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Notiziario Marketpress di Giovedì 19 Giugno 2014
 
   
  ANTIMAFIA,MARONI:REGIONE ATTREZZATA PER CONTROLLO

 
   
  Milano, 19 giugno 2014 - "Siamo attrezzati come Regione per svolgere bene il nostro compito di controllo nei limiti delle competenze e dei poteri che abbiamo". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, nel corso del suo intervento davanti alla Commissione Regionale Antimafia a Palazzo Pirelli. Rimosso Chi Non Rispetta Patto Fiduciario - "Ricordo - ha detto ancora Maroni - che non abbiamo poteri d´investigazione profondi come quelli della magistratura ma dobbiamo essere in grado di scegliere le persone giuste e rimuovere immediatamente quelle che dovessero essere coinvolte in azioni di corruzione o di altro tipo, penso a comportamenti che non sono da considerare reati ma che tradiscono il mandato fiduciario di leale collaborazione e di leale comportamento verso le istituzioni che li hanno messi ad occupare quel settore; questo è il comportamento che abbiamo tenuto e che terremo, perché a prescindere dalla responsabilità penale se vengono tenuti comportamenti sleali verso la Regione queste persone vanno rimosse e vengono rimosse". Rischio Infiltrazioni Molto Alto - "Il rischio di infiltrazioni di capitali di organizzazioni criminali è particolarmente intenso qui in Lombardia - è stata la premessa del governatore lombardo - per l´enorme quantità di occasioni economiche che ci sono. Del controllo e del contrasto a questo tipo di attività si fanno carico lo Stato, il Governo e le istituzioni a questo preposte. Chiaramente - ha proseguito - il rischio di questo tipo di infiltrazioni, oltre che nelle attività private, esiste anche nel settore degli appalti pubblici e per contrastarlo e per garantire speditezza negli appalti pubblici e trasparenza, sono state varate una serie di normative che si sono poi susseguite nel tempo. Atti Di Singoli "Dalle cronache dei giornali e dagli atti in possesso delle Regione, per quanto riguarda Expo e le Infrastrutture lombarde, pensiamo - ha detto - si tratti di atti di singoli o di singoli associati tra di loro ma non di atti relativi a organizzazioni della criminalità organizzata". Da Regione Azioni Importanti Per Trasparenza Negli Appalti - "Sul tema degli appalti abbiamo fatto tanto come Regione Lombardia, sia questa giunta che quella precedente sia il consiglio regionale. Abbiamo costituito - ha ricordato Roberto Maroni - un comitato per la trasparenza negli appalti, un comitato che si aggiunge ai tanti organismi che complessivamente nella Regione si occupano di questo. Ricordo poi che in particolare su Expo c´è il gruppo investigativo interforze che io avevo costituito, quando ero ministro degli Interni, presso la Prefettura di Milano proprio per verificare che non ci fossero infiltrazioni della criminalità organizzata nella realizzazione delle opere per Expo". Inziative Specifiche Su Expo - "Abbiamo poi preso altre iniziative specifiche su Expo: lo scorso 13 gennaio in Prefettura abbiamo firmato l´approvazione del protocollo del ´piano azione Expo Milano 2015 Mafia free´, tra Ministero degli Interni, Comune di Milano, Regione Lombardia e società Expo 2015, e in questi mesi a seguito di questo protocollo abbiamo messo in campo delle azioni conseguenti. Infine- ha detto ancora - ci sono poi le normative antimafia assunte nel tempo dal Parlamento italiano, normative precise, efficaci e assolutamente in grado di contrastare il fenomeno se applicata con rigore". Avanti Con Città Della Salute E Della Ricerca - "Sulla Città della Salute e della Ricerca abbiamo fatto tutte le verifiche per capire se le contestazioni fatte a Infrastrutture Lombarde, che è la stazione appaltante, potessero indurre prudenzialmente ad azzerare la gara e a rifarla". