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Notiziario Marketpress di Lunedì 26 Maggio 2014
 
   
  ISTRUZIONE. ASSESSORE REGIONALE VENETO SU VISITA MINISTRO GIANNINI

 
   
  Venezia, 26 maggio 2014 - “Il Veneto deve sciogliere alcuni nodi importantissimi per quanto riguarda la scuola, e per questo attende da tempo le indicazioni del Ministero. Anche per questo abbiamo chiesto da subito, dopo la sua nomina, un incontro urgente con il Ministro Giannini. Risultato: nessuna risposta. Dalla stampa però scopro, con sorpresa e disappunto, che il Ministro è stata in Veneto proprio ieri e in particolare a Valdastico ha visitato una scuola materna, senza avvertire l’esigenza, almeno per cortesia istituzionale e delicatezza, di invitare l’assessore regionale all’istruzione che la cerca da tempo e che, guarda caso, è espressione proprio di quel territorio. Chiedevo mezz’ora di tempo al Ministro, non serviva di più, per parlarle dei problemi del Veneto. Che ciò non sia avvenuto è per me assolutamente incredibile e grave”. Non nasconde l’irritazione istituzionale l’Assessore regionale all’istruzione per una mancanza da parte del Ministro Giannini che arreca danno alla situazione della scuola nel Veneto. L’esponente del governo regionale ricorda che: “siamo senza il direttore generale dell’ufficio scolastico regionale, dopo che la dottoressa Miola è andata in pensione, è una lacuna che non ci possiamo permettere in una fase così delicata; molti docenti sono stati, ingiustamente e incomprensibilmente, tagliati dal Ministero a fronte di una popolazione studentesca in crescita; abbiamo problemi relativi agli insegnanti di sostegno; e ci preoccupano non poco le paventate chiusure di plessi scolastici fatti in maniera algebrica, senza ordine, senza comprendere la complessità e specificità di alcuni nostri territori che hanno bisogno assoluto delle scuole perché togliendole è la comunità stessa muore”. “Il Veneto è una regione che alla scuola dà molto - continua l’Assessore regionale - con proprie autonome risorse e progettualità. Sull’offerta formativa si è svolto un dialogo proficuo tra diverse amministrazioni dello Stato e della Regione (e della Provincia) quando si è trattato di organizzarla e potenziarla (finanziata in pratica tutta dalla Regione senza intervento statale) e ciò ha portato il Veneto al vertice delle scuole italiane ed è stato costruito insieme un ottimo modello che prima non c’era. Avrei voluto ricordare al Ministro che la Regione Veneto finanza con proprie risorse i due terzi delle scuole per l’infanzia attive sul territorio. E avrei voluto chiedere notizie sui licei sportivi, che dovevano partire ma di cui ancora non si sa nulla e che per il Veneto sono molto importanti come occasione di crescita dell’offerta formativa e che abbiamo autorizzato con scelta responsabile viste le aspettative del territorio”. “Il Ministro tuttavia – conclude - sembra più interessata a visitare le scuole venete quando invitata dai suoi colleghi di partito che non a dare le risposte necessarie al responsabile delle politiche regionali per l’istruzione e la formazione professionale sul territorio. E’ gravissimo”.  
   
 

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