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Notiziario Marketpress di Martedì 01 Luglio 2014
 
   
  BRUXELLES, SEMINARIO FORMATIVO DI REGIONE VENETO E UNIONCAMERE

 
   
   Bruxelles, 1 luglio 2014 - Due giornate di “full immersion” a Bruxelles per scoprire tutte le opportunità di finanziamento della nuova programmazione europea 2014-2020. Ha fatto il pieno di partecipazioni il tradizionale seminario formativo annuale organizzato dalla Sede di Bruxelles della Regione Veneto in collaborazione con Unioncamere del Veneto. Ieri e oggi Casa Veneto ospita 50 partecipanti tra imprenditori, funzionari regionali e camerali, che possono così seguire sessioni specifiche sui singoli programmi comunitari, illustrati da funzionari della Commissione europea. Il seminario, infatti, è dedicato in particolare ai rappresentanti degli enti domiciliati, ovvero a quelle imprese, università, associazioni ed enti pubblici che scelgono di appoggiarsi alla Sede di Bruxelles per avere un’assistenza qualificata a livello europeo. “I fondi europei non devono essere considerati solo un’occasione per dare ossigeno a un mercato in crisi di liquidità – afferma l’assessore veneto al bilancio, Roberto Ciambetti –. Devono costituire la molla per spingere le nostre imprese e la nostra classe dirigente a mettere al centro l’innovazione e la ricerca, per essere in grado di competere con le realtà socioeconomiche più avanzate. Capirne i meccanismi e le regole del gioco è fondamentale. Per questo resta essenziale favorire un contatto diretto tra l’Unione europea e i singoli attori locali, grazie al supporto istituzionale e formativo della Regione”. Orizzonte2020, Life, Cosme, Erasmus+, nonché le particolarità degli strumenti finanziari riservati alle Pmi e i dettagli sulla politica di coesione e i fondi strutturali in Veneto sono solo alcuni dei temi toccati dai dieci relatori della Commissione invitati a Casa Veneto, a pochi giorni di distanza dall’approvazione, in giunta, del Por-fesr 2014-2020 da quasi 600 milioni di euro, ripartiti in sette assi prioritari. “L’attenzione alle imprese rimane prioritaria: lo dimostrano i 160 milioni di euro destinati alla competitività delle Pmi, ma anche gli oltre 103 milioni di euro assegnati all’asse Ricerca, Sviluppo tecnologico e innovazione – precisa Ciambetti –. Le risorse stanziate attraverso i fondi strutturali devono però accompagnarsi a una partecipazione efficace ai finanziamenti gestiti direttamente dall’Ue. E tenere gli occhi aperti su Bruxelles ”. Una linea di pensiero condivisa anche da Fernando Zilio, presidente di Unioncamere del Veneto, allarmato dalla riforma del sistema camerale messo in atto dal Governo che contiene il dimezzamento dei diritti camerali e la proposta di accorpamento degli uffici regionali: “Nella sfida per gli obiettivi di Europa2020 – ha detto – è fondamentale il rapporto tra la Regione e Unioncamere del Veneto: all’Europa versiamo tanti soldi. Dobbiamo essere capaci di andare a prenderci quello che ci aspetta, con le giuste modalità. Se sparisse Unioncamere del Veneto, verrebbe a mancare un servizio fondamentale per il territorio. E con la Regione, qui a Bruxelles, possiamo fare ancora molto per le imprese”.  
   
 

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