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni nel corso del suo intervento, questo pomeriggio, davanti alla Commissione regionale Antimafia a Palazzo Pirelli. Fatte Verifiche, Gara Può Procedere - "Abbiamo fatto tutte le verifiche - ha proseguito - e le abbiamo fatte anche insieme al presidente dell´Autorità nazionale anti corruzione Raffaele Cantone, che ho incontrato il 4 giugno, e, a seguito di queste verifiche, abbiamo ritenuto che la gara possa procedere: è stato fatto il bando e sono state consegnate le buste che non sono state ancora aperte, la Commissione di valutazione è stata azzerata e procederemo alla nomina di una nuova Commissione, che valuterà le offerte presentate". Attendiamo Esito Di Commissioni - "I fatti di cronaca giudiziaria di questi mesi hanno acceso un focus anche su Infrastrutture Lombarde: noi, come Regione Lombardia, abbiamo costituito immediatamente una commissione d´inchiesta per i fatti contestati, che sono relativi agli anni 2008-2012; la commissione ha concluso i lavori lo scorso 15 maggio, rilasciando una relazione conclusiva - che ho inviato in copia al procuratore della Repubblica di Milano - che prevede una serie di azioni da mettere in atto da parte della Regione". Lo ha detto oggi Roberto Maroni, presidente di Regione Lombardia, davanti alla Commissione speciale Antimafia del Consiglio regionale della Lombardia. Esito Lavori - "Alcune di queste azioni - ha proseguito - sono già state realizzate; per altre occorre aspettare l´esito del lavoro, atteso per il 30 giugno, dell´altra commissione d´inchiesta che abbiamo costituito, quella sul Sistema sanitario regionale: a quel punto avremo il quadro chiaro per mettere in atto tutte le azioni necessarie". Controlli E Trasparenza Con Riforma Socio-sanitaria - "Stiamo definendo nei dettagli - ha aggiunto Maroni - la riforma del Sistema socio-sanitario lombardo e una delle novità più importanti è la costituzione della stazione unica appaltante, che noi abbiamo individuato in Arca, che già in parte svolge queste attività, ma vogliamo affidare tutte le attività di approvvigionamento di beni e servizi a questa società, passando così dalle 49 attuali stazioni appaltanti a un solo soggetto: questo consentirà di aumentare i controlli e avere più trasparenza". "Non solo - ha proseguito -, consentirà di realizzare economie di scala nelle forniture con risparmi annui che, per stima della stessa Arca, si aggirano sui 500 milioni di euro". Consulta Per Insegnare Legalità Nelle Scuole - "Sarebbe bello costituire una sorta di ´Consulta delle Commissioni Antimafia´, per andare nelle scuole a insegnare la cultura della legalità". La proposta arriva dal presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, che, nella sua replica agli interventi dei consiglieri regionali, durante la seduta di oggi della Commissione Antimafia del Pirellone, ha dedicato un ampio capitolo alla diffusione della "distinzione fra il buono e il cattivo", soprattutto nelle nuove generazioni, rinnovando l´impegno della Regione a investire in questa direzione. Compito Istituzioni - Alla Regione e alle Istituzioni che governano il territorio, ha ricordato il presidente, "spetta il compito di diffondere la cultura della legalità. E dobbiamo farlo in collaborazione fra noi, a partire dalle altre Commissioni Antimafia, come quella del Comune di Milano e come quelle istituite in altri municipi lombardi". "Sarebbe bello - ha proposto - istituire una specie di ´Consulta delle commissioni´, per intervenire nelle scuole. Durante la mia esperienza di ministro dell´Interno ricordo che, quando andavo con il capo della Polizia o con il comandante dei Carabinieri e della Gdf fra gli studenti, a raccontare e far vedere i filmati di come erano stati arrestati Totò Riina e altri boss, ai ragazzi faceva molta impressione. Mi sono accorto che, così, facevamo passare la differenza fra il buono e il cattivo, dove ´cattivo´ è tutto quello che ha a che fare con la criminalità organizzata. Dare questo messaggio a chi è giovane, è come dargli un ´antidoto´. Il primo contrasto alle mafie, è il rifiuto all´approccio criminoso". Sì A Finanziamenti - Maroni ha quindi accolto la proposta, avanzata da alcuni rappresentanti dell´Assemblea regiorale, "a destinare maggiori risorse per l´educazione alla legalità. Abbiamo appena approvato la delibera sull´Assestamento di bilancio, che ripartisce 262 milioni in vario modo". "Io penso - ha concluso - che, da qui, qualcosa si possa prendere, perché ritengo sia un investimento dovuto e utile".  
   
 

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