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Notiziario Marketpress di Mercoledì 28 Marzo 2007
 
   
  TUTELA DELLA COLOMBA PASQUALE ITALIANA

 
   
  La Camera di Commercio di Pistoia rende noto che è possibile riconoscere già dal nome le colombe pasquali fatte a regola d’arte. Con il decreto del 22 luglio 2005, adottato congiuntamente dal ministero delle Attività produttive e dal ministero delle Politiche agricole e forestali, viene dedicata una specifica normativa a tutela di alcune tra le più note specialità della tradizione dolciaria italiana in quanto vengono definite con precisione caratteristiche e composizione dei seguenti pro¬dotti: Panettone, Pandoro, Colomba, Savoiardo, Amaretto, Amaretto morbido. Per ogni prodotto sono indicati gli ingredienti obbligatori e facoltativi e il procedimento di produzione. Ulteriori ingredienti caratterizzanti il prodotto, usati in aggiunta a quelli previsti devono essere dichiarati nella denominazione di vendita, indicandone la relativa per¬centuale d´impiego. Le regole di produzione e commercializzazione sono identiche sia per i prodotti industriali che per i prodotti artigianali. Il decreto ha riservato il nome di "colomba " ai prodotti in cui la quantità di burro è non inferiore al 16% ; pertanto la colomba non può contenere grassi idrogenati e altri ingredienti scadenti ed economici con i quali in alcuni casi viene sostituito il più costoso burro, ma potrà tuttavia contenere altri ingredienti come latte, miele, malto, burro di cacao, eccetera. Le uova delle colombe devono necessariamente essere di categoria "A", cioè fresche, e in quantità tale da garantire non meno del 4% in tuorlo. Il prodotto che non rispetta queste regole non può chiamarsi "colomba", ma deve essere commercializzato con un altro nome (ad esempio, "dolce di Pasqua"). Si ricorda che non è obbligatorio indicare la percentuale degli ingredienti in etichetta, ma il consumatore può farsi un´idea della qualità della colomba guardando l´ordine in cui sono elencati gli ingredienti in etichetta, ordine che per legge deve essere decrescente secondo la quantità dei singoli ingredienti indicati (il primo è più del secondo, il secondo più del terzo e così via). La sequenza “farina, uova, burro e zucchero” è sicuramente indice di un prodotto qualitativamente superiore a quello che riporta invece “farina, zucchero, burro e uova”. Per ulteriori informazioni è possibile contattare l´Ufficio Armonizzazione del Mercato e Tutela del Consumatore della Camera di Commercio di Pistoia al numero 0573 991437. .  
   
 

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