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Notiziario Marketpress di Venerdì 04 Luglio 2014
 
   
  DEBUTTO MAGICO PER INLESSINIA DOMENICA 6 LUGLIO ALLE 18, NELLA GROTTA CARSICA DEL CóVOLO DI CAMPOSILVANO, CON IL GRUPPO TUTTO AL FEMMINILE DI CANTANTI E PERCUSSIONISTE IRANIANE DI MARYAM AKHONDY “BANU”

 
   
  Debutto «magico» nella grotta del Cóvolo per Inlessinia, luoghi e musica: il nuovo festival musicale che abbraccia la montagna veronese, vicentina e trentina trasformandola in palcoscenico a cielo aperto. La rassegna, organizzata dalle associazioni culturali Le Falìe e Aìssa Maìssa con la direzione artistica di Alessandro Anderloni, inizia il suo viaggio sonoro domenica 6 luglio (alle 18) a Camposilvano di Velo Veronese. Tra i faggi e i massi di pietra che sovrastano l´impressionante caverna carsica, luogo mitico delle fiabe che si narra fu d´ispirazione all’esiliato Dante per l’ingresso del suo Inferno, l´esibizione in esclusiva per l´Italia del gruppo tutto al femminile di cantanti e percussioniste di Maryam Akhondy “Banu”. Dalla culla della civiltà, la Mesopotamia, le sette note raggiungono la Lessinia con l´artista fuggita da Teheran nel 1986 ed emigrata in Germania per dar voce alle donne iraniane. Appena diciottenne, Maryam Akhondy è stata notata dall´attore Ostad Esmail Mehrtasch e indirizzata ad approfondire il canto classico all’Accademia delle Arti di Teheran. Ha studiato il «radif», lo speciale sistema musicale iraniano, ottenendo il massimo dei voti e diventando una tra le migliori cantanti del Paese. Maryam Akhondy ha fatto parte anche della Schäl Sick Brass Band, ensemble che ha conquistato vari premi internazionali. «Banu», parola persiana che indica una donna di rango, è il nome dell’ensemble di musiciste da lei costituito nel 1999 per sviluppare un progetto i riscatto della vocalità femminile. «Volevo dar voce alle donne, ma in maniera completamente indipendente» è la stessa artista a rivelare. In Iran l´esibizione pubblica da soliste è bandita e contrastata al di fuori di contesti religiosi, i rituali teatrali chiamati «Ta´zieh». Anche agli uomini è proibito sentire una donna cantare. Le «Banu» hanno registrato il disco «Songs of persian women» per l´etichetta tedesca Laika Records distribuito in Germania, Austria, Svizzera. Inizialmente il gruppo suonava musica classica iraniana. Con studi e ricerche in diverse regioni dell´Iran, ha recuperato canti della tradizione che parlano di amore, matrimoni, vita di coppia, della quotidianità delle mondine nelle risaie del Mar Caspio e delle tessitrici di tappeti di Hamedan. Esito di anni di studio e ricerca, il concerto fa sintesi di queste esperienze in un itinerario musicale nelle differenti regioni e culture dell’Iran. Offre una singolare prospettiva sulle tradizioni sonore persiane: melodie divertenti, piene di energia; ritmi, danze, ironiche canzoni folk sulla dimensione privata della donna persiana. Ingresso 10 euro. Biglietti in vendita solo sul posto, a partire dalle 16.30. In caso di maltempo il concerto si terrà, alla stessa ora, nel Teatro Vittoria di Bosco Chiesanuova. Il luogo, raggiungibile in cinque minuti a piedi con partenza dal “Museo geopaleontologico Attilio Benetti” di Camposilvano, non è accessibile alle persone con ridotta mobilità.
 Al concerto è abbinata l´Escursione Camminaparco della durata di 3 ore, dalla Valle delle Sfingi alla grotta del Cóvolo, a cura dell´associazione Verdi Intenti. Ritrovo alle 14 alla chiesetta di Camposilvano. Per prenotazioni e informazioni: 346 6744011. Per informazioni: www.In-lessinia.it    
   
 

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