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Notiziario Marketpress di Giovedì 05 Giugno 2014
 
   
  VITIVINICOLTURA: RIPRESE A MONTEFALCO PER "THE DUEL OF THE WINE" DELL´ARGENTINO NICOLAS CARRERA

 
   
  Un sommelier in crisi di nervi, anzi del palato che si trova improvvisamente ad aver perduto, smarrendo con esso la sua identità, visto che dovrebbe partecipare ad una gara internazionale, in cui c´è anche il campione del mondo in carica dei sommeliers Luca Gardini, e ovviamente non sa più come e cosa fare, e allora parte e va, perennemente vestito dello smoking di servizio, da Miami all´Europa, alla ricerca del senso perduto, del vino e della vita, della vita attraverso la vite, e, come nei romanzi di avventure che si rispettino, meglio se sono spagnoli e picareschi, s´infila in una strabiliante serie di avventure, fra cantine e vinaioli, cibi e ristoratori, che lo portano alla fine in Umbria, a Montefalco, dove incontra Marco Caprai e, a Baschi, Gianfranco Vissani, finto padre geloso di una bella figlia di cui, ahimè, adiratissimo, scopre la tresca con il sommelier. Si mescolano realtà e finzione, film comedy e docufilm in "The Duel of Wine" del regista argentino Nicolas Carrera, che l´altra sera a Montefalco, ospite della Cantine Arnaldo Caprai, ha informalmente incontrato i giornalisti umbri insieme all´attore protagonista Lino Pujia (che è anche produttore del film) e i giovani componenti della "troupe", per spiegare, insieme a Marco Caprai, il senso di una iniziativa che – ha detto Carrera – è sì un film sul mondo del vino, ma dove il vino è il veicolo di una storia esistenziale, di cui non ha svelato la fine (l´ultimo ciak è previsto fra poco a New York) e che lo ha tenuto impegnato per due anni. Ma il vino c´è eccome, a testimonianza di come esso faccia parte della vita e dell´arte, e sia ormai uno strumento validissimo per la conoscenza dei territori e della loro storia. Così, anche se c´è pur un labile "script" che tiene insieme gli episodi, è la vita stessa, con i suoi protagonisti reali che interpretano se stessi (come Marco Caprai e Gianfranco Vissani), a presentare collisioni e avventure di cui il film è intessuto e si nutre. E l´Umbria, sottolinea Carrera, gioca un ruolo importante nell´economia della storia, rappresenta un punto di snodo nella ridanciana odissea del sommelier dimentico di sé, che con se stesso combatte e riacquista infine la sua identità, parallelo soggettivo di una ritrovata unità anche del mondo del vino, dei suoi produttori e dei suoi piccoli paesi, autentici nella diversità come i vitigni, e dovrebbe essere questo, dice Carrera, il messaggio del film. "Con questa operazione – ha detto Marco Caprai, che è fra gli sponsors della produzione -, abbiamo voluto dimostrare che il cinema può dare molto al vino, tanto che pensiamo di presentare ´The Duel of Wine´ all´Expo 2015, nel padiglione dedicato all´enologia. L´expo – ha aggiunto Caprai – giocherà un grosso ruolo nel sottolineare la centralità dell´agricoltura nel mondo che cambia, e in questo quadro l´Umbria deve avere l´ambizione di presentarsi con le sue eccellenze. La strada è una sola: ci possiamo salvare solo con la qualità".  
   
 

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