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Notiziario Marketpress di Giovedì 03 Luglio 2014
 
   
  LA COMMISSIONE EUROPEA ESORTA I GOVERNI A SFRUTTARE IL POTENZIALE DEI "BIG DATA"

 
   
  Bruxelles, 3 luglio 2014 - La raccolta e lo sfruttamento dei dati è un fenomeno in crescita: in risposta alle richieste dell´industria e della società civile la Commissione europea si appella oggi ai governi nazionali affinché abbraccino la rivoluzione dei "big data". La vicepresidente @Neeliekroeseu ha dichiarato: "È ora di concentrarsi sugli aspetti positivi dei big data. Il termine suona negativo e temibile ma in realtà non lo è. I leader devono aprirsi ai big data." I principali problemi individuati durante le consultazioni pubbliche sui big data sono i seguenti: assenza di coordinamento transfrontaliero infrastrutture e opportunità di finanziamento insufficienti carenza di esperti dei dati e delle relative competenze frammentazione ed eccessiva complessità del quadro giuridico. Le principali azioni concrete proposte oggi per risolvere questi problemi: Istituire un partenariato pubblico-privato sui big data per finanziare idee rivoluzionarie, in settori come la medicina su misura e la tracciabilità degli alimenti dal produttore al consumatore - Creare un incubatore di dati aperti (nell´ambito di Orizzonte 2020), per aiutare le Pmi a dotarsi di catene di fornitura basate sui dati e incrementare il ricorso al cloud computing - Proporre nuove regole sulla proprietà dei dati e sulla responsabilità della loro fornitura per i dati raccolti attraverso l´internet degli oggetti (comunicazione da macchina a macchina) - Mappare gli standard sui dati, individuando le eventuali divergenze - Istituire una serie di centri di eccellenza di supercalcolo per aumentare il numero dei professionisti dei dati in Europa Creare una rete di strutture per l´elaborazione dei dati in diversi Stati membri - Le azioni della Commissione saranno ampliate o proseguiranno - con l´espansione degli investimenti per la tecnologia 5G (già 700 milioni di euro impegnati in un partenariato pubblico-privato) grazie ad accordi internazionali, come quello concluso in giugno fra la Commissione europea e la Corea del Sud - - con le iniziative "Grande coalizione per l´occupazione nel digitale" e "Aprire l´istruzione" per ovviare alla carenza di competenze - con la pubblicazione di orientamenti sulle migliori pratiche per le autorità pubbliche in materia di dati aperti Contesto - Ogni minuto il mondo genera dati per 1,7 milioni di miliardi di byte, pari a 360 000 Dvd: più di 6 megabyte di dati a testa ogni giorno. Di conseguenza il settore dei dati cresce del 40% l´anno, sette volte più velocemente del mercato generale dell´informazione e della comunicazione: i big data ci stanno già aiutando ad accelerare la diagnosi delle lesioni cerebrali, a trovare il posto ideale per installare un parco eolico, a evitare gli imbottigliamenti nel traffico o a prevedere i raccolti nei paesi in via di sviluppo. La tecnologia e i servizi mondiali dei big data arriveranno a 16,9 miliardi di dollari nel 2015 e grazie ai dati si potranno creare centinaia di migliaia di posti di lavoro in Europa. Le imprese che fondano i propri processi decisionali sulle conoscenze generate dai dati registrano un incremento di produttività del 5‑6%. Per aiutare i cittadini e le imprese dell´Ue a cogliere più rapidamente i vantaggi di tutto il potenziale offerto dai dati, la Commissione lavorerà con il Parlamento e il Consiglio per portare a termine la riforma delle norme dell´Ue sulla protezione dei dati e arrivare all´adozione definitiva della direttiva sulla sicurezza delle reti e dell´informazione, al fine di garantire l´elevato livello di fiducia essenziale indispensabile per una florida economia basata sui dati.  
   
 

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