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Notiziario Marketpress di Martedì 10 Giugno 2014
 
   
  LA NASCITA DI UNA NAZIONE FRA IDEALI E REALTA´

 
   
  Trento, 10 giugno 2014 - Alberto Maria Banti, docente di storia contemporanea all´università di Pisa, ha ripercorso le tappe che, il 31 maggio, hanno dato vita all´idea di nazione italiana in tutte le sue contraddizioni e scivolosità e al germogliare, dopo l´unificazione d´Italia, dell´anti-parlamentarismo e di quello che oggi chiameremmo sentimento dell´anti-politica. L´arco di tempo analizzato è quel groviglio di anni che vanno dal 1859 al 1861. Sono anni cruciali, in cui le divisioni fra nord e sud della penisola vengono azzerate da un movimento risorgimentale di massa, che trova le sue radici nell´affermazione di un preciso immaginario, seducente e ricco di pathos. Intellettuali come Foscolo, Manzoni, Leopardi, Verdi disegnano attraverso poesie, melodrammi, romanzi storici quella che George Mosse chiama “l´estetica della politica”: narrazioni che verranno poi tradotte in proposte politiche dai leader del tempo come Mazzini, Gioberti, D´azeglio. Il potere di queste opere non trova corrispondenza nella realtà sociale di fine Ottocento, ma contribuisce a costruire uno spazio simbolico ideale che ruota attorno ai temi della nazione come famiglia unita da legami di sangue, come comunità sacrificale, fatta di uomini e donne, disposta al martirio pur di veder trionfare gli ideali della Nazione. Dopo il 1861 questo sistema ideologico continua ad abitare la cultura ufficiale dell´Italia unificata, entrando nei programmi pedagogici e nella letteratura per la scuola, nell´arredo urbano, nei nomi delle strade, nella formazione di un esercito nazionale. La bellezza nobile dell´ideale nazionale descritta da De Amicis nel libro Cuore e coltivata nella scena pubblica va però a collidere contro un dilagante senso di disillusione nelle forme dello Stato. Il Parlamento appare ora come un luogo della divisione e della corruzione, degli interessi locali, professionali ed economici. Altre narrative si fanno strada, contribuendo a dar vita alla cifra ideologica del movimento fascista, che di lì a poco si affaccerà sullo scenario di un´Italia unificata, ma ancora piena di fragilità.  
   
 

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