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Notiziario Marketpress di Mercoledì 25 Giugno 2014
 
   
  PAVIA - PREZZI RISO, SCENDONO LE VARIETÀ PER IL CONSUMO INTERNO

 
   
  Dopo i rialzi registrati nella prima parte dell’attuale campagna risicola, i prezzi dei risoni destinati al consumo interno, i cosiddetti “risi da risotto”, a partire dal mese di marzo hanno fermato la loro corsa al rialzo, accusando dei ribassi ad aprile a causa della minore domanda da parte delle riserie. I prezzi delle varietà da esportazione (Indica) hanno invece confermato la debolezza già mostratasi in avvio di campagna, accusando ulteriori cali anche per la concorrenza del prodotto proveniente dai Paesi meno avanzati, sciolti dazi di importazioni decise dalla Cee. Come emerge dai dati contenuti nell’analisi trimestrale realizzata dalla Camera di Commercio di Pavia insieme con Borsa Merci Telematica, i prezzi all’ingrosso del risone Carnaroli, dopo aver toccato a marzo un valore medio mensile di 731,25 €/t hanno ceduto ad aprile il 5,4%, attestandosi sui 692 €/t. Nonostante ciò le quotazioni risultano più che raddoppiate rispetto allo scorso anno: +127% ad aprile. Al contrario, il prezzo del risone Thaibonnet è sceso sui 244 €/t (-3,9% rispetto a marzo), ai minimi dall’avvio della campagna risicola 2013/14 e su un livello inferiore di oltre 14 punti percentuali rispetto ad aprile2013. Questa situazione dicotomica si riflette sulle semine dell’anno in corso. Le prime stime diffuse dall’Ente Risi hanno indicato una forte crescita delle superfici destinate alle varietà dei gruppi Lunghi A (+20,6%), attualmente più remunerative, ed un marcato calo per le varietà da esportazione del gruppo Lungo B (-21,6%). Sul fronte del commercio estero, i dati sull’import di riso lavorato, relativi al primo bimestre dell’anno, hanno registrato un incremento su base annua del 51% (sia in volume che in valore). A trainare questa crescita sono stati ancora i volumi provenienti dalla Cambogia, sestuplicati nell’arco di dodici mesi. Peraltro, crescita anno su anno si è riscontrata anche per i volumi (+10,3%) e i valori (+41,3%) delle importazioni di riso semigreggio, trainati dall’import da India e Pakistan. “Permane lo stato di preoccupazione – è il commento del presidente della Cdc Giacomo de Ghislanzoni Cardoli – legato alla futura Pac e alla certa contrazione di sussidi alla risicoltura decisi dalla Comunità Europea. Un contesto non certo favorevole alla risicoltura italiana e quindi pavese che da sempre svolge un ruolo essenziale nella difesa dell’ambiente e nella produzione di qualità”.  
   
 

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