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Notiziario Marketpress di Giovedì 03 Luglio 2014
 
   
  LEGGE DELRIO, LOMBARDIA: VA LIMITATO L´IMPATTO NEGATIVO

 
   
  Monza, 3 luglio 2014 - Discutere e approfondire direttamente con il territorio le conseguenze dell´applicazione della riforma Delrio. Questo l´obiettivo del Tavolo presieduto, alla Camera di Commercio di Monza e Brianza, dal sottosegretario alle Riforme istituzionali, Enti locali, Sedi territoriali e Programmazione della Regione Lombardia Daniele Nava. Province Esisteranno Ancora - Il dato di partenza è che le Province continueranno ad esistere come Enti di secondo livello e manterranno le competenze su viabilità, edifici scolastici (scuole superiori e secondarie), ambiente e pianificazione territoriale. "Come potranno esercitarle - ha esordito Nava - se non hanno fondi? Il rischio è che le strade non potranno essere sistemate e che nel prossimo inverno le scuole non potranno accendere i riscaldamenti". Insomma, si stanno aprendo una serie di problematiche importanti e non di facile soluzione. Su dodici province lombarde, sei non possono chiudere il bilancio 2014 e nessuna quello per il 2015. Da qui l´urgenza di un intervento del Governo. Governo Stanzi Fondi Per Espletare Funzioni - Allo stesso tempo, la Legge Delrio porta a riconsiderare tutte le funzioni che appartengono alle Province e che la Regione stessa ha loro delegato (sono circa 200) in un´ottica sussidiaria e che oggi vengono messe in discussione. "Questo depotenziamento - ha aggiunto Nava - obbliga a riconsiderare le deleghe da lasciare alle Province. Il Governo non ha ancora avvallato la nostra richiesta, affinché le Regioni possano decidere autonomamente sulle deleghe e, soprattutto, aspettiamo che il Governo rimetta i fondi sulle deleghe che ha lasciato alle Province. L´8 luglio sarebbe dovuto essere il giorno entro il quale le Regioni avrebbero dovuto indicare allo Stato le funzioni delegate (la Lombardia ha completato la ricognizione), ma a quanto pare i termini saranno procrastinati. La situazione, poi, è ulteriormente complicata dal fatto che le elezioni di Ii livello sono state anticipate al 30 settembre". Riforma Del Titolo V - Su questa situazione, già di per sé lacunosa, incombe anche la modifica del Titolo V della Costituzione. "Se venissero aboliti tutti i livelli intermedi - ha sottolineato Nava - si rischia la debacle degli Enti locali e dei territori. I Comuni sentono molto tutto ciò che gravita attorno alle gestioni associate. Qualunque sia la decisione finale, l´importante è che si creino meno danni possibili ai cittadini".  
   
 

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