketpress di Mercoledì 21 Maggio 2014
 
   
  ABBASSARE LA BOLLETTA? YES WE CAN! ASSORINNOVABILI PRESENTA 8 PROPOSTE CHE FANNO RISPARMIARE I CONSUMATORI ED EVITANO DISASTROSI TAGLI RETROATTIVI PER I PRODUTTORI

 
   
   Milano, 21 maggio 2014 - La misura “spalma incentivi” in corso di studio da parte del Governo avrebbe disastrosi effetti negativi a livello economico, occupazionale e di sistema Paese. Assorinnovabili ha individuato 8 proposte alternative che, oltre ad essere più eque, eviterebbero impatti e ricadute negative per il settore della Green Economy e porterebbero a risparmi ancor più rilevanti sulle bollette elettriche e più in generale per il Paese. Tali proposte sono state inviate al Governo lo scorso venerdì 16 maggio e consistono in: revisione del mercato dei servizi di dispacciamento; revisione degli oneri impropri, oggi presenti nelle bollette delle Pmi; intervento sulle convenzioni Cip6 a fonti assimilate che non hanno ancora beneficiato della prevista risoluzione facoltativa; riduzione di parte degli oneri dell’A3 tramite cartolarizzazione dei crediti commerciali vantati dal Gse; pacchetto di opzioni veramente volontarie e non ricattatorie (nel quale potrebbero rientrare: spalma incentivi con clausole salva burocrazia e salva modifiche retroattive; meccanismo di risoluzioni anticipate da Conti Energia); implementazione di Seu virtuali; trasferimento in bolletta dei vantaggi generati dalle fonti rinnovabili (circa 7-8 miliardi di euro) e degli aggravi che già pagano; introduzione di un sistema fiscale green basato sul principio “Chi inquina paga”. “Il nostro documento - dichiara Agostino Re Rebaudengo, presidente di assoRinnovabili – si inserisce nel quadro di un dialogo costruttivo con il Governo. Ribadiamo la nostra disponibilità ad analizzare e approfondire insieme proposte che abbiano l’obiettivo di rilanciare l’economia con un approccio win win, senza penalizzare una delle poche leve di crescita, quella dell’energia green, che può assicurare un futuro sostenibile al nostro Paese. Le misure retroattive, che già impattano sul fotovoltaico per un miliardo di euro all’anno, sono incomprensibili per i mercati finanziari internazionali, generano contenziosi e, soprattutto, sono disastrose per il Paese”.  
   
 

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