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Notiziario Marketpress di Giovedì 03 Luglio 2014
 
   
  PARLAMENTO EUROPEO: I LEADER EUROPEI DEVONO ACCOGLIERE LE RICHIESTE DI CAMBAMENTO DEGLI ELETTORI

 
   
  Strasburgo, 3 luglio 2014 - Nel corso del dibattito di mercoledì sui risultati del Consiglio europeo del 26-27 giugno, la maggioranza dei leader dei gruppi politici ha dichiarato che i legislatori europei devono ascoltare la richiesta di cambiamento espressa con le elezioni europee. Nel primo dibattito di questa ottava legislatura - alla presenza dei Presidenti del Consiglio e della Commissione, Herman Van Rompuy e José Manuel Barroso.- i leader europei sono stati criticati per il loro atteggiamento "poco innovativo" tenuto nel corso del Vertice. Il leader del gruppo Ppe, Manfred Weber (De), ha iniziato il suo intervento ribadendo che la pace in Europa non dovrebbe essere data per scontata. Ha, quindi, sottolineato l´"evidente legame" tra la democrazia e le decisioni prese in seno al Parlamento europeo. Sottolineando le priorità per i prossimi anni, ha ricordato che l´Ue deve essere aperta e pronta alle riforme, per offrire un futuro luminoso. Per Gianni Pittella (It), capogruppo S&d, la nomina Jean Claude Juncker a Presidente della Commissione ha rappresentato "una vittoria per la democrazia". Elencando le sfide future, ha dichiarato di desiderare che "il Consiglio europeo renda il patto di crescita più flessibile. Vogliamo risposte concrete a domande concrete, infrastrutture energetiche, project bond, oltre a un migliore utilizzo del bilancio Ue e a un suo incremento". Pittella ha anche chiesto un´inversione del trend di aumento della povertà e dell´ingiustizia sociale, una migliore protezione dei lavoratori transfrontalieri e una nuova politica dell´immigrazione con la condivisione degli oneri. Il capogruppo Ecr, Syed Kamall (Uk), ha affermato che il perdente alle elezioni è stato lo status quo. L´unione europea deve essere riformata per poter affrontare le sfide del futuro e che tale obbligo al cambiamento riguarda il Parlamento europeo. "Ci sono ancora persone in quest´Aula che si aggrappano alle idee del 1950", ha concluso. Il leader del gruppo Alde, Guy Verhofstadt (Be), ha accolto con favore la nomina di Juncker, definendola una "vittoria per il Parlamento europeo, per la democrazia, e per i cittadini". Juncker deve ora cercare una coalizione in seno al Parlamento europeo, per modellare una strategia di cambiamento e la Commissione dovrebbe utilizzare il proprio diritto d´iniziativa se il Parlamento europeo lo richiede. Gabrielle Zimmer (De), leader del gruppo Gue/ngl, ha criticato i leader europei per aver ignorato i risultati delle elezioni. "I cittadini hanno detto ´no´ alla liberalizzazione e ai tagli drastici dell´Unione europea. Vogliono risposte ai problemi che stanno affrontando", ha concluso. La leader dei Verdi, Rebecca Harms (De), ha sottolineato che è il momento adatto per fornire i cambiamenti che i cittadini desiderano, "nel corso dell´ultima legislatura abbiamo ci abbiamo provato, ma non ci siamo riusciti". In seguito, ha evidenziato la necessità di avanzare più rapidamente sul fronte dell´energia e ha criticato i leader europei per aver dimostrato poca ambizione. Nigel Farrage (Uk), leader dell´Efdd, ha criticato i leader nazionali per non aver cambiato l´approccio, visti i risultati delle elezioni. Ha quindi ricordato che "l´obiettivo di un´unione ancora più unita resta, anche a velocità diverse. Dobbiamo porre fine alla libera circolazione verso il Regno Unito e ciò non accadrà se non usciremo dall´Ue. Non dobbiamo rimanere intrappolati all´interno di questo museo", ha concluso. Aprendo il dibattito, il Presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, ha illustrato le priorità dei leader nazionali per gli anni a venire, in particolare per il mercato unico digitale, per la politica energetica, per regole di disciplina fiscale più equilibrate e per l´obiettivo primario della regolamentazione intelligente. Ha, infine, sottolineato che, sebbene gli anni a venire saranno caratterizzati dal cambiamento, si dovrà vedere anche il consolidamento di ciò che l´Ue sa fare bene. Guardando alle future sfide europee, il Presidente della Commissione Barroso ha detto che "l´Ue dovrebbe essere grande per quanto riguarda cose grandi e piccola per quanto riguarda quelle piccole" e che "ci si dovrebbe concentrare sulla crescita e sull´occupazione". "In passato non c´è stata una mancanza di decisioni, ma a volte si è registrata una mancanza di implementazione", ha ammesso. Sulla nomina di Jean-claude Juncker come suo successore, il Presidente Barroso ha detto: "Le credenziali europee di Juncker e la sua esperienza sono al di là di ogni dubbio".  
   
 

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