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Notiziario Marketpress di Martedì 01 Luglio 2014
 
   
  IL SERVIZIO EUROPEO PER L’AZIONE ESTERNA NON STA SFRUTTANDO IL SUO POTENZIALE, AFFERMA LA CORTE DEI CONTI EUROPEA

 
   
  Lussemburgo, 1 luglio 2014 - In una relazione pubblicata ieri, la Corte dei conti europea osserva che il Servizio europeo per l’azione esterna (Seae) dovrebbe accrescere la propria efficienza e fare di più per l’Ue ed i suoi cittadini. “L’istituzione del Seae è avvenuta in un difficile contesto iniziale - in un periodo di ristrettezze finanziarie e di crescente agitazione vicino alle frontiere dell’Ue”, ha affermato Szabolcs Fazakas, il Membro della Corte responsabile della relazione, “Il Seae è un servizio operativo per la politica estera dell’Ue, ma potrebbe funzionare meglio con meccanismi finanziari e amministrativi più efficienti e con una più stretta cooperazione con i corpi diplomatici degli Stati membri”. Con il trattato di Lisbona è stato creato l’incarico dell’Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza, allo scopo di rafforzare il coordinamento della politica estera e promuovere i valori basilari dell’Unione europea in tutto il mondo. L’alto rappresentante è allo stesso tempo vicepresidente della Commissione europea ed è coadiuvato da un nuovo corpo diplomatico dell’Ue, il Seae. In seguito all’istituzione del Seae, l’Ue dispone adesso di un servizio operativo per la politica estera, dotato di uffici politici e strutture per la gestione delle crisi, di una vasta rete di delegazioni e uffici diplomatici e di una distribuzione equilibrata di personale di varia provenienza. Il Seae è diventato operativo ufficialmente il 1° gennaio 2011. Comprende una sede centrale a Bruxelles e una rete globale di 140 delegazioni per rappresentare gli interessi dell’intera Ue. Per il 2014, il Seae dispone di un bilancio di 519 milioni di euro, suddiviso tra la sede centrale (41 %) e le delegazioni (59 %). La Commissione sovvenziona il bilancio delle delegazioni con circa 270 milioni di euro all’anno. Questo perché le delegazioni dell’Ue ospitano ancora una parte cospicua di personale della Commissione, la maggior parte del quale lavora all’esecuzione degli aiuti allo sviluppo e degli aiuti umanitari dell’Ue, dell’allargamento e delle dimensioni esterne delle politiche interne, esecuzione della quale è responsabile la Commissione. Gli auditor della Corte hanno riscontrato che il coordinamento tra il Seae e la Commissione è stato solo parzialmente efficace, principalmente a causa dell’assenza di efficaci meccanismi di cooperazione ai massimi livelli e a causa di un rigido quadro finanziario e amministrativo presso le delegazioni che ha distolto risorse dai compiti politici. Il coordinamento con gli Stati membri è migliorato, anche se può essere sviluppato ulteriormente per sfruttare sinergie quali la condivisione delle informazioni o della sede, e per migliorare i servizi consolari, compresa la protezione consolare dei cittadini dell’Ue.  
   
 

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