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Notiziario Marketpress di Martedì 17 Giugno 2014
 
   
  AMBIENTE, APERTO A VILLA UMBRA CORSO INTERNAZIONALE SU PROCESSO DI DEPURAZIONE ACQUE

 
   
  Perugia, 17 giugno 2014 – Alla presenza dell´assessore regionale all´Ambiente, Silvano Rometti, si è aperto ieri nella sede della Scuola umbra di amministrazione pubblica, a Villa Umbra (in località Pila, Perugia) il percorso formativo internazionale di specializzazione sul "Controllo e gestione del processo a fanghi attivi tramite metodi microbiologici", alla venticinquesima edizione. Il progetto, che si avvale del patrocinio del Consiglio nazionale delle Ricerche, ha registrato numerose adesioni, oltre che da tutto il territorio regionale e nazionale, anche da Stati Uniti, Argentina, Svezia, Israele, Nigeria, Romania, Slovenia e Turchia. "Un corso di formazione su uno dei metodi, di alta qualità, applicati per la depurazione delle acque - ha sottolineato nel suo intervento l´assessore regionale Rometti – e che riveste un significato strategico in questa fase in cui la Regione Umbria sta investendo molto sul potenziamento dei depuratori presenti sul territorio regionale. Insieme alla Presidente della Regione – ha ricordato – abbiamo presentato il programma di interventi che vanno a migliorare il sistema di depurazione dei nostri centri urbani, con investimenti complessivi per cinquanta milioni di euro, a tutela dell´ambiente e della qualità della vita degli abitanti". "L´approfondimento sui metodi di depurazione – ha proseguito Rometti - diventa essenziale per la formazione degli operatori del settore che gestiranno gli impianti, per i quali c´è bisogno di personale altamente qualificato. La Regione, pertanto, sostiene convintamente questo corso e ne auspica la prosecuzione". "Il corso – ha rilevato Alberto Naticchioni, amministratore unico della Scuola umbra di amministrazione pubblica - continua e riportare notevole interesse anche a livello internazionale e la Scuola auspica di poter organizzare nuove edizioni anche nei prossimi anni". L´attività formativa è rivolta a progettisti, tecnici ed operatori di impianti di trattamento biologici industriali ed urbani, a ricercatori e studenti di dottorato; il gruppo docente è costituito da esperti in materia a livello internazionale. Il processo a fanghi attivi, sottolineano dalla Scuola, è tuttora il più utilizzato dei metodi biologici per il trattamento delle acque di scarico. Il fango attivo è in grado di degradare moltissimi inquinanti organici, ossidare e rimuovere composti ridotti dell´azoto, promuovere fenomeni di rimozione biologica dei fosfati, da acque di scarico urbane ed industriali. Solide conoscenze dell´Ingegneria dei processi e della Microbiologia sono oggi richieste per la diagnosi, il controllo e la soluzione dei problemi che di frequente sorgono, come il deterioramento delle proprietà di sedimentazione del fango attivo, la formazione di schiume o la perdita di particolari popolazioni microbiche. Il progetto, con il contributo del responsabile scientifico Valter Tandoi, si articola in una serie di presentazioni sulle moderne configurazioni del processo a fanghi attivi, comprese la rimozione biologica dei nutrienti (Bnr), i reattori sequenziali (Sbr), i bioreattori a membrana (Mbr) e i bioreattori a letto mobile (Mbbr). Il corso è diviso su due livelli di approfondimento: un modulo base diviso in due giorni di lezioni sul processo a fanghi attivi e sui metodi di controllo delle disfunzioni, inclusa una presentazione di casi di studio da parte dei partecipanti e una discussione con i docenti sulle possibili soluzioni dei problemi illustrati; un modulo specialistico, applicato in due giornate e mezzo, per l´identificazione microscopica delle principali popolazioni filamentose presenti nel fango attivo, inclusa una dimostrazione della tecnica Fish (ibridazione fluorescente in situ), tecnica di ampia applicabilità per molte delle popolazioni microbiche presenti nel fango attivo.  
   
 

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