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Notiziario Marketpress di Mercoledì 25 Giugno 2014
 
   
  COMMERCIO ESTERO: ASSOCAMERESTERO, A MAGGIO REAZIONE DELL’EXPORT NEI MERCATI EXTRA-UE CRESCONO LE ESPORTAZIONI ITALIANE (+5,7% RISPETTO AD APRILE, NEI DATI DESTAGIONALIZZATI), L’INCREMENTO PIÙ CONSISTENTE DA DICEMBRE 2013, MA IN UN ANNO IL DATO SEGNA UNA FLESSIONE (-1,6%)

 
   
  Roma, 25 giugno 2014 – Buona ripresa a maggio per l’export italiano nei Paesi Extra-ue: nei dati destagionalizzati, le vendite al di fuori dell’Unione Europea registrano infatti la migliore performance da dicembre 2013 (+5,7% rispetto ad aprile, con un valore di 15,5 miliardi di euro), sebbene però nei primi cinque mesi dell’anno si registri un calo dell’1,6% su base annua. A livello di saldo Made in Italy, pur in presenza di un attivo di circa 25 miliardi di euro nel periodo gennaio-maggio 2014, si registra un calo di 1,9 miliardi di euro su base annua. Per quanto riguarda le tipologie di prodotti, i beni strumentali, con un valore di 18,5 miliardi, sono quelli che contribuiscono in misura maggiore all’attivo (per ben il 75%). “Si riduce l´avanzo perché riprende il processo di importazione e oggi rispetto al 2008 la propensione all´import è più alta di ‎cinque punti e il contenuto import delle produzioni è in crescita. – sottolinea Gaetano Fausto Esposito, Segretario Generale di Assocamerestero, commentando i dati Istat sul commercio estero diffusi oggi – In particolare, tengono bene prodotti come i macchinari e gli apparecchi meccanici perché sta riprendendo un ciclo di investimento nell´extra Ue. In prospettiva, però, desta una certa preoccupazione la ripresa della domanda interna e soprattutto un eventuale aumento del costo delle materie prime, che nell´ultimo anno è stato in sostanziale flessione”. Per quanto riguarda le principali destinazioni dell’export, preoccupa il dato della Svizzera, nostro mercato di prossimità, dove in un anno si è ridotta di 0,7 punti percentuali la quota delle esportazioni italiane, con una flessione del surplus di circa 1,3 miliardi di euro. In miglioramento, invece, le vendite in Cina, con un incremento di 0,2 punti percentuali della quota export ed un aumento delle vendite ben del 19,6% nei primi cinque mesi dell’anno, cui si accompagna anche una lieve contrazione del deficit (di 300 milioni di euro).  
   
 

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