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Notiziario Marketpress di Martedì 24 Giugno 2014
 
   
  I SASSI DI MATERA ARRIVANO A LODI DOPO IL SUCCESSO DI MILANO E DI GENOVA “VOCI DI SASSI. APPUNTI PER UN FILM SU MATERA”, UNA RIFLESSIONE SULLA CITTÀ LUCANA TRA PASSATO E PRESENTE

 
   
  Matera, 24 giugno 2014 - Era il 1964 quando Pier Paolo Pasolini scelse Matera per ambientare uno dei capolavori del cinema italiano: “Il Vangelo secondo Matteo”. Cinquant’anni dopo, la storia dei sassi che rendono unico al mondo il paesaggio della città lucana arriva – dopo il successo di Milano e Genova - anche a Lodi, dove mercoledì 25 Giugno, alle 21.00, nella prestigiosa cornice della Sala Rivolta al Teatro delle Vigne a Lodi, sarà proiettato “Voci di sassi. Appunti per un film su Matera”. Il documentario, realizzato da due giovani registi-filosofi, Luca Servidati e Stefano Consonni, è una riflessione sincera e spassionata su passato e presente della città lucana, in vista della sua candidatura a “Capitale della cultura europea 2019”. Un passato a volte drammatico, come testimoniano i reperti di “L’italia non è un paese povero”, il docu-film girato nel 1960 da Joris Ivens, a cui due registi si richiamano per mostrare il ritratto di un altro volto dell’Italia del boom. Un Paese in cui, accanto al nascente progresso industriale delle città del nord, convivevano situazioni di povertà estrema, dove bambini coperti di mosche vivevano in tuguri senza acqua né luce, insieme agli animali, con il lavoro dei campi come unico mezzo di sostentamento. Immagini che raccontano una verità troppo scomoda per la classe dirigente dell’epoca, che ne censurò la trasmissione sulla televisione pubblica. In “Voci di sassi” questi frammenti di vita passata ritornano in scena per riflettere sul cambiamento che, in mezzo secolo, ha trasformato Matera da un borgo che viveva sull’economia rurale a un’attrazione che richiama ogni anno turisti da tutto il mondo. Il progresso ha davvero reso migliore la città? Questa è la domanda che si pongono i due autori del documentario, in cui sono raccolte le testimonianze di chi ha vissuto la trasformazione del borgo lucano, dove oggi i sassi che accoglievano sotto lo stesso tetto famiglie e animali sono stati riconvertiti in pub e bed&breakfast. Il boom economico che, alla fine, ha interessato anche Matera, ha senz’altro contribuito a diminuire – se non a eliminare – le situazioni di miseria documentate da Ivens. Ma il prezzo da pagare è stato la perdita di quello spirito comunitario che caratterizzava la città ai tempi delle riprese del “Vangelo” pasoliniano. Un modo di vivere che oggi non esiste più, ma dove forse i legami con gli altri, con la terra e con gli animali erano più autentici, dove il denaro non aveva ancora comprato la memoria delle radici. “Voci di sassi” non vuole parlare della bellezza – intesa come puro estetismo – perché, come spiega nel documentario Enrique Irazoqui - il giovane spagnolo che nel ’64 impersonò Cristo nel “Vangelo secondo Matteo” - “i sassi non erano belli”. Il proposito dei due registi è piuttosto quello di invitare lo spettatore a riflettere sul significato della parola “cultura”, su come sia cambiato nel tempo e sul valore che ne dà la società di oggi. “Voci di sassi. Appunti per un film su Matera” Mercoledì 25 Giugno 2014 – ore 21.30 Sala Rivolta – Teatro alle Vigne Via Cavour, 66 Lodi .  
   
 

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