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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 11 Giugno 2014 |
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AZIENDE DELLA TAVOLA ITALIANA, CONNUBIO DI TRADIZIONE E AVANGUARDIA ESPORTAZIONI IN CRESCITA (+1,7%), CALA L’OCCUPAZIONE (-1,7%) NEL 2014
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Milano, 11 giugno 2014 - La celebrità della cucina italiana deve molto alle imprese produttrici italiane di pentolame e posateria. Il settore “Articoli casalinghi”, rappresentato da Fiac/anima, nel 2013 ha registrato una leggera crescita (+2%), un vantaggio che secondo le previsioni 2014 vede già una lieve diminuzione (-1,7%). Si prevede che l’occupazione, diminuita nel 2013 (-3,8%), alla fine del 2014 possa ulteriormente diminuire (-1,7%). “Il susseguirsi di mesi complicati ha costretto a modificare il nostro modo di operare - dichiara Andrea Barazzoni, Presidente Fiac e Presidente Comitato Anticontraffazione Anima - Le aziende dei casalinghi in metallo sono aziende di lunga tradizione e allo stesso tempo capaci di migliorarsi costantemente, innovando il design in modo talmente incisivo da essere punto di riferimento e modello per i concorrenti a livello internazionale. La tradizione sposa l’innovazione, la qualità supporta la sostenibilità, la manifattura lavora con la tecnologia. Con Expo2015 avremo l’opportunità di evidenziare il nostro impegno quotidiano e il settore dei casalinghi italiano è pronto a far di quel semestre l’incontro tra la cultura italiana e la voglia di italianità riscontrabile in tanti paesi. E’ necessario trasmettere questa cultura, diffonderla per il mondo, far comprendere che la nostra cultura si sposa in modo inscindibile con la qualità. Ed è un peccato che la maggior parte degli acquirenti non ne sia pienamente cosciente, al punto che al momento di scegliere la qualità spesso non è un criterio decisionale. La qualità dura nel tempo, il cattivo manufatto no. La logica del basso costo e della bassa qualità sono indice di poca cultura e spesso potenzialmente pericolose per la salute, specialmente in un settore come il nostro che produce oggetti costantemente a contatto con il cibo”. Alcune aziende riescono, grazie alle esportazioni, a mantenere un livello di fatturato sufficiente a garantire una competitività più che accettabile su diversi mercati. Nel complesso le esportazioni, a conclusione del 2013, risultano di poco cresciute (+0,5%) rispetto all’anno precedente e sono destinate principalmente ai mercati europei. Ci sono sensazioni positive sulla chiusura dell’anno 2014, alla fine del quale si prevede un ulteriore incremento (+1,7%). |
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