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Notiziario Marketpress di Mercoledì 28 Marzo 2007
 
   
  AGRICOLTURA – ZAIA: EUROPA FESTEGGIA SÉ STESSA, MA NON SENTE LE RAGIONI DEL SISTEMA PRIMARIO VENETO

 
   
  “L’europa l’altro giorno ha festeggiato sé stessa, ma il Veneto ha ben poco da festeggiare la politica comunitaria, che non sente le ragioni della nostra agricoltura”. Non ha avuto peli sulla lingua in vicepresidente della Giunta regionale del Veneto Luca Zaia, intervenuto questa mattina nella sede di Avepa in occasione della presentazione della ricerca del prof. Maurizio Interdonato su “L’impresa agricola e il sostegno comunitario all’agricoltura – Trattamento tributario”. L’iniziativa è stata promossa dalla stessa Avepa, rappresentata oggi dal direttore Fausto Luciani, e sostenuta dalla banca Intesa San Paolo, per la quale è intervenuto Franco Dall’armellina. “L’europa – ha spiegato Zaia – ha massacrato il nostro settore bieticolo saccarifero, ci trasciniamo dietro situazioni pesanti come conseguenza delle quote latte, l’Ocm vino non sembra che premierà la qualità e rischiamo estirpazioni generalizzate, la zootecnia è a rischio, l’Ocm Ortofrutta nasconde non poche insidie. E tutto questo non in un territorio marginale, ma in una Regione che vale 6 miliardi di euro di produzione lorda vendibile, che è l’orto d’Europa, che è la prima in Italia per produzione di vitelloni e pollame, che è ai vertici della produzione enologica”. “Nei prossimi sei anni – ha aggiunto Zaia – con il Piano di Sviluppo Rurale destiniamo 914 milioni di euro agli imprenditori agricoli, sia pure in un quadro burocratico che ci viene imposto e che non ci rende la vita facile. La vera sfida da qui al 2013 sarà quella di sostenere i giovani che vogliono investire, favorendo il ricambio generazione, in un comparto dove il valore dei terreni agricoli sono molto elevati rispetto alla effettiva redditività, fino a 4 – 5 volte di quanto non accada in altri Paesi”. A questo proposito Zaia, rivolgendosi a dall’Armellina, ha chiesto una mano a Intesa San Paolo. E il rappresentante dell’istituto di credito ha sottolineato il legame stretto con il territorio e l’agricoltura: la banca è tra l’altro tesoriera di Avepa e concede a condizioni molto favorevoli anticipazioni sui contributi comunitari e ha assunto dei laureati in agraria per rapportarsi con il settore primario. Ma soprattutto ha dato la propria disponibilità a collaborare: l’invito è per noi uno stimolo – ha detto in sostanza – e su questo cercheremo di esprimere anche la nostra creatività. Dal canto suo Fausto Luciani ha richiamato le difficoltà esistenti attualmente nei rapporti tra Avepa e Agea, l’organismo pagatore nazionale, che non paga il dovuto alle agenzie regionali, chiedendo più tutela dalla Regione nei confronti della stessa Agea, del Ministero e dell’Unione Europea. Zaia ha ricordato di aver chiesto in proposito un confronto tra De Castro e le Regioni. L’indagine del prof. Interdonato sul trattamento tributario delle imprese agricole è stata salutata come strumento di grande utilità per le aziende agricole. Essa si colloca peraltro in un panorama dove si riscontrano diversità fiscali tra diverse tipologie di imprese agricole che lavorano allo stesso modo e tra imprese analoghe che producono cose diverse, mentre c’è l’esigenza di collegare la fiscalità al sistema di sostegni economici pubblici all’agricoltura, anch’essi spesso “disorientati” rispetto all’effettiva produzione e agli effettivi investimenti. Questo può provocare disparità effettive di trattamento fiscale tra soggetti che svolgono la medesima attività e creare disincentivi all’introduzione di innovazione e qualità, i cui costi spesso non possono essere detratti. .  
   
 

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