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Notiziario Marketpress di Martedì 27 Marzo 2007
 
   
  STUDENTI DI GORIZIA E TRIESTE SU TEMI EUROPEI

 
   
  Trieste, 27 marzo 2007 - "1957-2007: itinerari dell´integrazione europea" è il titolo di due seminari organizzati ieri a Gorizia e Trieste nel 50mo anniversario della firma del Trattato di Roma (25 marzo ´57), atto dell´insediamento della Comunità europea. "Cinquant´anni di sviluppo, collaborazione e integrazione mai visti prima in un continente che ha conosciuto la nascita di grandi civiltà ma è sempre stato anche teatro di guerre e tensioni", afferma l´assessore regionale per le Relazioni Internazionali e le Autonomie Locali, Franco Iacop, che ha partecipato ad entrambi i seminari organizzati nelle Aule magne dell´Isis Dante Alighieri di Gorizia e del Liceo Dante Alighieri di Trieste da Risorse Umane Europa (Rue) su incarico della direzione centrale delle Relazioni Internazionali e le Autonomie Locali. Frutto di un lavoro di ricerca avviato lo scorso gennaio da 12 classi (a Gorizia, oltre al D. Alighieri hanno partecipato il Liceo Scientifico Duca degli Abuzzi e l´Istituto magistrale S. Slataper. Mentre a Trieste si sono affiancati al D. Alighieri il Liceo F. Petrarca e L´istituto magistrale G. Carducci), i seminari hanno visto gli studenti nel ruolo di protagonisti nella definizione delle peculiarità di un´area nata per l´impulso di 6 Stati che avevano comuni obiettivi di pace e di sviluppo economico e sociale. "Oggi in Europa è libera la circolazione delle persone e delle idee" ha ricordato Iacop, sottolineando il progressivo consolidamento di questa dimensione, caratterizzata dalla moneta unica. Ma l´Europa è anche una realtà che, se ha avvicinato tra loro i cittadini, non è riuscita ancora ad avvicinare compiutamente i cittadini alle istituzioni. "Un passo importante - ha detto Iacop - è il nuovo trattato costituente europeo, che deve definire regole comuni per 27 Paesi e 500 milioni di abitanti ma che ha ricevuto il voto contrario di alcuni Paesi, dimostrando che, mentre L´europa delle istituzioni andava avanti, quella dei cittadini restava ferma, probabilmente per mancanza di informazioni adeguate". Dalla comprensione di ciò è nata la scelta di coinvolgere maggiormente i cittadini nella dimensione europea attraverso l´approfondimento delle principali tematiche comuni. Non a caso l´ultimo Consiglio europeo "si è soffermato, in particolare, - ha ricordato l´assessore - sul tema dell´energia con l´obiettivo di dare forte impulso alle ´regole del 20 per cento´ e cioè agli obiettivi comuni di sviluppo sostenibile che privilegino per il 20 per cento l´energia prodotta attraverso fonti rinnovabili, per un ulteriore 20 per cento la riduzione dell´anidride carbonica nell´atmosfera in osservanza dei trattati di Kyoto e per il restante 20 per cento la produzione di mezzi di trazione che utilizzino i prodotti della tecnologia verde". Il coinvolgimento delle scuole ed il lavoro fatto dai ragazzi è in sintonia con l´impegno di promuovere la diffusione dell´identità europea (in cui l´unico reale elemento di diversità, ha detto Iacop, è dato dalle 25 lingue accreditate e dalle lingue minoritarie tutelate da ciascun Paese e dalla stessa Ue) tra la popolazione giovane, che a tutti gli effetti rappresenta il futuro dell´Ue. "Dopo 50 anni siamo qui a parlare di un tema che dovrebbe ormai far parte del nostro essere cittadini europei" ha detto Iacop, rilevando l´importanza di comprendere come le regole della convivenza tra i cittadini dei 27 Paesi membri della Ue vadano continuamente aggiornate. "L´europa rappresenta la più importante area di libero scambio - ha notato l´assessore - e necessita di norme che le consentano di confrontarsi adeguatamente con il mondo globalizzato". .  
   
 

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