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Notiziario Marketpress di Martedì 03 Giugno 2014
 
   
  DROGA, CASSAZIONE: ZAIA, “MA QUALI PICCOLI SPACCIATORI, QUI SI LIBERANO DELINQUENTI CON ANNI DI CONDANNE ALLE SPALLE”

 
   
  Venezia, 3 giugno 2014 - “Non sono abituato a discutere le sentenze, ma di fronte alla scarcerazione di migliaia di detenuti credo che un civile e pacato confronto su una materia così delicata sia necessario”. Lo sottolinea il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia riferendosi alla decisione delle sezioni unite penali della Cassazione in materia di detenzione per piccolo spaccio. “Premesso che spacciare droga è comunque un reato – aggiunge Zaia - non occorre essere dei fondamentalisti per comprendere che quanto accadrà per effetto della decisione della Cassazione non riguarda gente beccata con una canna o uno spinello. Per andare in galera in questo Paese, infatti, non bisogna aver commesso un solo reato per piccolo spaccio, come lo definisce la Cassazione, bensì avere alle spalle o un reato ben più grave o una sommatoria di piccoli spacci che rendono il soggetto più che recidivo”. “Trovo quindi farisaico che si continui a parlare di messa in libertà di detenuti per un piccolo reato – incalza Zaia. Per entrare e restare in carcere non dico che bisogna essere delinquenti incalliti, ma sicuramente avere sulla fedina penale ben di più di una singola e piccola macchia, quindi la sommatoria di più anni di condanna”. “Credo – conclude Zaia - che dobbiamo uscire dal luogo comune e dire a chiare lettere alla società che chiede ordine e sicurezza che si stanno liberando dei delinquenti che minano la nostra gioventù e la convivenza civile”.  
   
 

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