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Notiziario Marketpress di Mercoledì 28 Maggio 2014
 
   
  TECNOLOGIA DI SIMULAZIONE DEI MATERIALI PER PROMUOVERE L´INDUSTRIA AERONAUTICA EUROPEA

 
   
   Bruxelles, 28 maggio 2014 - Prevedere con precisione il comportamento meccanico delle strutture composite degli aeromobili in caso di impatto, permettendo una migliore progettazione degli aeromobili, potrebbe ridurre la necessità di test fisici, ridurre i costi del settore e, in definitiva, salvare vite umane. Questo è lo scopo del progetto Crashing, finanziato dall´Ue, che mira a sviluppare nuovi metodi di collaudo dei materiali attraverso la simulazione al computer multiscala. I materiali compositi - ottenuti da due o più sostanze che, quando combinate, producono un materiale con caratteristiche nuove - sono ampiamente usati nella progettazione degli aeromobili come principali elementi strutturali. Prima che tali materiali possano essere utilizzati è però necessaria una completa comprensione delle loro proprietà meccaniche. Questa fase di R&s può richiedere molto tempo e avere costi proibitivi. Il progetto biennale Crashing intende affrontare la questione basandosi sui recenti progressi nella modellazione multiscala, che può risolvere i problemi fisici che si verificano a vari livelli ed essere applicata a diversi materiali. Questo la rende ideale per le finalità del settore aeronautico. Crashing si concentrerà sui materiali compositi utilizzati nell´attuale progettazione degli aeromobili, nonché sui materiali innovativi con potenziali future applicazioni. Applicato per l´industria aeronautica, questo approccio multiscala verrà utilizzato per studiare il comportamento del materiale a diversi livelli, dal livello molecolare fino a come interagiscono i componenti. Saranno poi sviluppati modelli al computer per fornire simulazioni accurate di ciò che accade quando un velivolo precipita, viene colpito da ghiaccio o si trova esposto ad altri impatti estremi. In definitiva, si auspica che Crashing possa portare a una significativa riduzione del numero di prove fisiche richieste per la certificazione dell´aeromobile e alla riduzione del tempo di sviluppo di nuovi componenti strutturali. Questo a sua volta avrà un effetto positivo sull´economia europea. L´industria aerospaziale europea è un settore tecnologico chiave dell´Ue, che impiega centinaia di migliaia di persone e genera miliardi di euro di fatturato. In effetti, l´Ue ha un surplus commerciale di prodotti aerospaziali, che vengono esportati in tutto il mondo. Garantire la competitività europea in questo settore è una priorità. Il progetto Crashing, finanziato attraverso l´iniziativa tecnologica congiunta Clean Sky (Jti-clean Sky) nell´ambito del 7° Programma quadro, è guidato e coordinato dall´Imdea Materials Institute, in Spagna. Imdea sarà responsabile per lo sviluppo e la validazione dei modelli multiscala ai diversi livelli. L´altro partner del consorzio, l´Università Carlos Iii di Madrid, sarà responsabile della caratterizzazione sperimentale dei materiali in caso di urto. Crashing è stato avviato nel mese di aprile 2014 e dovrebbe concludersi entro il 2016. Clean Sky, uno dei programmi di ricerca aeronautici più ambiziosi in Europa, mira a sviluppare e incoraggiare la commercializzazione di tecnologie innovative che porteranno alla produzione di aeromobili meno rumorosi, più sicuri e con un consumo di carburante più efficiente. L´iniziativa tecnologica congiunta Clean Sky è un partenariato pubblico-privato eccezionale tra la Commissione europea e l´industria.  
   
 

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