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Notiziario Marketpress di Giovedì 22 Maggio 2014
 
   
  AGRICOLTURA. PRESIDENTE VENETO A FORUM COLDIRETTI: NO AGLI OGM, I SOLDI PER L’AGRICOLTURA A CHI FA AGRICOLTURA, CONTROLLI E NON PERSECUZIONI

 
   
  Milano - “Se gli organismi geneticamente modificati fossero la soluzione di tutti i mali,perché i mais transgenici autorizzati in Europa rappresentano solo il 2 per cento delle coltivazioni del vecchio continente? La vera partita è che stiamo alimentando i bilanci delle multinazionali e costringeremo gli agricoltori ad esserne dipendenti. Obbligheremo gli agricoltori a piantare semi che non daranno vita a semi: è una tragedia, consegneremmo la nostra agricoltura a questi signori”. Lo ha ribadito questa mattina il presidente della Regione del Veneto intervenendo al “question time” promosso dalla Coldiretti nazionale a Milano, nel contesto del confronto sugli effetti che possono avere le scelte europee nel piatto degli italiani. “La nostra via – ha ricordato il governatore – è quella della difesa dell’identità produttiva, dei quattro mila prodotti tipici nazionali, è quella della difesa della storia della nostra agricoltori e della nostra agricoltura”. “Siamo in una fase nella quale si discutono i budget per il primario e la loro destinazione: la “grande torta” da 21 miliardi da suddividere. Non è più una questione di quanto diamo ad ogni regione – ha detto il presidente del Veneto – ma cominciamo a dire al tavolo delle trattative che chi non vive di agricoltura deve stare fuori dai finanziamenti per l’agricoltura. Penso che questa sia la vera sfida : che i finanziamenti per l’agricoltura siano dati agli agricoltori veri: sono coloro che sudano, si spaccano la schiena; vanno aiutati i tantissimi giovani che ancora crescono a due cifre e iniziano l’attività in questo settore”. Il presidente ha anche accennato all’assurdità di taluni controlli, come quelli che si riducono ad inseguimenti di pensionati e studenti durante le vendemmie. I controlli servono ma serve anche buon senso: non si possono replicare di continuo verifiche tutte eguali che penalizzano l’attività agricola. “Al di là delle grandi arrampicate circa decreti, i progetti di legge e tante altre belle cose – ha concluso – magari basta anche qualche chiaro indirizzo. Le mie Ussl – ha concluso il governatore - non entrano nelle aziende agricole a rompere le scatole”.  
   
 

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